Alveari

La vita durissima dell'apicoltore che non conosce sabato e domenica

Ecco come funziona uno dei lavori piรน importanti, e poco conosciuti, per la tutela della biodiversitร  e la salvaguardia delle api

  • 23 Maggio, 2025

Il 20 maggio come ogni anno si รจ celebrata la Giornata Mondiale delle Api, la cui preziosa opera รจ sempre piรน minata da condizioni ambientali avverse e interventi umani scriteriati. Un argine รจ ed รจ sempre stato quello dellโ€™apicoltura, che custodisce e preserva questo straordinario – e fondamentale – patrimonio di biodiversitร . Mestiere non facile e sempre meno battuto perรฒ quello dell’apicoltore, per cui sia il ricambio generazionale che le nuove attivitร  intraprese sono contributo fondamentale al mantenimento dellโ€™equilibrio naturale. Ecco la storia di Amedeo Galliano, esperto di miele e anche di vino.

Vivere a contatto con le api

Dalla A di ape sui cartelli della prima elementare si impara a conoscere questi insetti solo come produttori di miele: le api in realtร  fanno molto di piรน. Il grosso รจ per le loro riserve strategiche e solo una piccola parte, meno del 10%, viene prelevata dallโ€™apicoltore. Ed รจ proprio per garantire la vita dellโ€™alveare che le preziose operaie sondano ogni fiore divenendo fondamentali per il processo di impollinazione. ยซIl lavoro dellโ€™apicoltore puรฒ sembrare semplice a un occhio inesperto ma nasconde molte attivitร  di cui pochi sono a conoscenza. Per mantenere le api in salute servono impegno costante e presenza negli apiari; non esistono sabati o domeniche. Bisogna sempre controllare che abbiano cibo sufficiente in ogni periodo dellโ€™anno, non solo in inverno, quando mancano i fioriยป racconta Amedeo Galleano, 38 anni, originario di Savigliano ma trasferitosi per amore della sua compagna qui in quella larga fetta di colline rurali fra Tanaro e Po appena a valle del Pianalto astigiano. ยซAnche il fatto che la zona sia estremamente verde, tranquilla e immersa nella natura ha influito sulla mia scelta. Starne a contatto รจ una cosa che amo da sempre e che รจ diventata fondamentale per me, come respirare. Senza non potrei vivereยป.

L’apicoltore non ruba miele alle api

Aggiunge Amedeo ยซSpesso si pensa che lโ€™apicoltore privi le api del loro sostentamento, ma in realtร  se ne raccolgono circa 30 chili per ogni famiglia, a fronte di una produzione annuale di circa 500. La parte che prendiamo รจ minima, e gli insetti riescono a vivere tranquillamente con le loro scorte. Anzi, se non ci fossero gli apicoltori, molte non sopravviverebbero. Le fioriture sono sempre piรน irregolari, i pesticidi non sono diminuiti. A causa della scarsitร  dei raccolti, oggi รจ essenziale praticare il nomadismo, cioรจ spostare gli alveari per seguire le fioriture. In passato esistevano apicoltori stanziali, ma oggi quasi tutti hanno adottato il nomadismoยป.

Figlio dโ€™arte, Galleano ha deciso di continuare lโ€™attivitร  paterna dal quale ha ereditato sia la passione sia la consolidata arte. Ma cosa significa fare lโ€™apicoltore? Significa proteggere la famiglia da fattori imprevisti, come predatori (il topo di campagna, le volpi, i ghiri, le puzzole, la varroa, un piccolo parassita che ne succhia la linfa e puรฒ portarle alla morte, la vespa velutina o il calabrone asiatico) e malattie; significa essere in simbiosi con loro e seguire costantemente l’intero ciclo di vita dellโ€™alveare. Tutto inizia con la regina, lโ€™unica ape fertile, che depone fino a 2mila uova al giorno. Una regina puรฒ vivere dai 2 ai 5 anni. Quando diventa vecchia o “sterile”, le operaie scelgono alcune larve e le nutrono con pappa reale fino allo sfarfallamento, trasformandole in nuove regine. Tra queste, solo una sopravvive e prende il comando, spesso uccidendo le rivali appena nate. Le operaie, che vivono circa sei settimane, non โ€œeleggonoโ€ una regina, ma la accettano perchรฉ รจ la piรน forte. E sono loro a mantenere lโ€™alveare attivo, supportando la regina, curando le larve e proteggendo la comunitร . I fuchi, i maschi, oltre alla loro funzione principale di fecondare la regina durante il volo nuziale, aiutano invece a termoregolare l’alveare, specialmente per la covata.

Miele puro

Le api raccolgono nettare, polline e resine dallโ€™ambiente circostante e, se questo รจ inquinato o contaminato da pesticidi, tali sostanze finiscono inevitabilmente nel loro lavoro. Un ambiente sano e privo di sostanze chimiche nocive si riflette direttamente sulla purezza e qualitร  del miele, cosรฌ come sugli altri prodotti dellโ€™alveare. Per un apicoltore, mantenere le api in un habitat non contaminato non รจ solo una questione di etica, ma anche di protezione del consumatore. La sinergia tra la salubritร  dellโ€™ambiente e quella del prodotto รจ un aspetto fondamentale. E per Amedeo che significa essere apicoltore? ยซSignifica essere una parte fondamentale della sostenibilitร  di tutto ciรฒ che ci circonda. In un mondo che sfrutta al massimo ogni risorsa naturale, io ho scelto di restituire qualcosa alla natura. Dedicare il mio tempo, la mia fatica e il mio impegno a curare uno degli insetti piรน importanti per la vita sulla terra รจ il mio contributo alla salvaguardia della vita di tutti. Scelgo tecniche, operazioni e trattamenti il meno invasivi possibile per le api e faccio grandi sforzi per parlare per trovare luoghi incontaminati dove ci siano sempre fiori su cui nutrirsi. Inoltre, da inizio agosto, qualsiasi cosa accada, non raccolgo piรน miele, in modo da lasciar loro le scorte necessarie, mentre di quello reperito lo faccio sempre analizzare in laboratorio per assicurarmi che corrisponda a quello che propongoยป.

Quando e come si raccoglie il miele

ยซDa fine marzo a inizio agosto, ed รจ forse lโ€™operazione piรน semplice e gratificante. Il processo รจ facile da spiegare: quando inizia una fioritura si mettono i melari (cassette con telai dove le api immagazzinano il miele extra durante la raccolta) su ogni famiglia di api. Man mano che si riempiono, le api chiudono le cellette con cera, segno che il miele รจ pronto, e quando sono quasi tutte opercolate, si allontanano delicatamente le operaie, si prelevano e vengono riposti in uno stanzino con un deumidificatore. Infine si toglie la cera protettiva, si inseriscono in una centrifuga e si estrae il miele, passato poi al setaccio per eliminare i residui di cera e fatto maturare in bidoni dโ€™acciaioยป. In questo momento Amedeo conta circa 120 casette di api in via di ampliamento e le loro postazioni variano in base alle fioriture: Fossano (CN) per tarassaco, alianto e millefiori, Roccaforte Mondovรฌ (CN) per il castagno, Villafranca dโ€™Asti e Rocca dโ€™Arazzo (AT) per millefiori, acacia e tiglio, Penango (AT) per il coriandolo, Alluvioni Piovera (AL) per il girasole.

Degustare il miele

ยซL’affinitร  principale tra miele e vino รจ che entrambi racchiudono storie, lavoro, rispetto per il territorio, la natura e le persone. Sono molto piรน di semplici bevande/alimenti. Come i tanti vitigni, le tante varietร  di fiori producono tante tipologie di miele. Spesso i sorprendono chi li assaggiaย  le differenze marcate tra aroma e gusto. Per esempio, il miele di tarassaco ha un profumo pungente, simile allโ€™aceto, ma il gusto รจ dolce e delicato, come la camomilla. Il miele di acacia รจ dolce e leggero, con note di vaniglia e mandorla. Quello di castagno ha un sapore forte, legnoso, con un retrogusto amaro, perfetto con formaggi stagionati, mentre l’ailanto รจ vellutato, con un aroma floreale che ricorda lโ€™uva Moscato o il tรจ alla pesca, perfetto per dolcificare dessert leggeriยป. Conoscenza e degustazione sono in entrambi i casi aspetti fondamentali per un consumo consapevole e per capire gli abbinamenti piรน efficaci con bevande o cibo. E alla Collina del miele Amedeo guida illuminanti degustazioni comparate. Ma l’apicoltore/sommelier “nomade” non si ferma mai: ยซSto sperimentando la produzione di idromele – bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele – col primo lotto disponibile da quest’anno. E sto seguendo corsi per diventare degustatore ufficiale di miele e giudice internazionale di idromeleยป.

La Collina del miele – Villafranca d’Asti (AT) – s.da Bricco Taragno, 77 – 339 7159203 – lacollinadelmiele.com

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