I governi che cercano di vietare per legge la carne coltivata in Europa dovranno mettersi l’anima in pace e questa volta a metterlo nero su bianco รจ stata proprio la Commissione europea che si รจ espressa, nell’ambito della procedura Tris, sulla legge ungherese che la vieta. A pubblicare il parere della Commissione รจ stata l’associazione Luca Coscioni che, insieme a Science For Democracy, aveva presentato un parere sulla legge ungherese ritenendola incompatibile col diritto europeo e internazionale. ยซIn conformitร al Regolamento Ue 2015/2283, qualsiasi alimento innovativo รจ soggetto a un processo di autorizzazione pre-mercato, incluso una valutazione di sicurezza da parte dellโAutoritร Europea per la Sicurezza Alimentare. Una volta autorizzato, un alimento innovativo รจ incluso nellโelenco dellโUnione degli alimenti innovativi stabilito dal Regolamento di esecuzione della Commissione Ue 2017/2470 e lโalimento innovativo puรฒ essere commercializzato nellโUnione… Un divieto รจ quindi superfluo, poichรฉ attualmente il divieto di commercializzarlo deriva dalla legislazione dellโUnione e si applica a tutto il territorio dellโUnioneยป, ha scritto la commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides.
La normativa approvata in Ungheria e sottoposta alla procedura Tris, esattamente come accaduto per quella italiana, sancisce il divieto di produrre e immettere sul mercato carne coltivata e prodotti contenenti carne coltivata fra gli ingredienti, ad eccezione dellโuso medico e veterinario. Il problema per questo tipo di leggi รจ che, nel caso l’Efsa dovesse autorizzare la carne coltivata ritenendola sicura ai sensi della disciplina sui novel food, il divieto ungherese sarebbe illegittimo poichรฉ andrebbe a ostacolare la libera circolazione delle merci, uno dei pilastri fondanti dellโUnione europea spiegato nell’articolo 34 del Trattato sul funzionamento dellโUe. Anche su questo la commissaria Kyriakides รจ stata molto chiara assicurando la sicurezza degli alimenti prodotti e commercializzati in Europa: ยซIn questo contesto, la Commissione osserva che la valutazione scientifica da effettuare da parte dellโEfsa nellโambito della procedura di autorizzazione degli alimenti innovativi รจ volta a garantire che gli alimenti da mettere sul mercato dellโUe siano sicuri e non presentino rischi per la salute umana. Un divieto รจ quindi ingiustificato, poichรฉ potrebbe precludere la procedura di autorizzazione armonizzata per gli alimenti innovativi a livello dellโUe, che include una valutazione scientifica da parte dellโEfsaยป.
Una delle motivazioni alla base del divieto del governo ungherese si basa sul principio di precauzione (art. 7, regolamento n. 178/2002) al quale ci si puรฒ riferire nel caso “venga individuata la possibilitร di effetti dannosi per la salute e permanga una situazione d’incertezza sul piano scientifico”. La questione riguardante la carne coltivata รจ perรฒ che non esiste evidenza scientifica sulla sua dannositร . In sostanza, se l’Efsa dovesse dare l’ok all’autorizzazione del foie gras coltivato dell’azienda Gourmey, del quale avevamo giร parlato, questo non potrebbe essere vietato in alcun paese europeo e la sua commercializzazione in Europa sarebbe libera per legge, cosรฌ come tutti gli altri prodotti alimentari.
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