I grandi vini piemontesi non si identificano più soltanto con i rossi, che pur continuano a far la parte del leone (soprattutto quelli ottenuti dal nebbiolo) sia per numero di bottiglie prodotte sia per quello delle etichette premiate (tra Barolo e Barbaresco in primis), essendosi ormai ritagliato una posizione di primo piano negli ultimi anni anche il lato bianchista, grazie alla dedizione e cura per vitigni autoctoni a bacca bianca da parte di alcuni produttori. E non ci riferiamo solo al caso Walter Massa e allo straordinario lavoro fatto sul timorasso, ma anche all’erbaluce o al cortese, da cui si ottiene il Gavi, e all’arneis, che è in una fase positiva, con una crescita costante che richiederà magari tempi lunghi, dato che coinvolge un maggior numero di aziende.
Qui ci concentriamo proprio su questo vitigno e sulle migliori interpretazioni in particolare della zona del Roero, dove si assiste a uno sviluppo generale, che cerca di coinvolgere e includere un gran numero di attori, che abbiamo potuto apprezzare durante le degustazioni dello scorso anno per la guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso.
Siamo nella zona collinare che costeggia la sponda sinistra del Tanaro e che prende il nome dalla antica famiglia nobiliare che possedeva il suo feudo proprio qui. Su questi terreni sciolti, a volte proprio sabbiosi, ha trovato dimora il nebbiolo, ovviamente, ma anche l’arneis.
Come tante altre uve autoctone del nostro Paese, anche l’arneis ha rischiato l’estinzione: infatti negli anni ’70 ormai erano rimasti solo un paio di viticoltori a vinificarlo e imbottigliarlo. Poi, nel decennio successivo la crescente attenzione degli enologi e dei consumatori ha portato la produzione a quasi due milioni di unità, i produttori hanno iniziato a crederci e oggi è uno dei vini bianchi principali della regione: molto caratteristica la sua lieve sfumatura di mandorla. Ha il riconoscimento Doc dal 1989.
In attesa di conoscere i risultati delle degustazioni in corso per la nuova guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, eccoli qui i migliori Roero Arneis selezionati tra quelli che che in enoteca e negli shop on line costano meno di 20 euro. Tutte etichette recensite nelle guide Berebene 2025 e Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso.
Roero Arneis Cecu d’La Biunda 2023 – Monchiero Carbone
Il Roero Arneis Cecu d’la Biunda ’23 al naso evidenzia sentori agrumati, di pepe e ribes bianco, per un palato fresco, sapido, quasi salato, dal finale molto lungo e di bella tensione. L’azienda della famiglia Monchiero propone una serie di vini che sono veri e propri riferimenti stilistici e qualitativi per tutto il territorio roerino. Le vigne di proprietà sono situate nei comuni di Canale, Vezza d’Alba, Monteu Roero e Priocca in alcuni dei più famosi cru e vedono la presenza dei classici vitigni del Roero, dall’arneis al nebbiolo alla barbera. La produzione è d’impianto moderno, di grande nitidezza, aromatica e tipicità. Francesco e Lucrezia hanno deciso di tenere in cantina l’Arneis Renesio Incisa per un altro anno, ma nella gamma dei vini aziendali c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Roero Arneis Seminari 2023 – Stefanino Costa
Bella conferma per il Roero Arneis Seminari. La versione 2023 ha un naso ricco e complesso, con sentori di pera kaiser e sfumature speziate e di erbe aromatiche, cui fa seguito un palato di buona sapidità e scorrevolezza, dal lungo finale agrumato.
Roero Arneis Sarun 2023 – Stefanino Costa
Il Roero Arneis Sarun ’23 invece evidenzia note di verbena, zenzero e mandarino, per un palato gradevole, di media lunghezza e tenuta. L’azienda della famiglia Costa conta su vigneti di proprietà situati su terreni a prevalenza sabbiosa nei comuni di Canale, Montà e Santo Stefano Roero, dove sono presenti i tipici vitigni del territorio roerino, come arneis, nebbiolo, barbera e brachetto. I vini proposti sono d’impianto tradizionale, con una particolare attenzione all’espressione della tipicità senza trascurare nitidezza di esecuzione e precisione aromatica.
Roero Arneis 2023 – Mario Costa
Tra i migliori dell’annata il Roero Arneis ’23 di Mario Costa, dai profumi di agrumi dolci, di buona tensione e sapidità, piacevole e lungo.
Roero Arneis 2023 – Lorenzo Negro
Lorenzo Negro conta su di un corpo unico di vigneti situati tutt’intorno alla cantina, sulla collina Serra Lupini, sul suolo sabbioso con inserti di limo e argilla che caratterizza il Roero. Arneis, barbera, nebbiolo e piccole quantità di albarossa sono le uve coltivate, per vini d’impianto moderno, con particolare attenzione alla nitidezza aromatica e a esprimere al meglio le caratteristiche del territorio. Quest’anno ci sono piaciuti soprattutto i Roero Arneis. La versione 2023 al naso evidenzia note di erbe aromatiche e ribes bianco, per un palato ricco di frutto, agrumato, sapido e succoso.
Roero Arneis Sant’Anna Ris. 2022 – Lorenzo Negro
La Riserva Sant’Anna ’22 è di bella complessità nei suoi toni di agrumi dolci, frutta a polpa gialla e macchia mediterranea, di buona materia e tensione acida, lunga e piacevole.
Roero Arneis 2023 – Cascina Monpissan Gallino Antonio
Ottimo il Roero Arneis ’23 di Cascina Monpissan Gallino Antonio, dai sentori di agrumi, macchia mediterranea e pera Madernassa al naso, mentre il palato è fresco e grintoso, piacevole e lungo.
Roero Arneis Le Tre 2023 – Malabaila di Canale
Ottimo il Roero Arneis Le Tre ’23, intenso al naso nei suoi profumi di pera, glicine e mandorla, per un palato di buona materia e lunghezza. La casata dei Malabaila è legata alla viticoltura e al commercio dei vini fin dal sedicesimo secolo. Oggi l’azienda, fondata alla fine degli anni ’80, conta su vigneti situati in un’unica tenuta di 90 ettari su terreni sciolti, marnosi e sabbiosi, dove sono presenti i tipici vitigni del Roero, come arneis, nebbiolo, favorita, brachetto e dolcetto, con viti di oltre 60 anni. I vini proposti sono improntati a uno stile moderno, attento alla territorialità e alla piacevolezza di beva.
Roero Arneis 2023 – Antica Cascina dei Conti di Roero
Ottimo il Roero Arneis ’23 di Antica Cascina dei Conti di Roero, ampio al naso, nelle sue note di pompelmo, pesca e pepe bianco, mentre il palato è succoso, con toni agrumati, di buona tensione e lunghezza. Meno brillante di altre volte il resto della gamma, per vini comunque sempre corretti e ben realizzati.
Roero Arneis 2023 – Cascina Lanzarotti
Ottimo il Roero Arneis ’23 di Cascina Lanzarotti, un Arneis d’annata di grande tipicità nei suoi profumi di ribes bianco, mandorla e gelsomino, sapido, fresco e scorrevole, Cascina Lanzarotti, nata alla fine del XIX secolo come azienda agricola a tutto tondo, dall’allevamento alla produzione di frutta, mais, foraggi e vino, ha cominciato a imbottigliare i propri vini all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso. La scelta una ventina d’anni fa di dedicarsi esclusivamente alla produzione vinicola e il rinnovamento della cantina nel 2020 hanno portato a una decisa crescita qualitativa.
Roero Arneis Renesio 2023 – Malvirà
Ottimo il Roero Arneis Renesio ’23, con note di pesca tabacchiera, agrumi e pepe bianco, di buona freschezza e sapidità, lungo e succoso. L’azienda Malvirà dei fratelli Damonte è da diversi anni un punto di riferimento del panorama produttivo roerino. I vigneti aziendali sono situati in alcuni dei più apprezzati cru del territorio, come Mombeltramo, Renesio, Trinità e altri ancora, dove trovano spazio i vitigni tipici della riva sinistra del Tanaro, arneis, barbera e nebbiolo, oltre a un vigneto a La Morra per la produzione di Barolo. Longevità e territorialità sono i tratti caratteristici dei vini proposti.
Roero Arneis Tucci 2022 – Pelassa
Il Roero Arneis Tucci ’22 evidenzia profumi di agrumi e macchia mediterranea, è fresco, succoso e piacevole. La famiglia Pelassa è da diversi anni una protagonista del panorama vitivinicolo del Roero. I vigneti aziendali sono situati nella parte più settentrionale del comune di Montà d’Alba, una zona particolarmente fresca, e a Verduno, per la produzione di Barolo. Le uve di riferimento sono quelle tipiche di questi territori: arneis, barbera e nebbiolo, per vini di stile tradizionale, attento a esprimere al meglio sia le caratteristiche del territorio che quelle dei vitigni.
Roero Arneis V. San Pietro 2022 – Morra Stefanino
Ottimo il Roero Arneis Vigna San Pietro ’22, dai profumi di frutta bianca e agrumi verdi e dal palato coerente, fresco e succoso, Compie un secolo l’azienda della famiglia Morra, nata nel 1925. I vigneti di proprietà sono situati principalmente nel comune di Castellinaldo, tutt’attorno alla cantina, ma sono presenti anche in vari altri comuni del Roero, da Canale a Castagnito, da Priocca a Vezza d’Alba. I vitigni coltivati sono quelli che meglio raccontano questo territorio, arneis, barbera e nebbiolo, per vini di stampo classico, con una particolare attenzione a esprimere tipicità e freschezza di frutto.
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