Campari vende il brand Cinzano al Gruppo Caffo 1915: operazione da cento milioni di euro

Il Gruppo Caffo 1915 acquisisce per una cifra di 100 milioni di euro i brand Cinzano vermouth e sparkling wine finora nel portafoglio di Campari Group. L’accordo, reso noto il 26 giugno, consentirà a Campari di concentrarsi sul business degli spirit e al Gruppo Caffo 1915 (società italiana proprietaria del marchio Vecchio Amaro del Capo) di crescere e investire nel settore vitivinicolo (inserendo in portafoglio denominazioni come Prosecco, Asti, Brachetto), puntando su una categoria come gli spumanti che sembra reggere alla difficile congiuntura. La cessione include anche il business di grappa e sparkling wine che fa capo a Frattina.

I dettagli dell’accordo

L’accordo tra i due gruppi prevede la nascita di una nuova società, a cui verranno conferiti i business di Cinzano e Frattina, con la proprietà intellettuale, il magazzino di prodotti finiti detenuto da Campari, alcuni dipendenti, alcuni macchinari produttivi in Italia, gli accordi contrattuali e altri beni correlati. Mentre gli stabilimenti produttivi in Italia e in Argentina, in cui Campari Group produce anche altri brand, non sono parte del perimetro della cessione. Il closing dell’operazione è previsto entro il 2025. Da quel momento in poi, le due società hanno stipulato un accordo transitorio di produzione in Italia e in Argentina e un contratto di distribuzione temporaneo: Campari Group continuerà, infatti, a distribuire i prodotti a marchio Cinzano, in alcuni mercati selezionati (Argentina, Spagna, Messico, Russia, Corea del Sud e Sud Africa) prima del passaggio alla struttura commerciale di Caffo 1915.

Strategie a confronto

Con questa operazione, si sottolinea in una nota ufficiale, Campari razionalizza il portafoglio prodotti, cede i brand non strategici, semplifica le attività operative e riduce la leva finanziaria. Per Simon Hunt, ceo di Campari Group, la vendita dei vermouth e sparkling wine Cinzano e Frattina segna un «passo fondamentale nella strategia di razionalizzazione del portafoglio attraverso la cessione di brand, consentendo di aumentare il focus commerciale e di marketing sui nostri brand principali».

Simon Hunt – ceo Campari – foto Campari Group

Per Sebastiano Caffo, ceo del Gruppo Caffo 1915 (che viene da anni di acquisizioni tra cui Petrus Boonekamp e Ferro China Bisleri), si tratta di un «importante passo verso il nostro percorso di crescita internazionale. Grazie al grande successo registrato in Italia con Vecchio Amaro del Capo, abbiamo rafforzato la nostra posizione nel mercato interno ma abbiamo ancora tanto spazio e strada da fare all’estero». Un’espansione che punterà soprattutto sul brand Cinzano. Al resto ci penserà una rete vendita collaudata, con l’obiettivo di «sfruttare pienamente il potenziale di questi brand rilanciandoli da subito in Italia». La collaborazione con Campari offrirà a Caffo 1915 un supporto in alcuni mercati esteri dove non è ancora presente.

Sebastiano Caffo – ceo Gruppo Caffo 1915

I conti economici e un po’ di storia

Nel 2024, le vendite nette di Cinzano e Frattina sono state di 75 milioni di euro, con un tasso di crescita composto annuo del 5% negli ultimi 4 anni, per un peso sulle vendite nette di Campari di circa il 2 per cento. Il margine di contribuzione (margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni) è stato pari a 21 milioni di euro. Fondato nel 1757, Cinzano è stato acquisito da Campari Group nel 1999. Frattina è entrato a far parte del portafoglio di Campari Group con l’acquisizione di Fratelli Averna nel 2014.