Aveva annunciato degli importanti cambiamenti e cosรฌ รจ stato. Quando incontriamo lโamministratore delegato di Veronafiere Maurizio Danese, la Fiera ha quasi chiuso i cancelli, le nuove date sono giร state annunciate (14-17 aprile) e le impressioni dei partecipanti sono abbastanza nette e concordi: รจ stato un Vinitaly importante; piรน orientato al business, piรน internazionale e, quindi, piรน efficace. Tutti segni piรน che indicano una sola cosa: la nuova formula ha funzionato. Lo dicono anche i numeri: 93mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. In pratica, un buyer su tre proveniente dallโestero. Non รจ stata da meno il โfuori saloneโ in cittร – Vinitaly and the City – che questโanno ha registrato oltre 45 mila degustazioni (+50% sul 2022) da parte dei winelover. Ma il bilancio finale lo lasciamo fare a Danese.
Maurizio Danese, Amministratore delegato Veronafiere Spa. Foto: Veronafiere Foto Ennevi
I commenti degli espositori sono positivi, si รจ respirato un clima diverso rispetto alla passata edizione. La vostra impressione?
Non ha vinto il Vinitaly, ha vinto il vino italiano. Tutto questo entusiasmo e questo interesse che siamo riusciti ad attrarre รจ merito dei nostri produttori. Hanno pagato le nuove strategie di Veronafiere e il supporto del governo, che si รจ schierato in maniera importante, con una forte vicinanza non solo a parole. Stiamo cercando di portare avanti un vero lavoro di squadra, ottimizzando sinergie e sforzi, confrontandoci con diversi ministeri per collaborare sempre di piรน. Tra le novitร , il primo di giugno saremo anche a bordo dellโAmerigo Vespucci, che sarร in viaggio per due anni e in ogni tappa porterร lโautentico made in Italy. Noi di Veronafiere cureremo la sezione vino.
Dai produttori arriva insistente la richiesta di tagliare lโultimo giorno del Vinitaly, sula scia di Prowein e Vinexpo, o quantomeno di diversificare maggiormente i visitatori nei singoli giorni.ย
Sul piano della selezione dei visitatori abbiamo lavorato tanto, chi viene al Vinitaly deve essere un operatore di un certo tipo. Alcune categorie possono entrare solo domenica e mercoledรฌ, cโร una forte segmentazione giร a monte, senza imporre le chiusure nette alla tedesca. Manterremo il format di 4 giorni, lโultimo giorno รจ quello della chiusura: domenica abbiamo operatori e winelovers, lunedรฌ e martedรฌ tutto dedicato al business e mercoledรฌ giorno di uscita per visitatori e produttori.
In fase di presentazione si รจ parlato tanto di una divisione netta anche come pubblico tra la fiera, per gli operatori, e Vinitaly and the City, finalizzata soprattutto agli appassionati. Comโรจ andata?
La formula ticket ha funzionato, fornendo ai visitatori di Vinitaly and the City unโofferta esperienziale completa perchรฉ oltre al vino avevano lโopportunitร di accedere a musei e ad alcuni dei luoghi piรน belli di Verona. Invece di fare allestimenti nelle piazze abbiamo voluto valorizzare gli spazi aperti e gli scorci della cittร , rilanciando quellโunione naturale tra arte e vino che abbiamo proposto anche in fiera. Era un servizio per visitatori ma anche per la cittร stessa, un modo per dare continuitร al lavoro fatto in fiera. E anche Vinitaly and the night รจ andata bene, al posto della cena di gala abbiamo pensato a un format piรน leggero ed easy. ร stata apprezzata lโidea di poter continuare a fare business ma con modalitร e atmosfere rilassate.
Qualitร del pubblico internazionale, in particolare abbiamo notato una presenza asiatica importante. La partita tra le fiere si gioca qui, siete soddisfatti?
La crescita dei visitatori di questโedizione รจ interamente trainata dagli operatori internazionali, che sono stati quasi 30mila, con una crescita del 20%. Con Ice avevamo selezionato 1000 top buyers, oltre 130 buyers che sono i nostri wine ambassador nel mondo. Abbiamo curato tantissimo questโaspetto ed รจ stata importante anche la presenza di tantissimi ristoratori italiani nel mondo che hanno un ruolo fondamentale nel lavoro di promozione dei nostri vini a livello globale.
Allarghiamo il ragionamento, penso a Prowein e Vinexpo, cosa caratterizza il Vinitaly?
Il Vinitaly si conferma oggi piรน che mai la fiera del vino italiano, lโunica fiera del vino italiano con un palcoscenico mondiale. Il vino italiano si presenta compatto per dare valore alle piccole cantine come ai grandi marchi. Qualsiasi buyers internazionale sa che puรฒ trovare tutto il meglio del vino italiano nella sua diversitร , lavoreremo sempre piรน in questa direzione.
Viabilitร e servizi, ci sono stati ancora alcuni problemi di traffico che hanno fatto saltare appuntamenti. Cosa state facendo per migliorare la situazione?
Abbiamo fatto una serie accordi per risolvere questo problema cronico. La soluzione arriverร dallโalta velocitร che si fermerร in fiera con unโuscita dedicata, permettendo un collegamento immediato ed efficace. Dovremmo arrivarci in un paio dโanni, la linea porterร un indotto della fiera non solo a Verona, penso anche a Venezia e Milano.
a cura di Lorenzo Ruggeri
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