La Regione Piemonte lo aveva annunciato al recente Vinitaly: l’agroalimentare avrร un suo brand promozionale che comprenderร anche i prodotti vitivinicoli. E una parte del settore vino ha giร risposto presente, dando il via libera al nuovo corso. Due Consorzi di tutela, Roero Docg e Alta Langa Docg (tra l’altro vino piemontese dell’anno per il 2025), hanno approvato per primi la modifica al disciplinare di produzione, introducendo la possibilitร di inserire in etichetta l’indicazione geografica piรน ampia “Piemonte”. Il via libera รจ arrivato nei giorni scorsi all’unanimitร durante le assemblee dei soci e ยซpresto – fa sapere l’assessorato regionale all’Agricoltura – seguiranno altre denominazioniยป
Le assemblee di numerosi altri Consorzi vitivinicoli sono giร calendarizzate, spiega l’assessore Paolo Bongioanni, e lโobiettivo รจ approvare ยซentro lโinizio dellโestate la modifica per tutte le 60 denominazioni dโorigine del Piemonteยป. Una ยซconquistaยป a cui l’assessore ha lavorato fin dallโinizio del mandato. Ma sulle etichette potrร essere indicato solo il termine Piemonte e non la dicitura del brand promozionale “Eccellenza Piemonte – Piemonte Is”.
La legislazione europea, infatti, impedisce di inserire sulle etichette dei vini brand o loghi simili, perรฒ permette di inserire una menzione geografica piรน ampia, che identifichi i vini Doc e Docg prodotti in un territorio ben delineato e con confini certi, come quello di una regione. ยซLe nostre 19 Docg e 41 Doc – afferma Bongioanni – diventeranno ambasciatrici del nome Piemonte, rendendolo immediatamente riconoscibile e associando vino e territorio in un volano virtuoso denso di opportunitร ยป.
La nuova indicazione aggiuntiva “Piemonte” ha un carattere volontario e non obbligatorio. Da un punto di vista tecnico, nelle etichette dei vini il termine comparirร sotto la denominazione dโorigine (ad esempio: Roero Docg/Arneis), sotto l’eventuale cru e non dovrร essere in caratteri piรน grandi di quelli della denominazione d’origine. Per quanto riguarda i tempi, una volta che saranno approvate e raccolte le modifiche a tutti i disciplinari, si dovrร attendere l’ok del Comitato nazionale vini del Masaf. La Regione Piemonte ipotizza che il disco verde possa arrivare ยซgiร in autunno con successivo decreto ministerialeยป. Pertanto, le prime etichette con il termine “Piemonte” saranno presumibilmente quelle della vendemmia 2026.
Attualmente, gli enti di tutela stanno valutando la possibilitร di applicare retroattivamente la norma per quei vini, giร prodotti ma non ancora imbottigliati, che si trovano attualmente in cantina per lโinvecchiamento, secondo quanto previsto dai diversi disciplinari come Barolo e Barbaresco e le qualifiche superiori.
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