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L'intervista

"È il momento giusto per investire nel vino". Alejandro Bulgheroni rilancia la sfida enologica

In un'intervista a Wine News il patron di Dievole e Podere Brizio mette in luce come un periodo di crisi possa diventare un'opportunità per potenziare gli investimenti nel settore e consolidare quelli già fatti

  • 27 Giugno, 2025

In un contesto globale segnato da consumi in calo, instabilità geopolitica e un’attenzione crescente alla salute, Alejandro Bulgheroni – imprenditore argentino con interessi in energia, agricoltura e vino – va in controtendenza

«Ora è il tempo giusto per investire nel vino. Se aspetti che tutto sia perfetto, non fai mai nulla». Con queste parole l’imprenditore, protagonista nei settori energetico, agricolo e vitivinicolo, ha illustrato a WineNews la sua strategia d’investimento, accantonando temporaneamente altri progetti per concentrarsi sul potenziale enologico.

La crisi come opportunità di miglioramento

Il modello Bulgheroni unisce una visione lungimirante – investire malgrado la fase incerta – a un approccio territoriale e tecnologico, puntando su siti d’eccellenza e infrastrutture avanzate. Una fiducia nel prodotto e nel territorio che si fonda sull’idea che anche nei momenti di crisi, l’investimento nel vino, se ben indirizzato, può generare valore. Una strategia che rispecchia pienamente il motto: «meglio agire oggi che aspettare un domani perfetto». Una strategia supportata anche dall’enologo italiano Alberto Antonini, che lo ha guidato verso la realizzazione del “trittico toscano”: i tre territori simbolo dell’enologia italiana. Oggi il progetto è completo, ma Bulgheroni mantiene una visione prudente: «Abbiamo ampia esperienza in diverse regioni del mondo, ma serve tempo per consolidarsi. Per ora, voglio focalizzarmi su quanto già avviato. Poi si vedrà».

Gli investimenti e le aziende di Bulgheroni in Italia

Bulgheroni è attivo su scala globale con 14 tenute, tra cui quattro prestigiose in Toscana: Dievole nel Chianti Classico, Podere Brizio a Montalcino, e le cantine bolgheresi Le Colonne e Meraviglia. In particolare spicca l’inaugurazione a Castagneto Carducci di Tenuta Meraviglia, realizzata convertendo la ex Cava di Cariola in una struttura futuristica, con un investimento di 23 milioni di euro e l’appoggio della Regione Toscana per il restauro ambientale. «Questo territorio ha un terroir eccezionale e la cantina sarà dotata delle tecnologie più moderne», sottolinea l’imprenditore.

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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

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