È morto Donato D'Angelo. La Basilicata perde uno dei suoi migliori enologi e produttori

La scorsa notte, circondato dall’affetto dei suoi cari, si è spento Donato D’Angelo, uno dei personaggi più rappresentativi dell’enologia italiana. Classe 1953, dalla natia Rionero in Vulture aveva studiato enologia alla Scuola Enologica di Conegliano Veneto. Dopo importanti esperienze in aziende del nord Italia, ritorna in Lucania per dedicarsi totalmente all’azienda di famiglia, una delle realtà più importanti della Basilicata.

La cantina e la famiglia

Da qualche anno, con la moglie Filomena Ruppi, enologo, aveva dato vita alla “sua” cantina, la Donato D’Angelo (20 ettari vitati e circa 150mila bottiglie annue), col supporto fondamentale delle figlie Emiliana ed Erminia. I suoi Aglianico del Vulture rimangono una delle più compiute espressioni del territorio e di questa affascinante ed impegnativa uva. Tutti coloro che lo hanno conosciuto ne hanno apprezzato le grandi doti umane, il carattere schietto e diretto, e la straordinaria passione per il suo lavoro e la sua terra.

Ci stringiamo accanto alla famiglia, sicuri che Filomena, Erminia ed Emiliana sapranno portare avanti con successo il suo importante lascito. Addio Donato…