Scelta strategica. Il Nizza Docg esce dal Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato per far nascere il suo ente di tutela autonomo e indipendente. I produttori lo hanno deciso all’unanimità, segnando un passaggio decisivo, e storico, per il futuro della denominazione che oggi è sia tutelata sia promossa dal Consorzio che ha sede a Costigliole d’Asti e dall’Associazione produttori del Nizza. «Scelta condivisa» si sottolinea in una comunicazione ufficiale, che ha l’obiettivo di incrementare la forza di una denominazione giovane ma molto conosciuta a livello internazionale.
uve barbera
Il via al processo di riconoscimento del Consorzio del Nizza Docg è stato comunicato il 3 ottobre. E dovrebbe essere riconosciuto e operativo nel corso del 2026, al termine dei tempi tecnici e burocratici necessari. «Un momento storico per tutti noi» è il commento di Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione produttori del Nizza, che ricorda come in poco più di vent’anni da un piccolo gruppo di pionieri si è passati «a un’associazione che oggi raccoglie quasi cento produttori». La nascita del Consorzio permetterebbe di compiere «un ulteriore passo di crescita e di responsabilità. Sono commosso e felice – prosegue Chiarlo – perché questa scelta non riguarda solo il presente, ma soprattutto il futuro: significa dare al Nizza Docg gli strumenti per crescere ancora, per custodire e raccontare il nostro territorio, e per attestarlo definitivamente tra le grandi denominazioni vinicole italiane».
Il Nizza Docg, nel giro di 20 anni, è diventato una denominazione di riferimento dei rossi piemontesi. La produzione è in costante crescita (1.093.000 bottiglie vendute nel 2024, +5 per cento rispetto all’anno precedente), con un export del 55% e una presenza in oltre 40 mercati internazionali. Nata nel 2002, con pochi soci, l’Associazione produttori del Nizza conta oggi 95 membri che coltivano uve barbera nei 18 comuni intorno a Nizza Monferrato. Si è passati dal riconoscimento nel 2000 della sottozona all’interno della Barbera d’Asti Superiore, al successivo ingresso nella Docg Barbera d’Asti nel 2008 con un disciplinare più rigoroso. Nel 2014, la tappa fondamentale con la nascita ufficiale della denominazione Nizza Docg. L’Associazione ha promosso la zonazione del territorio, ha mappato i cru e lavorato per creare un gruppo coeso di produttori. Ora, il passo ulteriore con un ente di tutela autonomo.
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