Vignaioli indipendenti

Non solo export. Fatturati migliori per le cantine che fanno vendita diretta. Lo dice il report economico di Fivi

Sui mercati esteri c'รจ troppa esposizione verso gli Usa. La presidente Rita Babini: ยซSostenere l'enoturismo e semplificare l'accesso alla misura all'Ocm promozione"

  • 10 Aprile, 2025

Alte percentuali di vendita diretta e di esportazioni sono elementi trainanti per il fatturato delle piccole imprese vitivinicole. Lo afferma, in sintesi, una nuova ricerca realizzata dallโ€™Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi school of managementย (dopo quella di Nomisma nel 2024) col sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e di Crรฉdit Agricole Italia. Lo studio, presentato martedรฌ 8 aprile a Vinitaly, si occupa di sostenibilitร  economico-finanziaria delle aziende vitivinicole verticali aderenti alla Fivi-Federazione vignaioli indipendenti italiani, che oggi conta 1.800 soci, per un totale di 17mila ettari di vigneto.

L’andamento dei fatturati nel triennio

La ricerca, in particolare, ha messo in luce come le aziende con percentuali superiori di vendita diretta, al consumatore finale o al canale Horeca, presentino un andamento del fatturato, nell’ultimo triennio, migliore rispetto alla media generale del campione. Una simile considerazione vale anche per quelle che offrono proposte per lโ€™enoturismo e per chi ha investito in marketing e promozione. ยซI dati – commenta la presidente di Fivi, Rita Babini – rafforzano le nostre richieste a livello europeo: maggiore accessibilitร  ai fondi Ocm promozione per le aziende di medio-piccole dimensioni, attualmente di fatto escluse, e realizzazione di misure di sostegno alle attivitร  enoturistiche, fondamentali in questo frangente storico anche per unโ€™educazione al consumo consapevole, oltre che per la diversificazione dei canali di vendita e per crescita delle economie territoriali delle aree interneยป.

Rita Babini, presidente Fivi al Vinitaly 2025

La rischiosa esposizione verso gli Usa

Per quanto riguarda le vendite estere, lo studio presentato a Verona ha evidenziato come l’export sia trainante, nell’ultimo triennio, per la crescita dei ricavi delle imprese aderenti a Fivi. Tra i produttori che hanno dichiarato una crescita sostenuta o moderata del fatturato, il 45% presenta un’elevata percentuale di fatturato derivante dall’export. ยซOltre il 70% dei nostri 1.800 soci esporta e il 23% vorrebbe farlo in futuro. Quasi tutti hanno negli Stati Uniti il principale mercato di riferimento, ma alle condizioni che si stanno realizzando diventerร  difficilissimo e verrร  a mancare uno dei determinanti positivi di fatturato per i Vignaioli italianiยป. La Fivi, quindi, si appella al Governo Meloni: ยซOccorre continuare a mettere in campo tutti gli sforzi diplomatici possibili, per porre fine alle guerre commerciali e salvaguardare un settore fondamentale come quello primarioยป.

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