Dopo un anno di pausa dovuto alla pandemia Covid-19, dal 23 al 25 ottobre si รจ tenuta lโottava edizione di Taormina Gourmet. Per tre giorni le sale dellโHotel Villa Diodoro hanno ospitato un ricco programma di masterclass, cooking show e seminari sul mondo dellโenogastronomia. Questโanno lโevento si รจ svolto con un format differente rispetto al passato. Si รจ saggiamente deciso di non organizzare il tradizionale banco dโassaggio aperto al grande pubblico, per evitare affollamenti incompatibili con le misure di distanziamento sociale previste dallโattuale situazione sanitaria. ร stata unโedizione dedicata soprattutto alla stampa specializzata, agli addetti ai lavori e agli appassionati piรน attenti e curiosi. Il programma ha proposto ogni giorno una decina dโappuntamenti con chef dโimportanti ristoranti siciliani e non solo, e altrettante degustazioni di grandi vini italiani, dal Barolo al Brunello, dal Greco di Tufo al Verdicchio dei Castelli di Jesi, con un paio dโincursioni in Mosella e in Grecia.
Green Pass alla mano, abbiamo partecipato a diverse masterclass. Si sono rivelate particolarmente interessanti quelle dedicate a eccellenze del vino siciliano, che hanno messo in luce il carattere unico e particolare di specifici terroir dellโisola. La Sicilia, infatti, offre unโincredibile diversitร di ambienti naturali, altitudini, composizione dei suoli, microclimi, tradizioni e culture da comporre un vero e proprio piccolo continente. Taormina Gourmet 2021 ha avuto il merito di focalizzare lโattenzione su alcune aree della regione, in grado di produrre vini di grande tipicitร territoriale, vere espressioni della secolare interazione tra la vite e le caratteristiche pedoclimatiche del luogo.
La masterclass Dal Metodo Classico ai Cru, le tante facce del Catarratto di Camporeale, ha proposto in degustazione le etichette di catarratto della cantina Alessandro di Camporeale. La tenuta si trova nel cuore della Sicilia occidentale, in una zona caratterizzata da un clima continentale, con notevoli escursioni termiche. Le vigne di catarratto sono coltivate in alta collina, tra i 400 e i 600 metri e donano uve connotate da una vivace freschezza. Le caratteristiche dellโarea di produzione si manifestano giร nel Sicilia Catarratto Doc Benedรจ, figlio di una selezione di varie vigne di lucido ed extralucido della tenuta e si amplificano nellโetichetta Monreale Catarratto Doc, realizzato solo con extralucido, un particolare biotipo che matura con piรน fatica, ha una struttura piรน snella e preserva sempre unโaciditร molto alta. Le uve provengono dalla sommitร della collina di Vigna Mandranova (500-550 metri slm), caratterizzata da un suolo franco-sabbioso, ricco di scheletro e da una soleggiata esposizione a sud. Tra le annate in degustazione, 2019, 2018, 2017 e 2016, questโultima รจ risultata la piรน interessante per complessitร , armonia ed equilibrio. ร un bianco dal profilo molto fresco e di grande tensione espressiva. Esprime fragranze agrumate, aromi di scorza di cedro candita, sfumature di zagara ed erbe della macchia mediterranea, note di frutta bianca matura, cenni di zenzero, pepe bianco e pietra focaia. Il sorso รจ scorrevole e profondo, lungo e persistente, con una chiusura connotata da una limpida freschezza sapida. Dalla parte piรน bassa di Vigna Mandranova, la meno soleggiata, arrivano le uve destinate alla produzione del Metodo Classico. Un Extra-Brut millesimato, affinato sui lieviti per 36 mesi, dal volto solare e mediterraneo, che propone con estrema fedeltร il carattere tipico del catarratto, confermando la forte personalitร del vitigno.
La masterclass dedicata al Nocera, il vino da (ri)scoprire ha permesso di mettere in luce il lavoro di recupero e valorizzazione di questโantico vitigno autoctono realizzato da Nino Cambria, titolare dellโomonima cantina. La tenuta si trova a Furnari, in provincia di Messina, nelle terre del Mamertino, un vino storico, giร citato da Plinio il Vecchio tra i migliori dellโantica Roma e particolarmente amato da Giulio Cesare. Nel 2005, Cambria stava pensando di rinnovare una vecchia vigna composta da varietร autoctone con vitigni internazionali. Assaggiando le uve prima della vendemmia, si accorse che alcune piante producevano grappoli con acini particolarmente ricchi di aromi. Scoprรฌ che si trattava di antiche viti di nocera e – innamorato di questโuva – decise di procedere a una selezione massale per ripiantare tutto il vigneto con nocera. Si tratta di una varietร a bacca rossa dalla buccia spessa e molto ricca di antociani, che arriva a maturazione con un alto grado zuccherino e conservando unโaciditร molto elevata. La sua duttilitร enologia ha consentito alla cantina di sperimentarne tutte le declinazioni, dal Metodo Classico al passito, passando per la vinificazione in purezza e gli assemblaggi con nerello mascalese, nero dโAvola e syrah. Il vino piรน rappresentativo dellโazienda รจ senza dubbio il Mastronicola, un nocera in purezza affinato per 16 mesi in barrique di Allier. ร un rosso di grande struttura, che esprime aromi di mora selvatica, mirtillo, sensazioni ombrose di humus e sottobosco, cenni speziati, note di cioccolato fondente e torrefazione. Caldo e avvolgente ha un sorso denso e concentrato, con una trama tannica fitta e una chiusura fresca e balsamica.
Unโaltra masterclass molto interessante รจ stata dedicata al vino simbolo di Feudo Montoni: il Nero dโAvola Vrucara. La tenuta di Fabio Sireci e Melissa Mรผller si trova nellโarea centrale della Sicilia, in un luogo isolato circondato dai montagne. Il clima molto fresco, con inverni rigidi ed estati caratterizzate da escursioni termiche di 20 ยฐC tra le temperature del giorno e della notte, crea un habitat particolare. In queste terre composte da sabbie e argille, รจ sopravvissuto un vigneto di nero dโAvola prefillossera di circa 140 anni dโetร . Si tratta di un prezioso tesoro del passato, che ancora oggi produce uve di eccezionale qualitร . La degustazione ha permesso di apprezzare la purezza di unโinterpretazione di Nero dโAvola fresca e lineare, fedele alle migliori caratteristiche del vitigno. La verticale ha proposto le etichette delle annate 2015, 2013, 2011, 2009, 2007 e 2004. Pur apprezzando la straordinaria longevitร del vino e lโintegritร espressiva dei millesimi piรน vecchi, la 2013 ha conquistato i nostri favori con profumi eleganti di erbe officinali, cenni di eucalipto, vruca, radice di liquirizia, sfumature di fiori secchi, su un sottofondo di ribes e marasca. Il sorso รจ attraversato da una vibrante energia espressiva, con tannini fini e ben integrati al frutto e un finale molto fresco, su piacevoli note balsamiche.
Chiudiamo con la masterclass di una cantina che ha fatto della tipicitร e fedeltร al territorio la sua cifra stilistica: Spadafora, due vitigni, due rossi e un solo terroir, contrada Virzรฌ. Enrica Spadafora, che con il padre Francesco si occupa dellโazienda di famiglia, ha portato in degustazione alcune etichette di due vini icona: Schietto Nero dโAvola (2014, 2011, 2009) e Schietto Cabernet Sauvignon (2014, 2012, 2009). Un vitigno autoctono e unโuva bordolese dal carattere molto diverso tra di loro, che tuttavia hanno trovato un habitat ideale in Contrada Virzรฌ, una splendida area di dolci colline situata a nord-ovest di Camporeale. Una grande cura in vigna, coltivata da sempre seguendo i principi dellโagricoltura biologica, una bassa resa per ettaro e una rigorosa selezione dei grappoli, regala uve sane, mature e di qualitร eccellente. Il processo di vinificazione si svolge in modo semplice e paziente, con il solo scopo di accompagnare le uve alla trasformazione in vino con il minimo intervento e il massimo rispetto della materia prima. Vini Schietti di nome e di fatto, realizzati senza mediazioni enologiche, capaci di portare nel calice in modo diretto ed essenziale le caratteristiche di Contrada Virzรฌ, spogliate di ogni sovrastruttura. Il vitigno diventa cosรฌ tramite e interprete del terroir, delle sue peculiaritร pedoclimatiche, quasi rinunciando al ruolo di protagonista, per portare in primo piano lโessenza del luogo in cui nasce. Pur nelle differenze tra i vitigni e le annate, il filo rosso che lega tutti vini รจ lโintegritร del frutto nella sua pura essenza espressiva, la piacevolezza limpida e scorrevole del sorso, lโarmonia e lโequilibrio gustativo, accompagnati una nitida scia di freschezza balsamica.
a cura di Alessio Turazza
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd