
Tra Covid e Brexit l’anno appena trascorso non è di certo stato uno dei più semplici per il mercato inglese del vino, e gli strascichi resteranno anche per il 2022. Tra i trend già in corso che si sono imposti nell’ultimo anno, appare inarrestabile l’invecchiamento della popolazione dei bevitori abituali. Il risultato, secondo l’analisi Wine Intelligence è che il 56% dei wine drinker è costituito da over 55 (con ben il 36% di over 65, in crescita di 14 punti percentuali negli ultimi 10 anni) e solo il 15% è under 34 (la fascia 18-24 anni non va oltre il 5%).
Come mai? Probabilmente è stata proprio la pandemia ad allontanare i consumatori più giovani dalla categoria del vino e a spingerli verso altre bevande, poiché tradizionalmente i consumi di vino in Uk sono legati a contesti sociali e luoghi commerciali che, in questi mesi, sono venuti meno. Ma c’è da considerare anche il crescente interesse per la salute e il benessere che potrebbe aver contribuito alla contrazione della popolazione che consuma regolarmente vino e alla sua distribuzione per età. Rispetto ai consumatori più anziani, è molto più probabile che la Gen-Z (età legale per bere) e i Millennial si astengano del tutto dall’alcol o ne moderino attivamente il consumo. Questo fenomeno stimola anche la domanda di prodotti analcolici e a basso contenuto di alcol ed è probabile che continuerà a plasmare gradualmente il mercato nei prossimi anni.
A livello di vendite, la preferenza di canale è rimasta sostanzialmente simile nell’ultimo anno, con poche eccezioni. Dopo una spinta legata al Covid nel 2020, l’uso dell’e-commerce è rimasto stabile, con il consolidamento dei siti web di supermercati e produttori di vino e con le app di consegna che guadagnano terreno. Mentre stanno diventando sempre più popolari i formati di imballaggio alternativi, soprattutto tra i più giovani. A tal proposito, il vino in lattina è l’astro nascente, grazie alla crescente offerta e al miglioramento della qualità. Più di 1 consumatore su 10 di età compresa tra 18 e 34 anni ha ricordato di aver acquistato vino in lattina negli ultimi sei mesi, tre volte di più rispetto a chi ha più di 55 anni e il doppio rispetto al normale bevitore di vino medio del Regno Unito. Secondo Wine Intelligence, questo trend è destinato ad affermarsi, spinto soprattutto dalle pressioni sulla sostenibilità.
Infine, un occhio alla produzione locale che continua a crescere, beneficiando del desiderio diffuso nell’era Covid di acquistare e supportare le imprese locali. I dati Iwsr prevedono per lo spumante inglese un tasso di crescita annuo del 4% dal 2021 al 2025.
Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 13 gennaio 2022
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