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Situazione finanziaria

Veronafiere chiude il 2024 con il miglior bilancio di sempre e conferma Federico Bricolo alla presidenza

Ricavi sopra 125 milioni di euro e utile a quasi 10 milioni. Internazionalizzazione e partnership istituzionali hanno fatto bene alla fiera di Verona. E il Cda ora è a maggioranza femminile

  • 07 Maggio, 2025

Il rafforzamento dell’internazionalizzazione, l’efficientamento dei costi , la semplificazione societaria e un’intensificazione delle partnership istituzionali hanno fatto bene a Veronafiere. La società veronese ha chiuso un 2024 che, sul fronte dei conti economici, rappresenta il miglior bilancio di sempre. Un fatturato di 125,5 milioni di euro (+5 mln), un margine operativo lordo di 25,8 mln (+3,5 mln) e un utile di 9,5 milioni di euro che, rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2023, rappresenta un incremento del 150 per cento. Il 90 per cento del fatturato del Gruppo arriva da eventi proprietari come Vinitaly, Fieragricola, Marmomac, Samoter, Fieracavalli e Progetto Fuoco.

I risultati 2024, che includono un aumento del patrimonio netto e un calo dell’indebitamento finanziario (da 17,9 a 6,4 mln), sono stati approvati dall’assemblea dei soci lunedì 5 maggio e, sul fronte strategico, hanno confermato il rilancio dell’attività fieristica e l’efficacia del Piano One Veronafiere 2024-2026.

Federico Bricolo – presidente di Veronafiere

Conferma per Bricolo e Cda al femminile

Federico Bricolo è stato confermato, all’unanimità, alla presidenza di Veronafiere per il triennio 2025-2028. Un Consiglio di amministrazione rinnovato per i due terzi vede ora una maggioranza femminile, con 4 donne su 7 componenti. Siedono, infatti, in Cda: Romano Artoni, vicepresidente uscente e manager finanziario; Marina Montedoro, nuova vicepresidente, direttrice di Coldiretti Veneto; Barbara Ferro, esperta in programmazione strategica, pianificazione economico-finanziaria e organizzazione; Désirée Zucchi, imprenditrice del settore culturale e formatrice aziendale; Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis; Alfonso Sonato, commercialista e revisore legale.

Gli eventi in calendario

Il 2024 di Veronafiere ha registrato un fitto calendario di eventi: 45 manifestazioni complessive, con 35 eventi in Italia e 10 all’estero (Brasile, Cina, Kazakistan, Serbia e Stati Uniti d’America). Il quartiere fieristico di Verona, in particolare, ha totalizzato 861.090 visitatori e 11.867 espositori, su una superficie espositiva di 623.272 metri quadrati. L’attività congressuale ha contato 342 eventi, per un totale di 62.900 operatori.

Considerando il triennio 2022-24, spiccano l’edizione 2023 di Fieragricola, con 140mila visitatori, Vinitaly 2024 con 97mila presenze e un incremento di operatori esteri da 140 paesi, la 126esima Fieracavalli, con oltre 2.200 cavalli e 700 espositori da 25 paesi, e Marmomac 2024, con 1.485 espositori da 55 nazioni e 50mila visitatori, di cui 66% esteri.

Vocazione internazionale e primo Vinitaly negli Usa

«Il 2024 ha dato un nuovo impulso al processo di proiezione internazionale di Veronafiere e dei suoi prodotti», ha spiegato il presidente Bricolo, ricordando che a ottobre, a Chicago, si è tenuta la prima edizione di Vinitaly.USA, insieme a Ice e Gambero Rosso (che ha presentato i migliori vini d’Italia della Guida 2025), e che, allo stesso tempo, ha preso il via un nuovo corso in Sud America, con la trasformazione della storica Vitória Stone Fair in Marmomac Brazil, a San Paolo.

Regia unica e risanamento nel triennio

Il direttore generale Adolfo Rebughini, ha posto l’accento sugli obiettivi del Piano strategico: «Valorizzare sotto un’unica regia tutte le società del Gruppo, dagli allestimenti a quelle operanti all’estero, in modo da creare valore in termini di fatturato e di know-how di mercato riferito alle industry che presidiamo». Sul fronte finanziario, come ha ribadito l’amministratore delegato uscente Maurizio Danese, il mandato si è aperto nel 2022 con una situazione patrimoniale complessa e si è chiuso nel 2024 con una «piena ricostituzione della solidità del Gruppo: a fronte di una perdita consolidata di 6,1 milioni di euro nel 2022, nel 2023 è stato registrato un utile di 3,9 milioni di euro, accompagnato da una crescita dei ricavi dell’11,9% e un margine lordo in aumento del 26,2 per cento. Il 2024 ha ulteriormente confermato questa traiettoria».

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