ยซDi fronte alle sfide globali che vedono il vino al centro di un acceso dibattito, รจ fondamentale tornare alle nostre radici per riflettere e rispondere alle sfide futureยป. A parlare รจ Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, lโassociazione che promuove Sicilia en Primeur, lโanteprima dei vini siciliani che questโanno si รจ svolta a Modica dal 6 al 10 giugno al Castello dei Conti. ยซLa prossima sfida per Assovini Sicilia – continua Cambria – non รจ solo mantenere alta la qualitร della produzione vinicola e investire in sostenibilitร , ma anche tutelare il valore culturale contro dinamiche internazionali restrittive, contro un pensiero che criminalizza un prodotto di civiltร , conoscenza, bellezza e tradizioneยป.ย
A questo scopo avete lanciato a Modica un manifesto della cultura del vino. Di che cosa si tratta?
Tempo fa ero a cena a casa di amici e, come faccio in questi casi, ho portato le mie bottiglie di vino. Un amico dice che non lo possiamo bere perchรฉ il vino fa male. ร vero, tutti gli alcolici alcolici fanno male, ma perchรฉ viene criminalizzato solo il vino? E perchรฉ non si parla mai di evitare la carne arrosto o lโacqua nella plastica? Il vino, poi, รจ cultura. La tavola รจ fatta dalla bottiglia di vino, รจ cruciale nella dimensione conviviale. ร un pezzo di cultura, รจ rappresentato in tutte le forme di arte cultura: perchรฉ criminalizzarlo?
Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia
Vi spaventa la diminuzione dei consumi di vino?
Penso che la polemica sul danno alla salute andrร a scemare. Mi preoccupano di piรน i dazi. La crisi cโรจ, non si puรฒ nascondere: รจ un momento complicato, ma bisogna trovare la via di uscita per andare avanti. Non รจ la prima nรฉ lโultima crisi che dovremo affrontare. Sono fiduciosa.
Il futuro dei dealcolati?
ร una pagina ancora in divenire, da scrivere. Per ora siamo nella fase di sperimentazione e ricerca. Ogni aziena sarร libera di decidere se produrre o meno vino dealcoalto. Dealcolare implica anche un processo speso poco sostenibile perchรฉ richiede un dispendio di energia. Ed รจ qui che la scienza, la ricerca, la sperimentazione devono intervenire per trovare un equilibrio tra il processo produttivo, le esigenze di mercato, l’ambiente e i gusti dei consumatori. Certo bisognerร parlarne. Ma il fenomeno riguarda soprattutto le aziende che fanno milioni di bottiglie. Le aziende di Assovini Sicilia sono in generale di qualitร medio-alta e, tranne rari casi, parliamo di aziende che lavorano prevalentemente con lโhoreca.
Perรฒ Assovini ha lanciato proprio di recente il progetto InnoNDA. Lo abbiamo giร raccontato sul Gambero Rossoโฆ
Fare dei progetti di ricerca sulla riduzione dellโalcol รจ importante. Questo progetto rappresenta una sperimentazione per capire che cosa succede quando il vino รจ sottoposto a determinati processi.Come produttrice, non ho alcun interesse a fare vino dealcolato ma come presidente di Assovini Sicilia, con il progetto InnoNDA, vogliamo mettere a disposizione delle aziende un progetto di sperimentazione mettendo le stesse aziende nelle condizioni di poter fare ricerca. Sarร la singola azienda a valute l’opportunitร della produzione del vino dealcolato.ย Ci sono vari aspetti da tenere in considerazione. In primis il fatto che la legge sui dealcolati non riguarda le DOC e le DOCG al momento. Quattro aziende che hanno aderito al progetto InnonNDA si sono rese disponibili per lavorare con Daniela Fracassetti, docente dellโUniversitร di Milano e responsabile scientifico del progetto. Poi ci saranno dei panel per fare le valutazioni e saranno le aziende a decidere autonomamente sulla base dei risultati.ย Come dicevo, in Sicilia ci sono pochi industriali e molti artigiani, ma รจ giusto capire che cosa succede.
Il progetto di Assovini Sicilia ha suscitato qualche polemicaโฆ
Sรฌ, qualcuno ha fatto polemica ricordando che non รจ possibile fare dealcolati che ricadano sotto la doc Sicilia. Ma il nostro progetto riguarda solo la sperimentazione sul vitigno nero dโAvola, non cโรจ nessuna bottiglia prodotta da classificare, men che meno sotto una denominazione. Evidentemente alcuni produttori non hanno capito.
Quali sono gli areali che potrebbero decollare in futuro?
Ce ne sono tantissimi. La Sicilia non รจ una regione ma un โcontinenteโ vitivinicolo. Cโรจ la zona del Barocco, quella di Marsala, quella di Monreale.
Ha fatto rumore il richiamo di Andrea Lonardi, Master of Wine, sulle cantine sociali: hanno fallito, troppa politica e poca remunerazione dellโuva. Che cosa bisogna fare?
Siamo ancora in un work in progress. Non ci abbiamo ancora riflettuto.ย
Andrea Lonardi, Master of Wine
Il grillo puรฒ diventare la bandiera della Sicilia, come dice Lonardi?
E perchรฉ non anche il nero dโAvola? Piรน di parlare di un solo vitigno, mi piacerebbe pensare a tante Sicilie. Qui ogni zona ha il suo vitigno di riferimento: รจ questo che va comunicato. Sono scettica: non si puรฒ omologare la Sicilia a un solo vitigno. Il grillo รจ sicuramente un grande vitigno e rappresenta bene la Sicilia, ma ogni territorio ha il suo.
Finora lโEtna la fa da padrone. Cโรจ il rischio che il resto della Sicilia vitivinicola resti indietro?
Forse questo problema esiste, ma tocca ai produttori lavorare bene sul proprio territorio. E poi lโEtna ha un suo fascino anche a prescindere dai vigneti.
Lonardi fa un appunto importante. La Sicilia รจ un pezzo importante della viticoltura italiana e se la cava sempre. Tuttavia, ยซmancano metodo, disciplina e strategiaยป. Che cosa fa Assovini per fare sistema?
Assovini รจ un grande esempio di sistema. Tante regioni invidiano la nostra manifestazione. Spesso mi รจ capitato di parlare con produttori di altre regioni che invidiano il modo in cui lavoriamo. Chi ha inventato lโassociazione รจ stato lungimirante. Passiamo molte ore a confrontarci. Ora che siamo in un momento complicato dialogare tra noi รจ sempre piรน importante. Serve coesione nel dialogo.
Il convegno di Assovini Sicilia a Modica ha esaltato il ruolo dellโenoturismo, sempre piรน in crescita in Sicilia. Tuttavia emergono molte criticitร . A volte le strutture non offrono i servizi necessari, specie sul piano dellโospitalitร . Moltissime cantine sono chiuse il sabato e la domenica.
Sul fronte dellโenoturismo si sta facendo tantissimo. ร vero: la domenica รจ stata a lungo un problema. I ragazzi che collaborano per lโaccoglienza, spesso laureati multilingue, sono prestati per fare questo lavoro: cโรจ voluto un poโ prima di far loro digerire il fatto che bisogna lavorare di domenica. E lo stesso vale per le feste e gli eventi. Ma ci sono passi da gigante. Inoltre siamo ormai in grado di offrire strutture bellissime, alcune delle quali sono wine resort. Certo, siamo ancora distanti da quello che la Sicilia potrebbe offrire: cโรจ della strada da fare. Poi, cโรจ un altro problemaโฆ
Quale?
I collegamenti: alcune zone sono piรน svantaggiate e difficili da raggiungere. La Regione dovrebbe valorizzare i siti storici, come per esempio, Piazza Armerina, che sono lontani dagli aeroporti. LโEtna รจ avvantaggiato perchรฉ รจ vicino allโaeroporto. Infatti cโรจ molta attenzione dallโestero. Ben tre compagnie aeree investono su Catania e Palermo. Gli americani escono pazzi per la Sicilia.
E poi cโรจ grande incuria dei territori: tanta la spazzatura nelle strade che i turisti percorrono per raggiungere le aziende.
Il problema esiste. Mi capita spesso di confrontarmi con le istituzioni: faccio notare che Assovini porta in Sicilia decine di giornalisti italiani e stranieri che poi si scontrano con questa situazione. E cโรจ chi fa pure il post sulla spazzatura. Piano piano stiamo cercando di dire la nostra sullโargomento, ma รจ complicato.
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