Lui, Vittorio, faceva il capo stazione come il suo amico Mario Archetti; lโaltro compagno del trio di amici amanti delle osterie, del buon cibo e anche (molto) del buon bere, Roberto Sgarbi, era insegnante. A forza di dirsi che se ne trovavano davvero pochi di posti belli per le loro scorribande, i tre si guardarono in faccia e decisero di farselo loro il proprio locale. โNessun posto ci convinceva fino in fondo, cosรฌ abbiamo deciso di costruircela, l’osteria dove avremmo voluto andare a bereโ.
Era la fine degli anni โ70. Dopo una serie di avventure e tentativi, esattamente 41 anni fa nasceva Il Volto, a Iseo. Lรฌ dalla cucina a vista uscivano piatti di territorio, trippa, bolliti, insieme a pane e prosciutto o taglieri di salami. Si sbicchieravano sfusi i grandi Piemontesi e le bollicine di Franciacorta. ร bastato poco tempo per far decidere a Vittorio Fusari di lasciare le FS e di dedicarsi anima e cuore alla sua cucina. Va a scuola, perรฒ, anche da Gualtiero Marchesi. La consapevolezza cresce e anche il desiderio di costruirsi una identitร personale. Ma cosa รจ la โveritร โ? Cosรฌ, quasi in uno scatto Pirandelliano, Vittorio decide di cogliere al volo lโoccasione di un ristorantino lรฌ vicino: รจ il 1987, nasce Le Maschere. Qui sperimenta, crea, sforna nuovi piatti sempre legati al territorio ma con uno spessore piรน importante. Arrivano anche i riconoscimenti della critica.
Ma qual รจ il vero Vittorio? Quello del Volto o quello delle Maschere? Oppure la maschera puรฒ servire a manifestare meglio il sรฉ profondo? Nascono alle Maschere i suoi piatti iconici: uno di questi รจ la Sfogliatina di patate con Caviale (tutto preso dal suo territorio). Ventโanni dopo, nel 2007, Vittorio lascia Il Volto. Si rifugia nella Dispensa Pani e Vini ad Adro: la sua cucina continua a crescere e Vittorio crea in continuazione senza mai perdere di vista, sempre piรน forte, il richiamo della sua amata Franciacorta. Tanto che anche dopo, quando si trasferisce nellโultima fase della sua vita nel milanese Al Pont de Fer, lo chef tira fuori la sua versione di un classico bresciano, un mito della cucina franciacortina: il suo manzo allโolio. La morte era ad attenderlo lรฌ, al Pont de Fer, il primo dellโanno 2020. A lui la sua Franciacorta dedica una mostra, dal titoloย Vittorio Fusari: la rivoluzione attraverso il cibo.
Alla mostra di Galleria del Castello Oldofrediย – basata sulle foto che ripercorrono lโevoluzione dello chef, i suoi locali, il percorso delle osterie franciacortine, i prodotti del territorio – รจ stata affiancato un percorso enogastronomico che coinvolge non solo le realtร locali iseane ma si estende a tutta la Fanciacorta e ai ristoranti lombardi che fanno parte del progetto dellโalleanza dei cuochi di Slow Food (una quarantina le insegne che partecipano), di cui Vittorio รจ sempre stato un paladino. I ristoranti aderenti inseriranno per tutto il periodo della mostra allโinterno del proprio menu un piatto che ripropone una ricetta dello chef Fusari o che ne interpreta le idealitร in abbinamento a un bicchiere di Franciacorta.
Lโelenco dei ristoranti che partecipano
Ristoranti dellโAlleanza Slow Food dei cuochi:
Vittorio Fusari: la rivoluzione attraverso il cibo – Iseo – Galleria del Castello Oldofredi – daย sabato 12 febbraio a domenica 3 aprile
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