Per le patate alla contadina: 3 patate grandi, 1 rametto di rosmarino, 1 barattolo di pomodori pelati, olio extravergine d’oliva; Per il sale dello zingaro: sale fino, scorza di limone, alloro, rosmarino, aglio; Per le patate sabbiate: 3 patate grandi, pangrattato q.b., olio extravergine d’oliva, sale dello zingaro
Le patate al forno sembrano facili da fare, ma non lo sono. Mio padre ha degli accorgimenti per accelerare la cottura e renderle più saporite. C’è, ad esempio, chi le sbianchisce in acqua bollente, lui gli dà una velocissima frittura. Tra gli ingredienti di questi piatti trovate il sale dello zingaro. Cos’è? E’ un sale aromatizzato che papà Roberto prepara mescolandolo a scorza di limone, rosmarino, salvia, alloro e aglio frullati: lui racconta che la ricetta gliela diede uno zingaro di passaggio a San Giovanni in Persiceto con la sua carovana… e noi gli crediamo. Per le patate alla contadina, tagliamo le patate (tenute a bagno e poi asciugate) per il lungo in grossi spicchi. Le friggiamo per qualche minuto in olio caldo insieme al rametto di rosmarino. Quando sono appena dorate le scoliamo con la ramina e le asciughiamo su carta assorbente. Insaporiamo con il sale dello zingaro, le poggiamo su una teglia ricoperta di carta forno e le cospargiamo con qualche pomodoro pelato spezzettato. Inforniamo a 180 gradi fino a cottura. Per le patate sabbiate procediamo come prima: asciughiamo le patate che abbiamo tenuto a bagno e le tagliamo a cubetti. Le friggiamo in olio finché non iniziano a prendere colore. Scoliamo, condiamo con il sale dello zingaro, le cospargiamo di pangrattato e le mettiamo in una teglia ricoperta di carta forno, con un giro d’olio. Cuociamo anche queste a 180 gradi per 20-25 minuti.
Le stagioni non hanno mai una cesura netta: a settembre, ad esempio, gli ultimi pomodori, che restano verdi perché non giungono a maturazione, si incontrano con le prime zucche e i cavolfiori che annunciano l'arrivo dell'autunno.
Far lessare il cavolfiore in acqua leggermente salata. Frullarlo con un pochino della sua acqua di cottura, sale, pepe e olio, disponendo la crema ottenuta nei piatti di portata. Tagliare la zucca a cubetti e saltarla in padella con olio, aglio e un pizzico di sale. Affettare finemente le cipolle e dividere i pomodorini a […]In abbinamento a uno spiedino di pesce spada arrostito o a uno spiedino di pollo arrosto, condito con un battuto alla menta, queste zucchine sono una poesia.
Tagliare le zucchine a rondelle. Se possibile, farle asciugare al sole per qualche ora, quindi friggerle in olio bollente e profondo. Asciugare su carta assorbente. Condirle con foglioline di menta, sale, aglio a lamelle, un goccio di aceto e olio. Lasciare insaporire almeno una mezz’ora. Così come sono, sono pronte per essere gustate e, a […]No results available
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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