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Il riccio assoluto

Il riccio assoluto

Più che una ricetta vera e propria un suggerimento, che nasce dall'abitudine consolidata lungo le coste pugliesi di mangiare, nel periodo che va da fine febbraio ad aprile, i ricci con il pane. Si va sugli scogli, si comprano direttamente dai pescatori 6 o 12 ricci a testa e un panino. I più audaci avranno provveduto a portarsi dietro anche un po' di vino bianco. Ci si siede e si gustano quelle eccezionali "uova" di mare (in realtà sono le ghiandole sessuali o gonadi), intingendo nel riccio, tagliato a metà con le
forbici, piccoli pezzi di pane da usare come cucchiaino. Il vento e lo iodio completano lo straordinario aperitivo. Ma anche in casa è possibile ricreare la stessa atmosfera, o meglio la stessa sensazione di "tuffo in fondo al mare" offrendo agli ospiti la possibilità di assaporare, con più facilità e più godimento, sei ricci in uno…

6 ricci di mare; 1 rosetta; 1 limone non trattato; alghe commestibili o asparagi di mare; sale grosso; pepe nero

Aprire i ricci con le forbici e ricavare la polpa con un cucchiaino eliminando le parti scure di scarto. Scegliere il riccio più bello e pulirlo bene all’internocon carta da cucina inumidita in acqua e sale.Sempre utilizzando le forbici ricavare dalla rosetta di pane la forma di un cucchiaino. Tostarlo in forno o su una piastra e condirlo con un filo d’olio e dei fili di scorza di limone (si ottengono con l’apposito rigalimoni). Sbollentare le alghe o gli asparagi di mare (si trovano anche sott’aceto) in acqua salata, scolare e condire con un filo d’olio e un goccio di succo di limone. Riunire la polpa dei sei ricci all’interno del guscio pulito e completare con una macinata di pepe. Ricoprire un piatto di sale grosso e disporvi il riccio, il cucchiaino di pane e la piccola insalata di alghe.Più che una ricetta vera e propria un suggerimento, che nasce dall’abitudine consolidata lungo le coste pugliesi di mangiare, nel periodo che va da fine febbraio ad aprile, i ricci con il pane. Si va sugli scogli, si comprano direttamente dai pescatori 6 o 12 ricci a testa e un panino. I più audaci avranno provveduto a portarsi dietro anche un po’ di vino bianco. Ci si siede e si gustano quelle eccezionali “uova” di mare (in realtà sono le ghiandole sessuali o gonadi), intingendo nel riccio, tagliato a metà con leforbici, piccoli pezzi di pane da usare come cucchiaino. Il vento e lo iodio completano lo straordinario aperitivo. Ma anche in casa è possibile ricreare la stessa atmosfera, o meglio la stessa sensazione di “tuffo in fondo al mare” offrendo agli ospiti la possibilità di assaporare, con più facilità e più godimento, sei ricci in uno…

Viviana Lapertosa – lacuocadellaportaaccanto.it – IG: @cuocaaccanto
Foto di Luca Bartolomei

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