
300g di farina bianca; 250g di farina di mais; 3 carote; 2 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 cipolla; prezzemolo q.b.; cotica di prosciutto; 800g pomodori pelati; pecorino q.b.; olio q.b.
Ecco la ricetta di Max Mariola per rifare a casa i cecamariti con l’intingolo. L’esecuzione estremamente rapida di questa pasta di tradizione abruzzese è all’origine del termine cecamariti. Questo piatto dava il tempo alle mogli di star fuori casa e di ingannare, “cecare” appunto, i mariti che, vista la bontà del piatto, le credevano impegnate tutto il giorno in cucina.
In una ciotola unire le due farine, aggiungere il sale e versare progressivamente dell’acqua tiepida. Lavorare l’impasto con le mani fino a renderlo liscio. Lasciar riposare coperto per 30 minuti.
In una padella con l’olio, mettere le cotenne per far sciogliere il grasso. Nel frattempo, affettare le carote, il sedano, la cipolla e il prezzemolo. Aggiungere il trito in padella insieme ad uno spicchio d’aglio e un peperoncino fresco tagliato a fettine. Versare anche la polpa di pomodoro e far cuocere la salsa per 10 minuti circa.
Per preparare i cecamariti stendere la pasta con uno spessore di 3mm. Piegare l’impasto come se si stessero preparando delle tagliatelle e tagliare. Far cuocere i cecamariti in acqua bollente. Eliminare dal sugo l’aglio e la cotenna ed aggiungervi i cecamariti non appena vengono a galla. Saltare fuori dal fuoco con il pecorino.
No results available
Reset© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La ristorazione italiana sta dando prova di grande vitalità e maturità (antispreco e sostenibilità sono ormai voci “fisse” dei menu, crescono le proposte vegane e salutari di alto profilo). Per questo dopo l’anno zero della pandemia, la guida torna con voti e classifiche. Oltre 2000 indirizzi e tante novità fra ristoranti, trattorie, wine bar e locali etnici (segnalati, rispettivamente, con il simbolo delle forchette, dei gamberi, delle bottiglie e dei mappamondi) per consentire a ciascuno di trovare l’indirizzo giusto.