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Cecamariti abruzzesi con l'intingolo

Cecamariti abruzzesi con l'intingolo

Una ricetta di Max Mariola

300g di farina bianca; 250g di farina di mais; 3 carote; 2 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 cipolla; prezzemolo q.b.; cotica di prosciutto; 800g pomodori pelati; pecorino q.b.; olio q.b.

Ecco la ricetta di Max Mariola per rifare a casa i cecamariti con l’intingolo. L’esecuzione estremamente rapida di questa pasta di tradizione abruzzese è all’origine del termine cecamariti. Questo piatto dava il tempo alle mogli di star fuori casa e di ingannare, “cecare” appunto, i mariti che, vista la bontà del piatto, le credevano impegnate tutto il giorno in cucina.

In una ciotola unire le due farine, aggiungere il sale e versare progressivamente dell’acqua tiepida. Lavorare l’impasto con le mani fino a renderlo liscio. Lasciar riposare coperto per 30 minuti.

In una padella con l’olio, mettere le cotenne per far sciogliere il grasso. Nel frattempo, affettare le carote, il sedano, la cipolla e il prezzemolo. Aggiungere il trito in padella insieme ad uno spicchio d’aglio e un peperoncino fresco tagliato a fettine. Versare anche la polpa di pomodoro e far cuocere la salsa per 10 minuti circa.

Per preparare i cecamariti stendere la pasta con uno spessore di 3mm. Piegare l’impasto come se si stessero preparando delle tagliatelle e tagliare. Far cuocere i cecamariti in acqua bollente. Eliminare dal sugo l’aglio e la cotenna ed aggiungervi i cecamariti non appena vengono a galla. Saltare fuori dal fuoco con il pecorino.

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