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Nuova apertura

A Roma la prima grotta urbana di affinamento per formaggi e salumi del Lazio รจ scavata nel monte di Testaccio

Apre a Roma la prima grotta di stagionatura urbana dedicata a formaggi e salumi: รจ scavata nel Monte dei Cocci: un tempio del cibo del Lazio firmato da Dol. Dove i sapori incontrano anche l'arte

  • 16 Settembre, 2024

La nuova vita di Vincenzo Mancino e della sua DOL (Di Origine laziale) riparte da una grotta. Una grotta nel cuore di Roma. Sarร  la prima grotta urbana di affinamento per formaggi e salumi artigianali del Lazio. Un antro scavato nel Monte dei Cocci a Testaccio che quando ci sei davanti (e noi l’abbiamo trovato solo per caso, facendo una passeggiata distensiva) ti dร  lโ€™impressione di entrare nella caverna di Platone o nella fucina di Efesto, con le forme (di pecorini, conciati, guanciali e prosciutti) che passo dopo passo prendono definizione e ammaliano la vista e lโ€™immaginario. Una sorta di iperuranio lattico fatto di forme, appunto, e di profumi: il luogo dove lโ€™idea stessa del cibo umano prende consistenza e si definisce.

Vincenzo Mancino a Taste’Accio. Le foto sono state tutte scattate da Andrea Di Lorenzo

A Taste’Accio tra arte, formaggi e guanciali

Puรฒ apparire velleitario (e scusate se lโ€™excusatio non รจ petita) tirar fuori il simbolo stesso della filosofia umana per introdurre un articolo dedicato al cacio. Eppure, giunto a questo bivio della sua vita (personale e professionale) รจ lo stesso Vincenzo che tira in ballo Platone, Aristotele, Nietzsche. ยซQuesto รจ il luogo dove per me si incontrano etica ed estetica โ€“ sorride lui che incontriamo a pochi giorni dallโ€™apertura del nuovo spazio, Tasteโ€™accio โ€“ Qui opere dโ€™artista incontrano altre opere dโ€™arte: formaggi dโ€™autore, preziosa testimonianza dellโ€™operositร  e dellโ€™abilitร  tecnica (del saper fare) dellโ€™uomo, incontrano creazioni di artisti che da quella sapienza tecnica, manuale e artigianale partono per creare oggetti che non servono a nulla, se non a nutrire lโ€™intelletto, lo spirito, lโ€™immaginazione. Entrambe queste due espressioni della capacitร  umana partono dallโ€™etica โ€“ ovvero dalla soddisfazione legata alla capacitร  del fare al meglio quello per cui si รจ vocati โ€“ e diventano bellezza, arte: fusione tra etica ed estetica che rende felici gli occhi e lo spiritoยป.

Photogallery

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Lasciando da parte le riflessioni filosofiche di un commerciante, ristoratore e affinatore di formaggi (anche se Vincenzo โ€“ ma lo racconteremo โ€“ รจ molto di piรน!), non cโ€™รจ dubbio che questo nuovo tempio dedicato al cibo della Roma originaria โ€“ quella di Romolo e Remo, per capirci, quando nellโ€™agro romano si pascolavano capre e pecore e di quello si campava โ€“ sia un luogo davvero โ€œsacroโ€, dedicato a quella cultura materiale millenaria su cui la Capitale si รจ costruita e che ci riconnette alle radici del nostro essere animali (pur se sapiens sapiens).

La forza e il senso dell’affinamento dei formaggi

Lโ€™incontro con Vincenzo ci mette subito davanti allโ€™esempio concreto di cosa in pratica significhi unire estetica ed etica e di quale sia il possibile godimento dei sensi che ci potrebbe spingere a varcare la soglia della Caverna. Lโ€™esempio รจ una semplice caciotta di vacca (ยซMa non chiamarla cosรฌ, รจ un termine che odioยป, mette le mani avanti lโ€™ideatore di DOL). Si tratta di un formaggio realizzato nellโ€™Agro Pontino da una piccola azienda familiare di allevatori che produce formaggi freschi da latte di mucche al pascolo almeno per il 70% e per il resto nutrite a fieno aziendale. Questo cacio โ€“ realizzato ad hoc per Mancino โ€“ รจ stato messo nella grotta di Testaccio allโ€™inizio dellโ€™estate, quando fuori si cominciavano a superare i 30ยฐ e dentro la temperatura si attestava costante sui 12ยฐ. In questi (per altro pochi) mesi di affinamento, alcune forme hanno preso un poโ€™ di erborinatura, altre si sono comunque evolute grazie alla microflora batterica, alle muffe che questo antro nel Monte dei Cocci mantiene in vita.

Cosรฌ, quel formaggio che appena fatto non aveva particolari doti e non suscitava emozioni forti, รจ diventato un prodotto di tutto rispetto per chi abbia un palato desideroso di esperienze vibranti. Altro che caciotta! ยซEcco, sรฌ โ€“ dice Vincenzo โ€“ รจ un esempio in cui lโ€™etica ovvero il saper fare, riesce ad evolvere in arte, ovvero in una dimensione estetica che tende al belloยป. E in questo caso al buono. ยซEra giร  buono โ€“ ci tiene a precisare โ€“ ma cosรฌ ha acquistato forza e senso grazie sia alle capacitร  antiche dei produttori, degli allevatori, che tengono in vita un saper fare che affonda nei secoli, tutelando e presidiando contemporaneamente il territorio, sia alle capacitร  di chi ha le competenze tecniche dellโ€™affinamento: non a caso i cugini francesiย  chiamano gli affinatori “eleverโ€.ย  Il tutto rispettando il senso del โ€œgiustoโ€: ovvero animali allevati nel benessere, sensibilitร  ambientale, sostenibilitร  e rispetto del lavoro umano. In sostanza, รจ esattamente una sintesi della mia visione del mondo, del lavoro e della vitaยป.

Opere in terracotta di Riccardo Monachesi

Le opere d’arte in mezzo a cocci, caci e guanciali

Mentre filosofeggiamo circondati da enormi forme di Pecorino Romano del caseificio Deroma di Torrita Tiberina e da guanciali che superano i 2 chili (basta pensare, per avere lโ€™idea di cosa significa questo, che i guanciali da suini importati dallโ€™estero non pesano piรน di 800 grammi) Vincenzo prende in mano unโ€™opera in terracotta di Riccardo Monachesi (รจ lui il primo ceramista a inaugurare il cartellone espositivo del nuovo Tasteโ€™Accio e di cui la Galleria di Arte Moderna di Roma ha acquisito 20 ceramiche realizzate a quattro mani con Elisa Montessori, ospitate nel Museo Boncompagni Ludovisi) e riflette: ยซVedi questa cosa, non serve a nulla. Eppure รจ bellissima, ha un potere evocativo molto forte. รˆ figlia di una sapienza e di una manualitร  che mantengono vive le capacitร  dellโ€™uomo, le sue potenzialitร , costruite nel corso di millenni. In questo si lega ai formaggi che vedi qui. Insieme nutrono corpo e mente. Se ci pensi, allโ€™uomo non servirebbe neanche creare formaggi o salumiย  โ€“ sorride il patron di Dol โ€“ cosรฌ come per vivere o per praticare un culto basterebbero quattro mura e un tetto; invece godiamo della bellezza dellโ€™opera degli architetti; pensa alle misure auree dei templi delle cattedrali, a Gaudรฌ o alle lunghissime arcate sospese di Nervi con le sue casseformi, pensa a Borromini e a tutte le competenze ancestrali di chi compartecipava alla costruzione: maniscalchi, cavatori, falegnami, decoratori, boscaioliโ€ฆ che meraviglia!! Per abitare e sopravvivere ci sarebbe bisogno di molto meno. Eppure lo facciamo: ecco il contatto tra arte e artigianato, tra bello e buono, tra estetica e giustiziaยป.

Se (e perchรฉ) una caciotta puรฒ parlare di filosofia

Torna ancora la filosofia. Siamo qui intorno a una caciotta affinata in grotta e ci lambicchiamo il cervello con i massimi sistemi. Eppure รจ proprio questo il senso del nuovo progetto testaccino di Mancino: ยซCerto, oggi posso dire aver raggiunto una mia stabilitร  che mi permette una cosa cosรฌ bella โ€“ sorride โ€“ Ma anche quando ventโ€™anni fa ho aperto la Biosteria Saltatempo (anche lรฌ il nome era tutto un programma) a Centocelle dove lavoravo come cuoco erano le stesse idee a muovermi. Lavorare serve sicuramente per vivere, ma non mi interessa di vivere a chissร  quali livelli.

Certo, per essere sostenibile e non morire, lโ€™impresa deve avere un guadagno, deve dare reddito a chi ci lavora. Ma non รจ la massimizzazione del profitto a guidare la mia attivitร . Se pensassi solo allโ€™utile, o dovessi accettare compromessi che vanno oltre il mio pensiero, avrei riempito questo antro di formaggi e salumi da due lire, ci avrei portato i torpedoni di turisti che bazzicano il vicino mercato e avrei fatto i soldi, anche tanti. Non mi sarei certo messo a selezionare i migliori formaggi e i migliori salumi del Lazio e solo del Lazioยป.

Sรฌ, perchรฉ DOL resta la prima (e ancora unica) azienda che seleziona e distribuisce esclusivamente prodotti artigianali e di piccole aziende agricole e di trasformazione del Lazio. ยซQueste idee โ€“ spiega ancora Vincenzo โ€“ sono le stesse per cui posso portare qui una mostra di arteยป. Perchรฉ qui e non in una galleria? ยซPerchรฉ qui lโ€™utile, il reddito, รจ il nostro lavoro a procurarlo. In galleria, invece, il gallerista o espone artisti giร  affermati o punta a farli affermare sul mercato per avere lui stesso il massimo di utile ed รจ anche giusto che sia cosรฌ. Qui lโ€™artista espone, senza nessun condizionamento e nessun prezzo nรฉ pegno da pagare, questo scambio spazio-arte a me permette di lavorare tutti i giorni in un posto bello e che cambia pelleยป.

Taste’Accio: si compra, si assaggia, si apprende

Lasciando un poโ€™ sullo sfondo le elucubrazioni e tornando a bomba sulle passioni da appassionati del cibo, la domanda รจ: ma cosa si fa in questo tempio del cacio romano? Beh, innanzitutto, si puรฒ entrare e fare un giro: cosa che vale di per sรฉ la pena. Poi, si possono acquistare i formaggi e i salumi scegliendoli dalle palanche di legno su cui affinano.

Si possono anche acquistare diverse etichette di vino โ€“ anche loro artigianali e preferibilmente da piccoli produttori del Lazio con piccoli sconfinamenti nei territori limitrofi. E โ€“ questo รจ il punto piรน goloso โ€“ si possono acquistare formaggi, salumi, pane e vino e gustarli seduti nei due lunghi tavoli sociali, guardando le ceramiche esposte, magari toccandole, e godendosi la parete a vista del Monte dei Cocci: il fresco รจ garantito dallo scambio termico del locale con la montagna di anfore e vasellame rotti su cui Testaccio รจ cresciuto nei millenni.

ยซCi sono solo tavoli sociali che io ho sempre odiato โ€“ sorride Mancino โ€“ Vogliono essere il mio personale contributo al contrasto dellโ€™individualismo e solipsismo della reclusione cui questo mondo ci sta abituando, a partire dalle monoporzioni confezionate in vendita nei supermercati da cui non riesci neppure a capire quale fosse la forma del cibo che stai mangiando, fino alla comunicazione spesso non verbale e veicolata esclusivamente attraverso mezzi tecnologici. Qui, se vuoi socializzi, altrimenti stai per conto tuo, ma sempre con la possibilitร  di avere un rapporto con i commensali. E poi sei a contatto diretto con ciรฒ che stai mangiando: vedi le forme, ascolti le storie di chi li ha curati tutti i giorni, ti avvicini a quel saper fare verso cui io ho preso lโ€™impegno assoluto, con me stesso e col mondo in cui vivo, di contrastare lโ€™oblioยป.

Un tempio della cultura materiale millenaria di Roma

Tornano le forme e il saper fare, etica ed estetica. Lasciamo i formaggi ad evolvere dopo essere stati lavorati a regola dโ€™arte sotto lโ€™effetto di muffe e del microclima della grotta che ne cambiano sapore, profumo e anche forma. E lasciamo le ceramiche di Monachesi che lui ha plasmato con tornio e mani e che poi ha affidato allโ€™azione caustica e ossidativa del fuoco che ne cambierร  per sempre colore, forma, texture. Lasciamo anche le prime foto (esposte) dei cocci di testaccio realizzate da Valentina Bellomo che a breve terrร  qui una sua personale mostra fotografica e lasciamo le opere realizzate con materiali di recupero dall’Associazione RiscArti di Marlene Scalise.

Vincenzo si avvicina alla piรน grande delle 4 sfere di ferro cromato frutto del lavoro di un fabbro per il set di una trasmissione televisiva e che lui ha voluto regalarsi a tutti i costi, getta un panno per terra e comincia a farla rotare per capovolgerla. ยซVedi, รจ stata costruita assemblando lastre di ferro fino ad avere la curvatura perfetta. Immagina che lavoro โ€“ spiega, mentre si svelano allโ€™interno i calcoli scritti a pennarello con cui il fabbro ha calcolato misure, curve e proporzioni prima di procedere โ€“ Oggi le fanno anche gonfiabili. Ma credi che farebbero lo stesso effetto materico, che darebbero le stesse emozioni? Guardala! Toccala!ยป. La risposta la darete voi, se decidete di fare un giro a Tasteโ€™Accio. La nostra, di risposta, รจ che siamo comunque dentro a un viaggio nella materia e nella matericitร , nella concretezza della cultura materiale che guida lโ€™immaginazione, vera arma di sopravvivenza di noi poveri sapiens.

Taste’Accio – Roma – via di Monte Testaccio, 93 – dioriginelaziale.it

PS. Dimenticavamo: quando apre? Nei primi giorni di ottobre. tenetevi pronti…ย 

foto di Andrea di Lorenzo

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