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Il Pranzo del Purgatorio: a Gradoli una tradizione che dura da mezzo millennio

Il prossimo 26 febbraio a Gradoli si rinnova, come ogni Mercoledรฌ delle Ceneri, lโ€™appuntamento con il Pranzo del Purgatorio. E no, stavolta Dante e il suo viaggio nellโ€™aldilร  non cโ€™entrano nullaโ€ฆ La storia di una bella tradizione legata alla cultura alimentare.

  • 22 Febbraio, 2020

Il Pranzo del Purgatorio. Quando nasce

Il Pranzo del Purgatorio, evento che รจ quasi unโ€™istituzione nel lembo di terra bagnato dal lago di Bolsena e circondato dai monti Volsini, a poche decine di chilometri da Viterbo, rappresenta un autentico punto di incontro tra religione, tradizione e gastronomia.

Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di quasi cinquecento anni per recuperare le origini di questa ricorrenza: nel XVI secolo, la Fratellanza del Purgatorio (che all’epoca ancora si chiamava Opera Pia per il Suffragio delle anime del Purgatorio) iniziรฒ con lโ€™organizzare questo evento per raccogliere fondi e altri beni di consumo per le sue attivitร  di soccorso alle famiglie in difficoltร .

La tradizione col passare del tempo non si รจ andata perdendo, anzi si รจ consolidata ancor di piรน, tanto da diventare al giorno dโ€™oggi un evento folkloristico e di costume al quale partecipano ospiti che arrivano da oltre i confini regionali. Tutti accolti e raccolti nella locale cantina Sociale.

Il Pranzo del Purgatorio. Come si svolge

Ma cosโ€™รจ nello specifico il Pranzo del Purgatorio? Si tratta di un vero e proprio pranzo, condiviso da quasi duemila persone, che ha nellโ€™attesa (ma non solo) una delle sue caratteristiche principali. Cosรฌ come lโ€™anima nel Purgatorio deve aspettare prima di essere purificata per guadagnarsi il Paradiso, a Gradoli i commensali sono protagonisti di unโ€™attesa ben piรน terrena e materiale per poter mangiare e partecipare a questo rito ultra centenario.

E infatti il pranzo arriva a durare svariate ore (comprensibile, dato lโ€™elevato numero di presenti e la mole di cibo da preparare), e nella sua aderenza alla tradizione conserva le caratteristiche che richiamano la sua origine. Su tutte? Il menu รจ lo stesso da sempre, e comprende pietanze con ingredienti tipici della zona, sia di terra che di lago (quello di Bolsena รจ davvero a un passo).

I fagioli del Purgatorio, crudi

Il menu del Pranzo del Purgatorio

Si inizia, dunque, con la locale minestra di riso con sugo di tinca (la cui ricetta รจ conosciuta solo dai cuochi che la preparano), per poi proseguire con luccio in umido, nasello fritto e baccalร  lesso (600 chili di pesce per ognuna delle preparazioni!).

Come contorno si puรฒ attingere dai 250 chili di fagioli del territorio (detti proprio โ€œdel Purgatorioโ€, piccoli e bianchi, simili ai cannellini per il gusto delicato). Tutte le pietanze sono cucinate con il fuoco di cinquanta quintali di legna accesa dai fratelli fuochisti alle tre del mattino dello stesso giorno. Una particolaritร ? I commensali devono portarsi da casa pane e vino, requisito essenziale per godersi il lungo pranzo cucinato e servito dai confratelli – tutti rigorosamente uomini – vestiti con il tradizionale saio marrone, mantella viola, cappuccio e tamburino.

Occhio, perรฒ, a non associare questa ricorrenza solamente a un piacere corporeo: la finalitร  del Pranzo del Purgatorio infatti รจ lodevole, in quanto tutto il ricavato raccolto sarร  donato in beneficenza. Iniziativa che si mantiene fedele alla sua storia ultracentenaria e che riesce a valorizzare in un sol colpo il territorio, i prodotti e i produttori locali.

Informazioni e biglietti presso la Pro Loco di Gradoli (VT) – piazza Vittorio Emanuele 28 – 0761 456810

a cura di Alessandro Creta

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