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"Basta articoli negativi sul vino". In California i produttori vogliono imbavagliare i giornalisti e nascondere la crisi

La denuncia di Wine Searcher, secondo cui, in un momento non troppo positivo per la viticoltura statunitense, il Wine market council sta cercando di indirizzare i giornalisti verso articoli piรน ottimistici

  • 30 Maggio, 2024

Cโ€™รจ una battaglia in corso in California. Quella del mondo del vino contro i giornalisti e i titoli negativi sul settore. A denunciarlo รจ Wine-Searcher, riportando le parole di Liz Thach, presidente del Wine market council: ยซSiamo preoccupati per questi titoli negativi. Viviamo in un mondo da titoli โ€“ avrebbe detto in un recente webinar rivolto proprio ai giornalisti โ€“ nelle aziende vitivinicole, i giovani cominciano a deprimersiยป.

La profezia del New York Times

Il pessimismo dei media nei confronti del vino non รจ nuovo. Lโ€™esempio massimo รจ lโ€™articolo che nel 1998 Frank Prial pubblicรฒ sul New York Times dal titolo Microbrew generation just won’t pop the cork, in cui si diceva, tra le altre cose, che i giovani si stavano allontanando dal vino, mentre a berlo restavano gli over 50. Profezia che poi non si avverรฒ, stando alla crescita dell’industria americana del vino in questi 20 anni: da 13 miliardi di dollari annui a 100 miliardi. La differenza rispetto ad allora รจ che se a fine anni Novanta i produttori erano troppo occupati a vendere vino per preoccuparsi, adesso leggono i titoli dei giornali perchรฉ le cose non vanno benissimo. O, per meglio dire, come riporta il portale Wine-Searcher, il vino si trova nella stessa situazione di molte altre industrie: a destreggiarsi in mezzo a luci e ombre.

Tra le cattive notizie cโ€™รจ un evidente calo delle vendite, tra quelle buone una maggiore premiumizzazione. Se da una parte si stanno estirpando i vigneti, dallโ€™altra resistono quelli piรน importanti, mentre i prezzi dell’uva sono diminuiti nelle zone interne della California, ma sono aumentati sulle coste. Come scrive il direttore di Wine-Searcher Usa W. Blake Gray, perรฒ, il vino in questo momento non sta seguendo una traiettoria di crescita e, soprattutto, non sta lottando per sopravvivere, come negli anni โ€™80 fecero le industrie del caffรจ o del whisky.

La battaglia del Wine market council contro i titoli negativiย 

In questo quadro, si inserisce la battaglia del Wine Market Council per far sรฌ che i giornali smettano di scrivere titoli come quello apparso sul San Francisco Chronicle lo scorso 8 maggio: California wine is in serious trouble (Il vino della California รจ in guai seri, ndr). Per cui, di fronte a numeri scoraggianti, come quelli del rapporto di Gomberg Fredrikson secondo cui il consumo di vino negli Stati Uniti รจ diminuito dellโ€™8,7% nel 2023, la proposta del Wine Market Council รจ di trasformare le statistiche e guardarle da unโ€™altra prospettiva.

Qualche esempio? Le vendite di vino a valore sono aumentate del 46% dal 2018. Peccato, ricorda Wine-Searcher, che lโ€™inflazione sia aumentata del 25% nello stesso periodo. Lโ€™altro suggerimento รจ quello di enfatizzare certe tipologie di prodotto che vanno meglio di altre, come per esempio il Sauvignon Blanc, in grande spolvero tra i giovani in abbinamento alla cucina del momento, quella messicana. In conclusione, come ha detto Thach nel corso del webinar-vademecum per la stampa: ยซAlcune aziende sono in difficoltร , altre sono in crescita. Penso che dobbiamo stare attenti a non esagerare con profezie catastrofiste che si autoavveranoยป.

Niente Cassandre, insomma, piรน ottimismo. E in Italia come siamo messi nel bilanciamento luci e ombre? Se รจ vero tutte le mode statunitensi finiscono per attraversare lโ€™Oceano, non ci resta che esultare per il bimestre col segno piรน del vino italiano allโ€™estero, facendo finta di ignorare un trimestre che ci racconta tutta unโ€™altra storia che non vogliamo ascoltare.

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