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La Cina apre un'indagine antidumping sulla carne di maiale europea. Ma il vino non รจ fuori pericolo

Pechino risponde ai dazi dell'Ue sulle auto elettriche: nel mirino per ora c'รจ solo la carne suina, ma a breve potrebbero finirci anche gli alcolici. Preoccupazioni anche per il settore vitivinicolo: l'export italiano nel Paese asiatico vale 100 milioni di euro

  • 20 Giugno, 2024

Non si รจ fatta attendere la risposta di Pechino ai dazi decisi dalla Commissione Europea sulle auto elettriche cinesi. Il ministero del Commercio ha giร  annunciato di aver aperto unโ€™indagine antidumpingย sulle importazioni di carne di maiale dallโ€™Unione Europea. Ufficialmente, quindi, unโ€™analisi su una possibile concorrenza sleale, di fatto una ritorsione.
Oggi la Cina rappresenta il principale mercato estero dellโ€™Unione Europea per la carne di maiale: nel 2023 le importazioni dallโ€™Ue hanno raggiunto quota 2,5 miliardi di euro, sebbene per l’Italia questo sia il secondo anno di messa al bando di prosciutti e affini a causa della peste suina.

Resta l’allerta sul vino

Le preoccupazioni, perรฒ, riguardano anche altri settori, tra cui vino e superalcolici. Nelle settimane scorse โ€“ prima dellโ€™annuncio della Commissione Ue โ€“ i media statali cinesi avevano parlato di vino e prodotti lattiero-caseari nel mirino dellโ€™antidumping nel caso in cui lโ€™Europa avesse proceduto con i dazi. E all’indomani della decisione europea, un articolo pubblicato da Yuyuan Tantian ha ritirato fuori i dazi sul brandy, sostenendo che possibili dazi saranno annunciati prima della fine di agosto. E la memoria torna a dieci anni fa quandoย Pechino per mesi minacciรฒ di imporre dei dazi sui vini europei durante una disputa sui pannelli solari.

Brandy - foto Freepik

Un mercato da 100 milioni di euro per i vini italiani

Se quello cinese per il vino italiano rappresenta un “amore” mai esploso, tuttavia parliamo di un mercatoย  in ripresa. Secondo i dati Istat, nel 2023, le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari in Cina hanno raggiunto oltre 540 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2022. E all’interno, i vini con poco piรน di 100 milioni di euro i vini si confermano la principale voce dellโ€™export italiano nel Paese asiatico, contenendo la contrazione rispetto al 2022 al 10,2%, in un quadro di calo generalizzato delle importazioni cinesi di vini dallโ€™estero (- 17,6%). Si tratta della migliore performance, insieme a quella della Francia, rispetto agli altri competitor europei e che ha consentito di incrementare la quota di mercato italiana al 10%. Subito dietro i vini si colloca il comparto lattiero-caseario. Che ha fatto registrare un nuovo incremento dellโ€™11,3% rispetto allโ€™anno precedente, pari a 83,1 milioni di euro. Non a caso entrambi citati come possibili bersagli per future ritorsioni.

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