ยซSiamo in una fase positiva per il vino e non siamo cosรฌ terrorizzati dai dazi come oggi si tende a rappresentareยป. Le parole del ministro dellโAgricoltura Francesco Lollobrigida, dalla presentazione della 57esima edizione di Vinitaly, trasudano ottimismo, nonostante le minacce di tariffe al 200% che arrivano da Oltreoceano e nonostante i tanti appelli indirizzati al Governo dalle principali denominazioni e dalle associazioni di settore preoccupatissime per lo stop agli ordini dal mercato statunitense.
ยซI dati ci dicono che il mondo del vino ha raggiunto record importanti mai registrati prima che possono essere buon punto di partenza per raggiungerne altri. LโItalia non ha motivo di fermarsi: รจ richiesta. La delega per trattare รจ dellโEuropa โ aggiunge il Ministro – ma lโItalia farร la sua parte grazie ai rapporti privilegiati con gli Stati Unitiยป.
Per Lollobrigida, perรฒ, il vero pericolo รจ rappresentato dalla demonizzazione del vino che arriva soprattutto dallโEuropa: ยซIl primo problema che abbiamo non sono i dazi ma la continua aggressione a questo prodotto. Non c’รจ una tariffa che, rispetto alla proiezione strategica del futuro, possa far danni quanto dire che il vino รจ velenoยป.
Per questo a Verona ha invitato il ministro della Salute europeo Vร rhelyi e quello dellโAgricoltura Hansen che affronteranno la questione etichette per la corretta informazione del consumatore.
ยซI pessimisti muoiono ogni giorno, gli ottimisti una volta sola – aggiunge Lollobrigida – Avremo tempo per piangere, ma intanto possiamo essere contenti per i dati degli ultimi mesi che hanno visto crescere e impennare le esportazioni anche sulla spinta del rischio dazi. Diamoci ogni tanto ad un momento di gioia. Poi, se dovessero arrivare i dazi, avremo tempo per consolarci con un buon bicchiere di vinoยป.
Dalla stessa presentazione di Vinitaly, perรฒ, le associazioni hanno ricordato che cโรจ poco da essere ottimisti. ยซNon voglio sconvolgere nessuno โ ha detto il segretario Uiv Paolo Castelletti โ ma questo non รจ un buon momento. Cโรจ un calo dei consumi a livello mondiale e i dazi ci preoccupano molto. Anche delle tariffe al 20-25% basterebbero a mettere in forte difficoltร il settore, visto che il vino italiano negli Usa al momento si colloca nella fascia di prezzo dei 10-20 dollari e con i dazi andrebbe oltre perdendo un importante vantaggio. Per questo chiediamo prima di tutto di togliere il vino dalle dispute commerciali. Se, invece, i dazi arrivassero, allora bisognerebbe appellarsi ai distributori perchรฉ non si puรฒ scaricare tutto sul consumatore finaleยป. Infine, lโappello di Castelletti รจ di chiudere al piรน presto gli accordi commerciali con Mercosur e India.
Sulla stessa lunghezza dโonda la presidente di Federvini Micaela Pallini: ยซNegli anni scorsi abbiamo giร provato i dazi Usa sugli spirits e sappiamo cosa significa: con tariffe aggiuntive del 25% abbiamo perso il 40% dei volumi in un anno e mezzo. Non si puรฒ pensare di sostituire il mercato statunitense nel breve periodo, per cui lโappello che facciamo alla politica รจ di combattere per il settoreยป.
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