Vino

Michel Chasseuil apre il suo Louvre del vino. Ma il biglietto vale 500 euro?

Da oltre cinquantโ€™anni, Michel Chasseuil colleziona bottiglie di vini rari e pregiati, che fanno di lui uno dei collezionisti piรน celebri al mondo. Presto aprirร  il suo Museo Internazionale di Vini Rari a Chapelle Baton. Ma il prezzo dโ€™ingresso รจ esorbitante.

  • 26 Gennaio, 2021

Museo Internazionale di Vini Rari e la collezione di vini di Michel Chasseuil

Chapelle Baton รจ un minuscolo Comune francese, in Nuova Aquitania. Il borgo conta meno di 500 abitanti, ma uno di loro scommette di renderlo celebre in tutto il mondo, legando la sua fama allโ€™apertura di un museo unico nel suo genere, che senza falsa modestia il suo patron ha giร  ribattezzato โ€œLouvre del vinoโ€. Lโ€™idea รจ frutto di una vita spesa a collezionare bottiglie rare e pregiate: Michel Chasseuil รจ uno dei piรน noti collezionisti di vino al mondo, e oggi possiede piรน di 50mila bottiglie, tra cui spiccano 120 esemplari di Chรขteau dโ€™Yquรจm e 80 di Pรฉtrus (ma non mancano vini italiani, spagnoli, cileni; e distillati rari). Lโ€™ego del collezionista, soprannominato per questo il “monaco”, รจ ben noto agli addetti ai lavori: nel 2011, Chasseuil ha pubblicato un volume che racconta della sua selezione di vini da sogno (edito in Italia da Gribaudo, col titolo di 100 bottiglie straordinarie dalla collezione piรน esclusiva del mondo).

Una bottiglia antica di vino

Il Louvre del vino. A 500 euro

Dโ€™altronde lโ€™uomo, negli ultimi cinquantโ€™anni, ha girato in lungo e in largo per reperire le raritร  che ora compongono la sua collezione, valutata 60 milioni di dollari. Presto, tutti potranno apprezzarla, visitando il nascente Museo Internazionale di Vini Rari di Chapelle Baton. Il progetto ha una genesi travagliata: dapprima, Chasseuil ha cercato di portare a Parigi la sua idea, senza trovare consensi. Dunque, la strategia di ripiego, che ha riportato lโ€™iniziativa tra le mura di casa, non senza un investimento importante per allestire uno spazio adeguato allโ€™esposizione (costato, sembra, oltre mezzo milione di dollari). Un indizio neanche troppo nascosto di come Chasseuil conti di rientrare della spesa arriva dal prezzo del biglietto dellโ€™ingresso, fissato alla cifra (esorbitante?) di circa 500 euro. Lโ€™esborso garantirร  ai visitatori di scoprire le bottiglie della collezione e ripercorrerne la storia, senza perรฒ aver diritto a una degustazione, perchรฉ, spiega il collezionista francese, โ€œun patrimonio del genere devโ€™essere preservato, e i vini trattati come opere dโ€™arteโ€, dunque destinati a non essere piรน bevuti da nessuno. Guardare, ma non toccare, insomma. Anzi, non bere, come il Times titola ironicamente lโ€™articolo che illustra lโ€™operazione.

Michel Chasseuil con bottiglia di Petrus

Una vita per il vino

Ma perchรฉ, allora, chiedere un obolo cosรฌ elevato, al punto da far passare lโ€™operazione come una vera e propria provocazione sulla considerazione accordata oggi alla cultura enologica (ricordiamo che la Francia, da qualche anno, ha inaugurato unโ€™ambiziosa Cittร  del vino a Bordeaux, mentre proprio di recente, in Italia โ€“ dove pure esistono diversi progetti museali legati al vino โ€“ lโ€™Uiv ha ottenuto la tutela dei beni culturali per biblioteca e archivio)? Allโ€™etร  di 79 anni, Michel Chasseuil รจ considerato il proprietario della piรน preziosa collezione di bottiglie al mondo – tra cui esemplari antichi che risalgono allโ€™inizio dellโ€™Ottocento, pezzi unici e verticali complete – finora riservate alla vista di pochi fortunati che hanno avuto accesso al caveau che personalmente ha realizzato a partire dagli anni Ottanta, impilando lโ€™una sullโ€™altra le cassette in legno, ed esponendo in vetrina le bottiglie piรน rare, al pari di una quadreria dโ€™arte da contemplare con rispetto. E di questa passione lโ€™uomo ha fatto una ragione di vita, spingendosi a operazioni audaci per conquistare le migliori bottiglie in circolazione, soprattutto quelle introvabili. Come quando chiese in prestito un milione di euro per muoversi sul mercato, o quando vendette la sua collezione di monete e francobolli per reinvestire tutto in vino.

รˆ facile, dunque, immaginare il trasporto che guida il progetto di musealizzazione del suo patrimonio, pronto per la prossima estate. I visitatori non avranno perรฒ accesso allo storico caveau, ma al nuovo spazio allestito da Chasseuil, poco distante dal primo, sviluppato su 350 metri quadri di superficie, sotto la sua abitazione a Fonfolet: pavimento color rosso vino, illuminazione scenografica, musica in sottofondo per unโ€™esperienza che il collezionista immagina quasi mistica. Ma non impagabile, a quanto pare. Lโ€™ambizione รจ quella di far diventare il suo piccolo borgo luogo di attrazione celebre in tutto il mondo: โ€œCinquantโ€™anni fa, prima che arrivasse Brigitte Bardot, al porto di Saint Tropez erano ormeggiate solo tre barcheโ€, spiega Chasseuil. Tra il Louvre e BB ci sarร  posto anche per i suoi vini?

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