Degustazioni

I 10 migliori Trebbiano d'Abruzzo scelti dal Gambero Rosso

Il trebbiano รจ un vitigno diffuso in quasi tutta la nostra penisola da cui si ottengono vini molto diversi tra loro. Qui ci concentriamo sui migliori Trebbiano d'Abruzzo

  • 07 Giugno, 2024

Noto sin dallโ€™antica Roma con il nome di trebulanum, il trebbiano รจ il vitigno che produce la maggior quantitร  di vino nel mondo. Lโ€™origine di questโ€™uva รจ senzโ€™altro italica, ma sulla zona di provenienza regna una notevole incertezza dovuta alla grande abbondanza di localitร  geografiche che fanno riferimento a questo etimo. Le caratteristiche che hanno decretato lโ€™enorme diffusione del trebbiano sono la sua resistenza alle malattie e ai parassiti, la sua grande adattabilitร  e la sua fortissima produttivitร . In Italia, da nord a sud, lo troviamo in quasi tutte le regioni, e dove il vitigno ha avuto un ruolo chiave, ha aggiunto al suo nome l’aggettivo che ne indica l’appartenenza.

Qui ci concentriamo sulle migliori espressioni di trebbiano d’Abruzzo, regione dove – se tra i vini rossi il Montepulciano dโ€™Abruzzo fa di sicuro la parte del leone – per quanto riguarda il lato bianchista, ormai รจ conclamato lo strapotere del pecorino sul trebbiano: durante le degustazioni per la guida Vini d’Italia 2024 abbiamo assaggiato oltre 100 campioni per il primo, poco piรน di 60 per il secondo. Ma il trebbiano non ci sta ad abdicare. Ci รจ sembrato che i produttori stiano cercando di restaurare il bianco abruzzese per antonomasia con versioni che escono almeno dopo un anno, o anche di piรน: abbiamo trovatoย vini complessi, sfumati, molto interessantiย man mano che siamo andati indietro nel tempo.

I migliori Trebbiano d’Abruzzo DOC

Ecco i Trebbiano d’Abruzzoย che abbiamo premiato con i Tre Bicchieriย e iย Due Bicchieri Rossi.

Il Trebbiano ’21 di Amorotti รจ sfaccettato, complesso e solido come pochi altri vini della tipologia. Camomilla, frutta secca, zenzero candito, una tipica nota di grano si fondono in un profilo aromatico che sfocia in una bocca un filo rustica, ma di grande interesse per come riesce a saldare aciditร  e sottofondo sapido. Gaetano Carboni รจ alla guida di questa giovane realtร  di Loreto Aprutino, una delle capitali nobili del vino abruzzese. Una decina di anni fa ha deciso di dedicarsi alla produzione di vino, riaprendo le porte del Palazzo dei Baroni Amorotti, recuperandone la vecchia cantina. Il vigneto, suddiviso in piรน parcelle, si estende per 16 ettari; le fermentazioni avvengono in maniera spontanea e per le maturazioni si prediligono legni di grandi dimensioni: il risultato รจ una piccola gamma che quest’anno ci ha fatto saltare sulla sedia.

I vini di Ciavolich che abbiamo assaggiato quest’anno afferiscono tutti alla linea Fosso Cancelli, una manciata di etichette di stampo artigianale pienamente convincenti. A tirare la volata al piccolo gruppo troviamo il Trebbiano ’20: erbe mediterranee, susina bianca, uva spina, fiori gialli per un palato tattile supportato da grande freschezza e da un finale in crescendo: bianco molto affascinante.ย  La famiglia Ciavolich arriva dalla Bulgaria a Miglianico, sulle Colline Teatine, intorno al 1500; circa 350 anni dopo, inizia a dedicarsi alla viticoltura. Inutile quindi porre l’accento sulla lunga tradizione di famiglia. Quello che conta, infatti, รจ l’oggi: spetta a Chiara il compito di guidare l’azienda, una realtร  forte di un vigneto suddiviso in due parcelle principali, 24 ettari a Loreto Aprutino, con viti che risalgono agli anni ’60, e sei ettari a Pianella, con pergole e tendoni impiantati nel 2000.

Fieno, erbe di campo, refoli iodati, cenni balsamici, polpa di limone: sono queste le suggestioni che si fanno largo nel calice del Trebbiano Vigneto di Popoli ’20 di Valle Reale. In bocca brilla per finezza ed eleganza, ma anche per la gestione del sapore che si allunga in un affusolato finale. Leonardo Pizzolo arriva a Popoli, da Verona, nel 1999. Si trasferisce dalla cittร  scaligera verso uno dei territori piรน affascinanti dell’Abruzzo, uno spazio incontaminato dove si incontrano tre grandi aree protette, Gran Sasso, Majella e Sirente-Velino. La conduzione delle vigne รจ biodinamica e le vinificazioni sono di stampo artigianale, ingredienti che danno vita a una piccola gamma dove montepulciano e trebbiano diventano vini caratteriali quanto territoriali, giร  a partire dalle etichette d’entrata, e che nei “cru” guadagnano sfumature e complessitร .

I vini di Valentini sono sempre di livello eccellente ma ultimamente, soprattutto sul Trebbiano, la ricerca di freschezza e agilitร  ha tolto alle iconiche etichette gialle quel tratto umorale e materico che ne costruivano il fascino. Tuttavia, siamo pronti ad essere smentiti dalla prova del tempo: l’evoluzione di certi vini, a volte, vive di una strana magia. Nel 2023 Francesco Paolo Valentini รจ stato proclamato Cavaliere del Lavoro. L’onorificenza รจ solo un altro sigillo di eccellenza sul prezioso lavoro svolto in questi anni, un impegno che ha portato l’azienda di famiglia nell’Olimpo del vino italiano e non solo.

Il Trebbiano d’Abruzzo Di-vรจrtoย  2021 di Torre dei Beati รจ un vino che esprime un carattere solare netto, i profumi ricordano il grano e la camomilla, poi esce fuori una pesca matura. La bocca รจ ricca, calda, avvolgente, potente, di notevole espansione aromatica e allungo. Nella seconda parte di bocca sviluppa una traccia delicatamente fumรฉ, di mandorla tostata e nocciola; chiude pieno e succoso su sensazioni fruttate e rimandi di tรจ. Loreto Aprutino รจ una delle capitali del vino abruzzese. In una delle sue contrade, Poggioragone per la precisione, troviamo la cantina di Adriana Galasso e Fausto Albanesi. Lasciati i propri lavori, nel 1999 decidono di dedicarsi al vino: una scelta che, col senno di poi, possiamo giudicare piรน che saggia visti gli ottimi risultati raggiunti dall’azienda.

Ottimo ilย Trebbiano d’Abruzzo La Collina Biologica 2022ย diย Cirelli: paglia e cereali, sfumature iodate, erbe officinali, bocca scattante e tesa con una bella energia di sottofondo. Francesco Cirelli รจ un imprenditore agricolo in grado di sviluppare in maniera chiara e precisa le tante idee che gli vengono. L’ultima, in ordine di tempo e risalente allo scorso anno, รจ il “glamping”, una sorta di campeggio di lusso tra le vigne, ma รจ solo un altro aspetto di un’azienda agricola a 360 gradi che insieme alle vigne vede protagonisti, l’ortofrutticultura, l’allevamento e gli uliveti. In cantina nascono vini dai tratti artigiani realizzati con fermentazioni spontanee, anfore, sensibilitร  e un pizzico di personalitร .

Molto buono ilย Trebbiano Notร ri 2021ย diย Fattoria Nicodemi: limone, cedro e lime costituiscono la componente agrumata di un naso che si racconta anche tramite le erbe aromatiche, soprattutto il basilico. La grande pulizia olfattiva prelude ad altrettanta nitidezza gustativa, un sorso elegante che torna sulle sensazioni erbacee e di scorze di agrumi. Elena e Alessandro hanno seguito le orme del padre Bruno continuando la produzione di vini iniziata alla fine degli anni ’90. Il vigneto aziendale si trova sulle colline di Contrada Veniglio, a Notaresco e gode di quanto di meglio possa offrire il territorio Teramano: un terreno argilloso-calcareo e brezze serali che provengono dall’Adriatico. In cantina non manca la voglia di sperimentare, senza dimenticare le radici della tradizione, caratteristiche che si riscontrano in una gamma di vini dedicata agli autoctoni della regione.

Ilย Trebbiano Spelt 2020ย diย La Valentinaย profuma di camomilla e cedro che si uniscono a una bella sensazione di frutto bianco dolce; poi arrivano le erbe aromatiche ad aprire la strada a un sorso disteso, rilassato e molto saporito. Rispetto del territorio e sostenibilitร : su queste due direttrici i fratelli Di Properzio portano avanti il loro progetto vinicolo fondato negli anni ’90. I vigneti insistono su diversi territori, avvalendosi del sole e delle brezze marine e montane. La produzione dell’azienda di Sabatino, Andrea e Roberto si avvale del prezioso aiuto di Luca D’Attoma che trasforma le uve in una gamma di etichette di grande espressivitร  e dalla forte impronta territoriale.ย ย  A contendersi la scena, due etichette di pregevole fattura.

รˆ davvero un grande Trebbiano il Tenuta di Professore che l’azienda D’Alesio – Sciarr ci ha presentato quest’anno. Si tratta della versione 2016, affascinante nei toni di cedro, fiori gialli e curcuma, lievemente tostato in bocca, con un palato tattile e materico che tuttavia non manca di freschezza.

Ilย Trebbiano d’Abruzzo Zione 2021ย diย Spinelliย รจ molto buono, ampio nella tavolozza aromatica dove si affastellano le sensazioni di pesca matura, aghi di pino, cedro e fiori gialli. Complesso in bocca, solare e ricco, eppure dotato di grande bevibilitร . L’azienda, fondata nel 1973 da Vincenzo Spinelli, si puรฒ annoverare tra quelle che hanno fatto conoscere l’Abruzzo vinicolo nel mondo. Oggi a guidarla ci sono i suoi figli, Carlo e Adriano, che, negli anni ’90, hanno impresso una forte accelerazione all’attivitร  di famiglia e soprattutto alle esportazioni che oggi occupano circa il 60% del totale della produzione.ย  Era da un po’ che l’azienda non trovava spazio nelle pagine della nostra Guida, ma i vini della linea Zione, che a dire il vero non avevamo mai assaggiato, quest’anno ci hanno pienamente convinto.

> Scopri i vini Tre Bicchieri 2024 regione per regione

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