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Oltre il confine del Cannonau

Ne abbiamo scritto sul settimanale Tre Bicchieri del 30 luglio scorso, sottolineando il rischio per la Sardegna di perdere lโ€™esclusiva sulla Dop Cannonau. Ora, dopo il resoconto della mobilitazione, ri-portiamo un diverso punto di vista sulla questione.

  • 14 Agosto, 2020

Lโ€™origine della Doc Cannonau. E i suoi limiti

Non vโ€™รจ dubbio che il Cannonau abbia un legame storico e indissolubile con la Sardegna. Nei primi anni โ€™70 fu istituita la Doc regionale Cannonau di Sardegna e da quel momento non si รจ smesso di sottolineare il suo atavico vincolo con lโ€™Isola. Fatte salve queste azioni, nessun’altra mossa รจ mai stata portata avanti per la vera valorizzazione del vitigno nei singoli territori della Sardegna, come invece diverse regioni fanno da sempre e altre stanno attuando in questi anni. Creare delle vere e credibili Doc (o Docg) territoriali sul Cannonau sarebbe stato ideale e avrebbe contribuito alla sua vera salvaguardia. Si poteva partire dalle tre sottozone (Oliena, Jerzu e Capo Ferrato), di certo non messe in evidenza a dovere, per arrivare ad altre credibilissime zone dove il Cannonau si differenzia proprio in nome di terreno, clima e impianti. Dโ€™altronde, se si guardano alcuni illustri esempi nazionali ci si accorge che la vera via per la valorizzazione di un vitigno รจ il suo accostamento col territorio, attuato sino al punto da non aver piรน bisogno di nominarlo. Le grandi Barolo, Barbaresco o Roero sono Denominazioni unicamente territoriali e il Nebbiolo (giustamente) non viene neanche nominato. Cosรฌ succede in tante zone dโ€™Italia e diverse denominazioni si adeguano in questo senso. Proprio il Nebbiolo, ad esempio, si utilizza nel Nord Sardegna nellโ€™Igt Colli del Limbara (addirittura pare non sia neanche lo stesso vitigno piemontese) ma a nessun barolista verrebbe in mente di protestare per lโ€™uso improprio del nome del vitigno. Anzi.

Oltre i confini del Cannonau

Visti i legami storici e genetici con lโ€™Isola non sarebbe meglio diffondere un grande vitigno sardo nel mondo per farlo conoscere e valorizzare da tutti e poterne apprezzare le varie differenze territoriali? Se ci pensiamo รจ successo anche per i prestigiosi Chardonnay e Pinot Noir della Borgogna. Ma tutti parlano e parleranno sempre di Montrachet, Gevrey-Chambertin, Vosne-Romanรฉe. Che problema ci sarebbe a parlare di Cannonau in Italia e nel mondo, se in Sardegna ci sono Mamoiada, Dorgali o Romangia? Purtroppo non รจ stato fatto nulla a riguardo, e i Consorzi delle Doc sono rimasti a guardare. Solo ora si fa quadrato per la difesa di un nome, senza pensare che in cinquantโ€™anni, con unโ€™unica denominazione regionale, si รจ contribuito solo a banalizzare questo grande vino sardo.

a cura di Giuseppe Carrus

 

Leggi lโ€™articolo Adesso la Sardegna teme il rischio del Cannonau de-sardizzato

 

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