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ProWein incrementa l'area dedicata ai vini no alcol. Nel 2025 più spazio anche agli spirits

La fiera di Düsseldorf annuncia le novità della prossima edizione e guarda ai nuovi consumatori. Il direttore Peter Schmitz: "I tempi difficili ci spingono a investire anche su nuove offerte"

  • 04 Settembre, 2024

ProWein spinge ancora di più su no alcol e spirits. La Messe di Düsseldorf guarda all’appuntamento del 2025 (16-18 marzo) all’insegna del claim Discover the Taste of Tomorrow. Un ā€œgusto nuovoā€ che deve tenere conto dei cambiamenti in corso e dell’innegabile crisi dei consumi di vino, come sottolinea il direttore di ProWein : Ā«Nonostante o proprio perchĆ© i tempi sono cosƬ difficili, c’ĆØ un grande interesse per ProWein. Stiamo investendo massicciamente in nuove offerte e servizi per fornire al settore esattamente il supporto di cui ha bisogno in questo momentoĀ».

 

Si amplia l’area dedicata ai vini no alcol

Dopo la scommessa sui vini dealcolati dello scorso anno, la fiera tedesca torna a puntare sul settore e annuncia che l’area ProWein Zero crescerĆ  della metĆ  per via di una Ā«domanda incredibileĀ». Chi, quindi, aveva guardato alla novitĆ  con un po’ di snobbismo, dovrĆ  ricredersi o per lo meno passare oltre: che piaccia o meno, il segmento continua a trovare adepti. D’altronde, lo stesso Ad di Veronafiere Maurizio Danese – di fronte alla spinta dei produttori alla scorsa edizione di Vinitaly – aveva detto al Gambero Rosso che anche la fiera di Verona potrebbe presto avere un padiglione no alcol.

La scommessa sugli spirits

L’altra fortunata intuizione della fiera tedesca riguarda i superalcolici (almeno a giudicare dalle file dello scorso anno).Ā Lanciato nell’edizione del 2024, il marchio ProSpirits tornerĆ , anche nel 2025, al padiglione 5, concentrandosi in particolare su temi di tendenza come whisky, bevande a bassa gradazione alcolica, rum e acquaviti alla frutta. Ci sarĆ , poi, un’area di degustazione dedicata anche a liquori, birra artigianale e sidro. Anche questo un tentativo di intercettare i nuovi consumatori, come giĆ  sperimentato da Vinitaly a partire dall’edizione speciale di ottobre 2020 e dalla concorrente Wine Paris & Vinexpo Paris.

Due padiglioni per i produttori italiani

L’Italia, come da consuetudine, ĆØ attesa in massa nei padiglioni 15 e 16, con tutte le regioni ben rappresentate e con la presenza giĆ  annunciata di Ice, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Due (l’1 e il 4), sono anche i padiglioni dedicati ai ā€œpadroni di casaā€, mentre la Francia sarĆ  concentrata nel padiglione 10, con la giĆ  annunciata degustazione di ā€œUnion des Grands Crus de Bordeauxā€ e il France Forum by Business France. Spazio anche per il Nuovo mondo nel padiglione 12, dove hanno risposto all’appello Stati Uniti (rappresentati da California, Washington e Oregon), Sud America (Cile, Argentina, Brasile e Uruguay), e Sud Africa. L’oceania sarĆ , invece, rappresentata da Australia e Nuova Zelanda, mentre l’Asia schiera Giappone, Corea e Cina. In totale, la fiera tedesca ĆØ pronta ad accogliere produttori di vini e liquori da 60 paesi.

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