ProWein tiene senza strafare. Il bilancio finale รจ di 42mila professionisti da 128 paesi perย circa 4.200 espositori da 65 nazioni.ย Unโedizione sicuramente non brillante per la manifestazione tedesca, che ha visto un sensibile calo di espositori (si parla di un -30%) e di pubblico, anche se Marius Berlemann, chief operating officer di Messe Dรผsseldorf commenta entusiasta: ยซIn tempi di vendite difficili, ProWein dimostra di essere la fiera di riferimento del settore. Il profilo internazionale e la competenza di lunga dataย ne sono una prova impressionanteยป.
Alla prova dei fatti, passeggiando tra le varie sezioni giร la domenica mattina, il giorno dellโapertura, saltavano agli occhi nei vari padiglioni (questโanno quattro in meno) corridoi piรน larghi e tanti spazi comuni dove nelle precedenti edizioni si assiepavano stand su stand degli espositori. Ad ogni modo non c’รจ stato neanche il tracollo da molti prospettato, semmai un ritorno al passato.
Fiera di Dรผsseldorf / ctillmann
ยซNumeri piรน bassi, sicuramente, ma business as usual โ ci dice Giuseppe Saitta, importatore di numerosi marchi italiani โ per noi รจ stata unโedizione positiva, abbiamo incontrato i nostri clienti abituali, confermato tutti gli appuntamenti e ci avviamo a chiudere contenti. Ma dietro cโรจ un lavoro di pianificazione e programmazione. Non cโรจ piรน spazio per lโimprovvisazioneยป.
Lโeconomia tedesca non sta vivendo un momento particolarmente felice e anche il vino ne risente: i consumi nel 2024 sono diminuiti. Gli ultimi dati Nielsen Iq, resi noti dal German wine institute (Dwi), dicono che complessivamente il vino acquistato ha segnato un -4% in quantitร e un -5% in valore. Ma lโItalia resta il primo fornitore.
Francesco Liantonio della pugliese Torrevento sottolinea il momento complesso a livello internazionale: ยซCi sono varie guerre in atto alle porte dellโEuropa. Ovvio che tutto questo abbia una ricaduta. E poi le guerre commerciali, lโincertezza sui daziโฆ Il consumatore รจ disorientato e spaventato, e questo ha una ricaduta sui consumi. E con una Germania in recessione le conseguenze sono palpabili. Ma se da una parte capisco lโentusiasmo per il glamour di Parigi, sono assolutamente convinto che il mercato tedesco โ il nostro sbocco piรน importante โ vada seguito e presidiato con grande attenzioneยป.
ยซSi pagano errori di programmazione โ dice Maurizio Conz, consulente export che rappresenta vari marchi italiani โ il mercato tedesco non sta vivendo un momento brillante ma sostanzialmente tiene, con una tendenza al ribasso dei prezzi. Dรผsseldorf non offre il glamour di Vinexpo Parigi, e la cittร dopo gli eccessi degli scorsi anni sta ridimensionando i prezzi, a partire dagli alberghi che avevano raggiunto cifre sproporzionate. Se il pubblico internazionale – americani e asiatici in particolare – ha premiato la โVille Lumiรจreโ, Dรผsseldorf sta tornando ad essere quello che era in partenza, un punto dโincontro privilegiato degli operatori tedeschi con i principali produttori, italiani in primisยป.
ยซParigi si รจ attestata come appuntamento internazionale โ dichiara Gottfried Pollinger della altoatesina Nals Margreid โ ma il mercato tedesco รจ fondamentale per noi, e abbiamo fatto un ottimo lavoro qui a Dรผsseldorf. Attendiamo il Vinitaly, il vero grande appuntamento mondiale per noi produttori italianiยป.
ยซSta andando meglio del previsto โ รจ il commento di Marzia Varvaglione al termine della prima giornata โ nel pre-fiera non si respirava grande ottimismo โ ma il mercato ha sostanzialmente tenuto, e siamo molto contenti. Wine Paris offre una logistica migliore, collegamento comodi, servizi ottimi e prezzi competitivi, ma Dรผsseldorf ha la concretezza di un mercato importante per noi italianiยป.
Fiera di Dรผsseldorf / ctillmann
Tre fiere a poca distanza sono forse troppe per lโEuropa, ma paesi produttori importanti come Italia e Francia hanno sicuramente la forza per attrarre buyer da tutto il mondo. Christian Maddalena โ direttore export di varie aziende italiane รจ piรน critico: ยซGiร dal primo giorno si era capito che Dรผsseldorf รจ in sofferenza rispetto al passato. Meno visitatori stranieri, meno appuntamenti. Italia a parte, anche negli altri padiglioni si respira unโaria piรน dimessa, persino in quello tedesco e austriaco dove negli anni scorsi si camminava con difficoltร ยป. Julia Walch della Elena Walch รจ piรน positiva: ยซAvevamo tanti appuntamenti e abbiamo fatto un ottimo lavoro, non mi posso proprio lamentare!ยป.
ยซร una ProWein diversa rispetto alle scorse edizioni โ osserva Andrea Cecchi โ ma si รจ fatto un ottimo lavoro. Le aspettative erano molto basse, dopo Parigi, ma siamo rimasti sorpresi. La fiera sta tenendo sotto il profilo del business. E vedo che, se da una parte ci siamo tutti ridimensionati come costi con spazi meno ampi, lโaffluenza degli operatori professionali non รจ mancata. Siamo molto soddisfattiยป.
Fiera di Dรผsseldorf / ctillmann
Sono giudizi ampiamente condivisi dagli altri operatori italiani come Roberto Cardinale, export manager di varie aziende tra cui Fina, Settecani e Bava: ยซMeno affluenza ma appuntamenti mirati, meno spazio per lโimprovvisazione. Il lavoro di pianificazione a monte ha dato ottimi risultati. Ma organizzare la partecipazione a tre fiere โ Parigi, Dรผsseldorf e Verona – per tre mesi di fila รจ un impegno eccessivo.
Stefano Civino, direttore della pugliese Cantina Sampietrana sottolinea ancora una volta come ProWein stia pagando oggi gli eccessi in termini di prezzi e disservizi della crescita tumultuosa degli scorsi anni: ยซMa chi come noi ha ben pianificato lโevento sta raccogliendo ottimi risultati. La Germania si conferma per noi italiani un mercato fondamentaleยป.
Fiera di Dรผsseldorf / ctillmann
Meno affluenza totale, meno buyer internazionali (soprattutto quasi nessun americano, in un momento delicato per i rapporti Europa-Usa) ma lโEuropa centro orientale si รจ vista, e ha risollevato le sorti dellโevento. Operatori russi e ucraini in particolare hanno dato la misura della resilienza del mercato europeo, come quelli polacchi e dei paesi del nord-Europa, Estonia, Lettonia e Lituania comprese. Meno glamour e in compenso concretezza.
Tendenze generali? Attenzione ai vini zero e low alcol, grande richiesta di vini spumanti, frizzanti e vini bianchi in genere, mentre tra i rossi Toscana, Piemonte, Veneto e Puglia si confermano player di prima grandezza per lโItalia. Lo abbiamo visto anche nel pre-fiera con lโevento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso (sabato pomeriggio alla Rheinterrasse), che ha fatto registrare unโaffluenza record di visitatori e operatori. Chiuso il sipario su Dรผsseldorf, la parola ora passa a Verona. I conti veri li faremo alla fine.
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