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Danneggiato il vigneto sperimentale di San Floriano in Valpolicella ottenuto con le Tea. Ecco cosa รจ successo

La condanna unanime del ministro Lollobrigida e delle associazioni di settore. In molte chiedono di eliminare l'obbligo di geolocalizzare i campi sperimentali

  • 18 Febbraio, 2025

Sono passati appena tre mesi da quando, ai primi di ottobre 2024, a San Floriano in Valpolicella รจ stato inaugurato il primo vigneto europeo con piante resistenti alla peronospora, ottenute con le Tea (le tecniche di evoluzione assistita). L’Italia aveva festeggiato questo passo avanti della ricerca in viticoltura, grazie al lavoro del team dell’Universitร  di Verona, attraverso il suo spin-off Edivite. Ebbene. Tutto da rifare. Ignoti, nella notte tra 12 e 13 febbraio, hanno vandalizzato e danneggiato le cinque piantine messe a dimora dai tecnici coordinati dal professor Mario Pezzotti (dipartimento di Biotecnologie). L’obiettivo dell’iniziativa era verificare in pieno campo la resistenza a uno dei principali agenti patogeni della vite, la peronospora (tra le maggiori cause del calo produttivo italiano nella vendemmia 2023, con effetti anche nel 2024). Il fatto di San Floriano arriva a pochi mesi dalla distruzione, a Mezzana Bigli in provincia di Pavia, di un campo sperimentale di riso geneticamente migliorato. ottenuto sempre attraverso l’uso delle Tea che – va ricordato – sono tecniche ben diverse da quelle Ogm.

La condanna unanime

L’Italia รจ all’avanguardia in Europa in questa materia. Ed รจ unanime la condanna da parte di istituzioni e associazioni di categoria. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha parlato di ยซattacco che danneggia tutto il mondo agricoloยป e ha espresso solidarietร  ai ricercatori: ยซSe qualcuno teme l’innovazione, noi proseguiremo su questa stradaยป. Confagricoltura, che aveva accolto con favore la piantumazione delle viti di chardonnay resistenti lo scorso 30 settembre, parla di ennesimo affronto alla ricerca: ยซQuella sulla genetica vegetale รจ una via sicura e sostenibile per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e le fitopatie, e per potenziare la produttivitร  dellโ€™agricoltura italiana tutelando lโ€™ambiente e lโ€™uomoยป. Per Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori italiani (che partecipรฒ alla messa a dimora delle piantine), si tratta di un attacco inaccettabile: ยซPrima il riso, ora la vite. Due episodi di totale scelleratezza stanno riportando indietro, di anni e decenni, il lavoro giร  fatto per salvare lโ€™inestimabile patrimonio colturale italiano. Solidarietร  ai ricercatori anche dall’Universitร  di Milano e dalla cooperativa veneta Cadis1898, che a dicembre scorso aveva ospitato l’ateneo scaligero per un convegno sul tema delle Tea.

chardonnay resistente Tea – Il gruppo di ricerca dell’Universitร  di Verona – San Floriano Valpolicella

Ancora troppa ignoranza su Tea e Ogm

Per la Coldiretti, questo atto vandalico dimostra che ยซpurtroppo cโ€™รจ ancora troppa ignoranza sulle Tea e sulla loro importanza per il futuro dellโ€™agricoltura italiana, soprattutto da parte di chi continua ad accomunarle immotivatamente agli Ogmยป. Il miglioramento genetico attraverso queste tecniche (di cui si parla ampiamente nel Corso di Alta formazione Il Vino del Futuro curato dalla Gambero Rosso Academy) permetterร  di selezionare nuove varietร  vegetali, con maggiore sostenibilitร  ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici. La Copagri, con il presidente Tommaso Battista, parla di un fatto che ยซrichiama i piรน bui periodi oscurantisti della storiaยป e ricorda cheย le Tea non hanno ยซnulla a che spartire con i vecchi Organismi geneticamente modificati, in quanto non prevedono lโ€™inserimento di geni estranei alla piantaยป.

La soluzione รจ togliere l’obbligo di geolocalizzare i campi

La legge italiana obbliga l’indicazione e geolocalizzazione dei campi sperimentali coltivati con le Tea. Ma alla luce di quanto sta accadendo, le associazioni (da Cia a Coldiretti, da Confagri a Copagri) spingono per eliminare quest’obbligo. Il senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, ha promesso di attivarsi ยซda subito con il Ministero dellโ€™Ambiente per togliere lโ€™obbligo di geo-localizzazione dei terreni destinati alle coltivazioni Tea: trasparenza e chiarezza sono fondamentali nella ricerca, ma non รจ accettabile – ha dichiarato – che ci sia chi le trasformi in uno strumento per arrecare danni alla collettivitร  e fermare lโ€™avanzamento di studi, oggi piรน che mai indispensabiliยป.

I ricercatori non sanno se e quando si potrร  ripartire

ยซLโ€™atto vandalico รจ stato grave e al momento non sappiamo se e quando la sperimentazione potrร  ripartireยป, spiega ufficialmente David Bolzonella, direttore del dipartimento di Biotecnologie dellโ€™universitร  di Verona. Le viti Tea sono frutto di una lunga attivitร  scientifica del gruppo di genetica agraria. Le piante sono ottenute modificando in modo preciso una specifica sequenza di Dna, senza alterare lโ€™assetto genetico o inserire sequenze esogene. I ricercatori ricordano che attualmente รจ in corso di definizione la nuova proposta europea che le differenzia dallโ€™attuale definizione di Ogm. ยซLe viti oggetto della sperimentazione, piรน resistenti alle malattie, come da prove condotte nei laboratori – osserva Bolzonella – devono essere valutate in pieno campo per stabile la loro reale resistenza per ridurre lโ€™impiego di fitofarmaci, a beneficio, quindi, della salute umana e della sostenibilitร  ambientaleยป.

Il vigneto sperimentale Tea di San Floriano Valpolicella – foto Universitร  Verona

Era il primo vigneto Tea in Europa

Il campo di San Floriano era laย prima messa a dimora in campo di viti Tea in tutta Europa. Il campo era stato regolarmente autorizzato dallโ€™autoritร  competente. Per i genetisti agrari, questo campo rappresentava un laboratorio a cielo aperto, essenziale per valutare il valore fenotipico dei risultati ottenuti dopo anni, talvolta decenni, di ricerca nei laboratori di genetica e biologia molecolare.

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