Fabrizio Bindocci lo aveva detto giร a luglio al settimanale Tre Bicchieri: la vendemmia del Brunello di Montalcino si prospetta quantitativamente superiore al 2023 e con un ottimo stato fitosanitario. Queste condizioni sono rimaste tali, anzi il quadro appare migliorato, secondo le stime comunicate all’avvio della vendemmia dal presidente del Consorzio: ยซA Montalcino – fa sapere – la raccolta di questโanno รจ di quelle che ogni produttore auspica di poter fare, sia in ottica quantitativa che qualitativaยป. Nel 2023, il distretto aveva raccolto 115mila quintali di uve (nel 2022 furono 126mila). Ma c’รจ di piรน: lโepoca di vendemmia spostata a ottobre ยซci fa ritornare indietro con la memoria ad anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta proprio in questo periodoยป. Non accadeva da anni che le uve fossero in pianta a ottobre. Ci resteranno per una ventina di giorni, il tempo stimato dalle cantine ilcinesi per la raccolta di questo 2024.
Da un punto di vista fenologico, nel corso di questa estate, i vigneti hanno registrato una maturazione progressiva. Il calo termico e le piogge di settembre hanno consentito alla pianta di rallentare lโaccumulo degli zuccheri e di riequilibrare la componente fenolica. I quantitativi attesi sono, secondo l’analisi del Consorzio di tutela, decisamente superiori allโanno scorso, nonostante i diradamenti effettuati per assestare lโequilibrio vegeto-produttivo della pianta. Le uve sono in ยซottimo stato fitosanitarioยป e il peso medio del grappolo รจ decisamente superiore alle medie dello scorso anno. Le gradazioni alcoliche probabilmente saranno piรน contenute, con ยซmosti caratterizzati da aromaticitร e finezza di profumiยป.
Sono oltre 3.400 gli ettari di vigneti iscritti a Doc e Docg tutelati dal Consorzio del Brunello di Montalcino. Piรน di 2mila a Brunello (che non cambia dal 1997) mentre sono quasi 900 per il Rosso di Montalcino, in crescita di oltre il 67% a seguito dellโaumento della superficie destinata alla denominazione eย ratificato a settembre. Lโampliamento, come ha sempre sottolineato il Consorzio, non comporta perรฒ lโimpianto di nuove vigne: gli ettari aggiuntivi rivendicabili sono giร parte delle mappe del territorio, come quota di vigneti coltivati a Sangiovese ma non ancora compresi negli albi contingentati.
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