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Vino rosso, formaggio e agnello combattono la demenza. I risultati di una ricerca statunitense

Lo studio della Iowa State University riscontra un netto miglioramento delle capacitร  cognitive in etร  avanzata grazie a una dieta wine-friendly

  • 29 Maggio, 2024

In genere, queste tipo di ricerche ci portano a pronunciare uno degli Stati meno noti degli Usa: l’Ohio. Lo studio che vi riportiamo ci conduce altrove ma sempre nella regione del Midwest, precisamente nella cittร  di Ames, Stato dell’Iowa. La Iowa State University ha pubblicato i risultati di una ricerca su circa 1.800 britannici in etร  compresa tra i 46 e 77 anni, portato avanti nell’arco di un decennio, dal 2006 al 2016. Bere un bicchiere di vino rosso al giorno, mangiare formaggio e agnello una volta alla settimana (eliminando altre carni rosse) ha migliorato i livelli di proteine nel cervello, finendo per proteggere in modo significativo dai danni legati alla demenza.

Il ritorno del paradosso francese

Il team ha confrontato le diete delle persone in analisi, incrociando in maniera sistematica prove per verificare nel tempo la loro capacitร  di pensare in modo rapido e puntuale. Sono stati effettuati a cadenza regolare test d’intelligenza fluida (FIT) in modo da rilevare il livello di efficienza intellettiva in termini di capacitร  deduttiva, attenzione, concentrazione e gestione dei rapporti numerici e spaziali. I ricercatori hanno scoperto che il modo migliore per ridurre il rischio di demenza รจ quello di mantenere uno stile di vita sano e di mangiare determinati alimenti: per l’appunto, formaggio, un bicchiere di rosso al giorno, e un pasto settimanale a base di carne di agnello.

ยซA seconda dei fattori genetici di cui si รจ portatori, alcuni individui sembrano essere piรน protetti dagli effetti dell’Alzheimer, mentre altri sembrano essere piรน a rischio. Credo che le giuste scelte alimentari possano prevenire del tutto la malattia e il declino cognitivoยป, ha dichiarato il dottorando in Neuroscienze Brandon Klinedinst. ยซForse la pallottola d’argento che stiamo cercando รจ migliorare il modo in cui mangiamo. Sapere cosa comporta contribuisce a una migliore comprensione dell’Alzheimer e a invertire la traiettoria di questa malattiaยป, ha proseguito, segnalando contestualmente la necessitร  di altri test ancora piรน approfonditi per determinare se semplici modifiche alla nostra dieta siano in grado di aiutare il nostro cervello in modo significativo.

Nemico salato

La ricerca ha anche messo in guardia da un consumo eccessivo di sale che รจ risultato il maggiore responsabile di un deterioramento delle funzioni cognitive se si รจ giร  a rischio. L’elevata quantitร  di sale รจ il peggior colpevole, e i soggetti a rischio di Alzheimer sono stati avvertiti di tenere sotto controllo l’assunzione di cibi ricchi di sale per evitare problemi cognitivi nel tempo. Nel complesso, lo studio ha preso in analisi i dati di 1.787 persone nel Regno Unito attraverso la banca dati biomedica UK Biobank, una risorsa che colleziona informazioni genetiche e sanitarie di circa mezzo milione di persone nel Regno Unito.

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