Vino

Wine Paris 2025: ecco il responso delle cantine italiane

Il feedback รจ mediamente positivo, anche se non mancano dubbi sulla tenuta del sistema vista la crescita esponenziale delle cantine presenti

  • 14 Febbraio, 2025

Wine Paris 2025? Produttori e aziende rispondono con un feedback mediamente positivo. I numeri raccontanoย 5.300 espositori e oltre 50.000 visitatori per il salone organizzato da Vinexposium, con un forte incremento di presenza di pubblico internazionale in attesa della risposta diย Prowein.ย Anche per questa edizione si riaccende il derby tra le due fiere internazionali che si gioca su diversi fattori, dallโ€™elemento organizzativo al return of investment registrato dalle aziende attraverso i contatti allacciati con buyer locali e internazionali.

Altro tema caldo รจ il trend dei dealcolati che continuano a suscitare curiositร  e interesse, al di lร  della qualitร  nel bicchiere. Non ultimo, si riflette sempre di piรน sul ruolo delle fiere come centro nevralgico del business, sopratutto in un periodo particolarmente delicato.

WineParis_2025

Una sesta edizione convincente

Al contrario della scorsa edizione, la sensazione generale รจ che Wine Paris abbia giocato bene le sue carte. ยซNon avevo grandi aspettative per questa edizione del Wine Parisยป ci dice Andrea Vesco della cantina Rallo. ยซรˆ stata organizzata bene. Servizi funzionali e un facile accesso che ha facilitato gli appuntamenti che avevo. Oltre a questo sono riuscito a prendere due nuovi contatti. Il mondo fieristico รจ desueto, ma qui ci sarรฒ mentre al Vinitaly noยป. Gli fa eco anche Flavio Geretto, direttore di Villa Sandi ยซFacendo un bilancio complessivo รจ andata bene. Lo dico perchรฉ siamo riusciti a fare business e il ruolo della fiera, in questo, รจ importante.ยป

Unโ€™esperienza positiva anche per chi ci si รจ approcciato la prima volta. ยซNon avevamo mai partecipato prima ed eravamo aperti a qualunque eventualitร . Siamo abbastanza contenti, in futuro dobbiamo valutare una preparazione piรน approfondita, ma torneremo per almeno un paio di anni, per dare continuitร ยป dice Paolo Pasini.

La fiera ha gestito bene gli spazi a disposizione, portando risultati positivi per quanto riguarda lโ€™intreccio di contatti tra aziende e buyers. ยซรˆ stata unโ€™occasione di confronto determinante, sopratutto nellโ€™incertezza di questo periodo. Anche quando si fanno piani strategici con i clienti si tocca questo clima d’insicurezza. Sono i primi a guardare i dati e bisogna essere bravi a mantenere le posizioni. Soprattuto bisogna studiare il mercato e capire la direzione che sta prendendo. Le bollicine si sono dimostrate una realtร  importante, non piรน una commodity. Sono diverse le aziende e le produzioni che stanno aprendo agli sparkling per via di un consumo e un interesse sempre piรน spostato verso le bollicineยป dice Geretto.

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Gestire il No-Alcol

Tra i grandi temi di questa edizione ci sono i dealcolati, prodotti con cui le aziende si stanno confrontando sempre di piรน. ยซAl nostro stand lโ€™hanno chiesto tutti, anche a molti produttori importantiยป dice Geretto. ยซPenso che in futuro vedremo un ridimensionamento del trend, ma รจ di fatto una realtร  con cui dobbiamo confrontarci. Non possiamo tirarci fuori completamente. Dovremmo considerarlo come una categoria che appartiene sempre al vino. Non dico di includerlo nelle Doc, ma etichettarlo come una categoria di vini, senza darlo in gestione a marchi esterni.ย  E sopratutto non farlo gestire a colossi come la Coca Cola, ma farlo rimanre all’interno del mondo enologicoยป.

Parigi, Dusseldorf o Verona?

Parlando delle fiere, il confronto รจ inevitabile. La sensazione generale รจ che Wine Paris rimane una conferma per il prossimo anno, Prowein un punto interrogativo. ยซGuardando al Prowein, se la manifestazione di Dusseldorf non dovesse cambiare, il passaggio a questa manifestazione sarebbe definitivo. La qualitร  dei visitatori รจ alta. Manca una maggior presenza del Sud America e per la produzione dellโ€™Africa cโ€™รจ solo la parte francese, ma Asia e Stati Uniti sono ben rappresentati. Mentre la presenza europea รจ completa ed esaustiva. Se Prowein non dimostra unโ€™importante cambiamento a livello organizzativo, Parigi sarร  la nuova destinazioneยป prosegue Geretto, ma ammonisce ยซattenzione a Prowein. I morti resuscitanoยป.

Quale futuro per Dusseldorf allora? ย ยซProbabilmente Prowein diventerร  sempre di piรน una fiera “locale” e tedesca.ย Noi produciamo Lugana e Valtenesi per noi, quello tedesco รจ il mercato principaleยป dice Pasini, mentre Francesco Bolognini di Rocca di Castagnole non ha dubbi su quale delle due fiere scegliere.

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ยซSono controcorrente rispetto a chi pensa che Wine Paris abbia surclassato il Prowein. In questa edizione dellโ€™evento di Parigi ci siano state poche persone nel padiglione italiano. La posizione poco vantaggiosa non ha aiutato, visto che le persone, partendo dallโ€™ingresso dovevano farsi una bella camminata per raggiungerlo. Per quanto ci riguarda, a livello di fiere, il fulcro del business รจ in Germania. A Parigi volevamo esserci, ma per noiย  Dusseldorf rimane imprescindibileยป. Non resta che aspettare Prowein (16-18 marzo ) e Vinitaly (6-9 aprile) per fare gli opportuni riscontri.

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