Orvieto si erge sull’acropoli tufacea che pare gli si sbricioli dโintorno, creando precipizi davanti alle porte delle case. Orvieto solenne, romantica, medievale e papalina, acquerellata sul fondo di un cielo sterminato, calamita i voli degli uccelli e i pensieri dei poeti, sorveglia le campagne e protegge i suoi vigneti. E ci mette la faccia, intitolandosi la denominazione che le cinge i fianchi (Doc dal 1971), piรน ampia per lโOrvieto Bianco (estesa fino ad alcuni comuni del Viterbese), piรน serrata per la sottozona dellโOrvieto Classico (ascrivibile alla storica area della Valle del Paglia), mentre dal 1997 si certifica anche una versione Superiore (e sono in arrivo grandi novitร sul fronte spumanti). Ci troviamo in un avamposto dโUmbria verso il Lazio, dal territorio eterogeneo, che alterna stratificazioni puramente marine, piรน sabbiose, a sedimentazioni vulcaniche tufacee, argillose, specie sul versante che guarda al lago di Bolsena. Giร gli Etruschi vi scavavano grotte, su piรน livelli: per viverci, ma soprattutto per conservare i loro vini aromatici, dolciastri, evoluti poi nellโOrvieto che ha conquistato il clero, dunque di lรฌ le tavole di tutto il mondo.
Adesso la produzione รจ regolamentata da un disciplinare che prevede uve di Procanico (cosรฌ si chiama il Trebbiano qui) e Grechetto per un minimo del 60%, altri vitigni a bacca bianca per il restante 40%, dove sovente troviamo Verdello, Drupeggio, talvolta Malvasia o varietร internazionali. Ne escono calici eleganti, spesso freschi, minerali, versioni dolci da abbinare ai dessert, strepitose muffe nobili che fanno viaggiare i sensi; vini identitari, frutto di interpretazioni diverse, di unโumanitร cocciuta, fortemente legata alla viticultura e alla propria terra, a storiche realtร cooperative o ad aziende familiari giunte allโennesima generazione. Nonostante il disciplinare abbia imposto una riduzione della resa per ettaro, coi suoi circa 100mila ettolitri annui lโOrvieto rappresenta circa il 50% del vino umbro. Il 75% di questa produzione viene imbottigliato fuori regione. Un dato consolidato nel tempo, che per taluni ha tolto prestigio alla denominazione ma per altri โha dato lustro, visibilitร , grazie a storici accordi con prestigiosi marchi, perlopiรน toscani, che garantiscono il successo dellโOrvieto oltre confineโ. Vincenzo Cecci รจ presidente del Consorzio Vini di Orvieto nonchรฉ di unโimportante cooperativa, e puรฒ cosรฌ raccontarci come โin questa denominazione convivono sia realtร industriali che piccole e medie aziende, quelle che puntano a unโaltissima qualitร : canali commerciali talvolta diversi, per risultati che premiano entrambiโ.
Cooperativa Monrubio
La Cooperativa Monrubio nasce da un ristretto numero di viticoltori che a metร anni โ50 cercava una soluzione per commercializzare le uve; รจ del 1966 la prima produzione con 5.000 ettolitri vino, mentre oggi si vinificano circa 120mila quintali di uva ogni anno. โSi tratta della piรน grande realtร cooperativa umbra, contiamo oltre 400 soci. Cโรจ una forte condivisione, una sana competizione che spinge ognuno a perseguire il risultato miglioreโ. Una politica vincente, guidata negli ultimi 35 anni dal direttore generale Riccardo Cotarella, enologo di fama mondiale originario di queste terre (giร fondatore di Falesco ora sotto al brand Famiglia Cotarella): precise indicazioni per il lavoro in vigna, continue sperimentazioni in cantina e consolidamento di โuna rete di clienti importantiโ, dice Cecci, โche permette un riconoscimento adeguato per le uve dei nostri sociโ. E cโรจ anche unโetichetta commercializzata in proprio, ovvero lโOrvieto Classico Superiore Soana.
Azienda Agricola Bigi
Restando su numeri importanti, incontriamo Paolo Nardo, responsabile della cantina Bigi, circa un milione di bottiglie lโanno solo per la denominazione Orvieto. 50 ettari di proprietร e 300 curati da conferitori storici, โdislocati nei diversi quadranti del territorio. Possiamo dividere i terreni della Doc in quattro tipologie principali, dagli alluvionali ai sabbiosi, dai vulcanici ai piรน argillosi: un ventaglio di peculiaritร dal quale possiamo attingere per esprimere al meglio tutte le caratteristiche della zonaโ.
Cantina Bigi
Paolo รจ nato in provincia di Venezia, si รจ formato in Friuli, ha lavorato a lungo in Toscana prima della svolta che lo ha condotto in questo angolo umbro; Luigi Bigi vi giunse invece nel 1880, intuรฌ il potenziale della zona, fondรฒ e portรฒ al successo lโazienda, oggi proprietร del colosso Gruppo Italiano Vini. โIl nostro Trebbiano รจ una varietร versatile โ racconta Nardo โ con ottime note aromatiche e struttura; il Grechetto รจ affascinante, piรน complesso, ha una buccia ricca di polifenoli da interpretare con curaโ. ร bellissima lโazienda agricola di proprietร , colli a pieno sole con splendida vista su Orvieto; qua si tessono intriganti progetti per il futuro, mentre le chiavi dellโidentitร territoriale sono ora affidate allโOrvieto Classico Torricella, da vigneto nei pressi del lago di Corbara, lieve macerazione per un colore dorato, sorso fresco e bilanciato. โQuesta รจ una zona altamente vocata, parzialmente inespressa, forse a causa di scelte poco lungimiranti in passato. Sono convinto che in futuro si possa fare molto beneโ.
Castello della Sala
A breve distanza รจ presente Antinori con Castello della Sala, maniero costruito nel 1350 e circondato da 170 ettari a vigneto. Qua nascono i mitici Cervaro e Muffato della Sala, ma anche il Giovanni della Sala, un Orvieto Classico Superiore che a saldo di Grechetto e Procanico vede Pinot Bianco e Viognier. E sono presenti, in zona, diverse aziende vitivinicole a gestione familiare, alla costante ricerca di unโalta espressione qualitativa.
Lโazienda agricola Argillae vede i suoi vigneti allungarsi fra Allerona e Ficulle, a nord di Orvieto, su colline argillose, sabbiose, ricche di fossili, che strapiombano in suggestivi calanchi, dove รจ Giulia Bonollo a perseverare nellโimpresa avviata dal nonno Giuseppe. A vini che sondano nuove strade si affianca il Classico Superiore Panata, dal โsogno ambizioso di creare un prodotto simbolo della migliore qualitร della denominazioneโ: cloni selezionati di Grechetto, Procanico e Chardonnay, vendemmia manuale, massima cura dei dettagli per un bianco fruttato e gioioso al naso, complesso e persistente al palato.
Azienda Vinicola Palazzone
Lโazienda agricola Palazzone prende nome dal podere di Rocca Ripesena, fin dagli anni โ60 proprietร della famiglia Dubini. Terreni vocati con una vista mozzafiato sulla rupe di Orvieto, unโidea di vino โleggiadro ma incisivo, mediterraneo e al tempo stesso dotato di una fibra serrataโ, che nel passare del tempo trova un ottimo alleato. Segnaliamo il Terre Vineate e il Campo del Guardiano, un Superiore con lungo affinamento in bottiglia, nonchรฉ una Vendemmia Tardiva e un Muffa Nobile sublime, setoso, con note di miele e albicocca.
Enrico Neri fa invece base a Bardano, e quando entra nellโazienda familiare comincia a vinificare parte delle uve prodotte, con la filosofia โdi chi crede che il vino debba essere lโinterpretazione ultima di un contesto ambientaleโ. Prezioso il Classico Superiore CaโViti, fresco e di ottima struttura, sapiditร e aciditร ben equilibrate.
Cooperativa Monrubio โ Largo Monrubio 01- 050114 Castel Viscardo (TR)-
Cantina Bigi โ Localitร Ponte Giulio 3- 05018 Orvieto (TR)
Azienda Agricola Palazzone โ Localita Rocca Ripesena 68- 05018 Orvieto (TR) โ www.palazzone.com
Azienda Agricola Argillae โ Voc. Pomarro, 45 – 05011 Allerona (TR) โ www.argillae.eu
QUESTO ร NULLA…
Nel mensile di marzo del Gambero Rosso vi raccontiamo anche i vini della Tenuta Le Velette, dellโAzienda Decugnano dei Barbi, della famiglia Barberani e dellโAzienda Vinicola La Carraia. In piรน, trovate uno speciale a cura di Riccardo Cotarella e tanti approfondimenti ghiotti, dallโelenco dei 10 ristoranti consigliati dai produttori vinicoli agli abbinamenti perfetti fra piatti locali ed etichette, fino ai migliori calici premiati dalla nostra Guida Vini dโItalia. Cosa aspettate?
Il numero lo potete trovare in edicola o in versione digitale, su App Store o Play Store. Abbonamento qui
a cura di Emiliano Gucciย ย
ยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati