I sapori italiani vanno in controtendenza. Anche nel primo semestre del 2020, nonostante il rallentamento dellโeconomia dovuto alla pandemia che ha provocato una contrazione complessiva dellโexport tricolore del 15,3%, lโagroalimentare italiano ha fatto segnare un incremento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il comparto agroalimentare italiano con 538 miliardi di euro di fatturato rappresenta ben il 25% del PIL nazionale. Abbiamo intercettato il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ambasciatore Lorenzo Angeloni.
Come nasce la Settimana della cucina italiana nel mondo?
Lโidea della Settimana nasce nel 2015 dalla volontร di portare avanti lโesperienza di Expo Milano, dedicata ai temi del diritto al cibo e alla sostenibilitร . La Settimana della Cucina ha consentito di raccoglierne lโereditร , contribuendo allโinternazionalizzazione di un comparto strategico per il nostro export e proponendosi come un grande progetto di valorizzazione su scala globale della cucina italiana di qualitร , anche in unโottica di stimolo dellโincoming turistico verso il nostro Paese, tanto piรน opportuno nellโattuale delicata congiuntura, marcata dalla crisi generata dallโemergenza pandemica.
Che portata ha questo evento, in termini di numeri e diffusione?
Grazie allโimportante lavoro di squadra, coordinato dalla Farnesina e che vede il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e stakeholders privati legati alla filiera agroalimentare, nelle passate quattro edizioni la rassegna ha visto la realizzazione di oltre 9000 eventi, a cura della rete delle Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici ICE allโestero, cui vanno aggiunte tutte le altre iniziative eseguite, in maniera autonoma ma coordinata, dai nostri partner. Eventi che fanno della Settimana la rassegna tematica annuale di maggior successo lanciata dalla Farnesina nellโambito della propria strategia di promozione integrata, che ha accompagnato efficacemente il positivo andamento dellโexport agroalimentare registrato in questi anni, e che รจ stata rivisitata e rafforzata nellโambito del Patto per lโExport.
Quali sono state le difficoltร di questโanno?
Lโemergenza sanitaria ha creato seri ostacoli alla realizzazione delle iniziative promozionali, notoriamente basate sulla convivialitร e sulla degustazione. Le difficoltร non ci hanno tuttavia fatto desistere dallโintenzione di riproporre la rassegna anche in questo anno cosรฌ particolare.
Come ci siete riusciti?
Con i nostri Uffici allโestero, abbiamo organizzato un palinsesto di eventi, in presenza e in formato digitale, che hanno dato luogo a una ricca serie di proposte in 124 Paesi per stimolare la partecipazione del pubblico e continuare a promuovere la reputazione del Made in Italy agroalimentare.
Foto di Filippo Nigro
Questโanno la rassegna รจ stata dedicata a un personaggio che, per primo, intuรฌ lโimportanza del settore enogastronomico nazionale e del saper โmangiar beneโ. Ci puรฒ dire di chi si tratta?
La sua identitร รจ rivelata immediatamente dal titolo scelto per lโedizione 2020: Saperi e Sapori delle terre italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi, autore del primo manuale di cucina dellโItalia Unita e di cui ricorre quest’anno il bicentenario dalla nascita. A 130 anni dalla sua pubblicazione, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene rappresenta ancora una pietra miliare per la cultura gastronomica nazionale e continua a promuovere i valori della Dieta mediterranea, di cui questโanno si celebra il decimo anniversario dellโiscrizione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Questo riconoscimento ha dato enorme visibilitร e prestigio al nostro modello alimentare, che esalta il legame tra componenti culturali e biologiche, tra ambiente e attivitร umane, e che difende la salute umana, in particolare dalle malattie non trasmissibili, come provato da numerosi studi scientifici. Abbiamo ritenuto di valorizzare tali importanti prerogative inserendo la promozione e la tutela del nostro modello alimentare tra le linee direttrici della rassegna 2020.
I lavori di promozione integrata continuano durante tutto lโanno. Ci sono altre novitร in cantiere?
In questi mesi abbiamo lavorato ininterrottamente per contrastare gli effetti negativi dellโemergenza sanitaria e per rilanciare il Made in Italy nel mondo, a partire dai prodotti agroalimentare che ne rappresentano una delle migliori e piรน apprezzate espressioni. Dal continuo dialogo con le associazioni di categoria รจ emersa la necessitร e lโurgenza di una massiccia campagna di comunicazione nei principali mercati di sbocco dellโexport italiano, campagna in cui il settore agroalimentare e le aziende che ne fanno parte avranno un posto di primaria importanza.
C’รจ anche un’altra iniziativa, perรฒ…
Sรฌ, sono lieto di annunciare che, grazie alla collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, inseriremo una nuova figura professionale negli organici delle nostre Ambasciate: gli esperti del settore agro-alimentare, che lavoreranno esclusivamente alla promozione, tutela e sostegno dei prodotti agro-alimentari, con una specifica attenzione alle questioni doganali, ai dazi e alle barriere non tariffarie. Un primo contingente composto da 6 addetti andrร ad arricchire gli organici delle nostre Ambasciate a Londra, Washington, Pechino, Tokyo, New Delhi e Brasilia.
a cura di Lorenzo Ruggeri
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