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Delitti in cucina: i gialli da leggere quest’estate tra chef, ristoranti e piatti sospetti

Dai veleni nascosti nei piatti dell’Inghilterra vittoriana ai banchetti letali delle detective story anni Trenta, il cibo è sempre stato un mezzo perfetto per uccidere

  • 03 Luglio, 2025

Coltelli e fornelli: la cucina professionale è da sempre uno dei luoghi più teatrali che esistano. Se poi ci si mette un delitto, allora il ristorante diventa la scena perfetta per un giallo ben costruito. E non è un caso se la letteratura gialla ci torna spesso. Dai veleni nascosti nei piatti dell’Inghilterra vittoriana ai banchetti letali delle detective story anni Trenta, il cibo è sempre stato un mezzo perfetto per uccidere. Negli ultimi anni, però, la cucina è diventata qualcosa di più: non solo strumento del delitto, ma ambientazione a tutti gli effetti, con i suoi rituali, le sue gerarchie e le sue tensioni drammatiche. Quest’estate, tra sagre spiagge, ecco una selezione di libri recenti – alcuni appena usciti, altri tradotti per la prima volta – dove la suspense si cuoce a fuoco lento.

Aftertaste, Daria Lavelle – Edizioni NN (2025)

In un ristorante clandestino di New York, ricavato in un seminterrato senza insegna, lavora un lavapiatti con un dono particolare: riesce a percepire, attraverso il gusto, i piatti più amati dalle persone defunte. Questo talento lo proietta nel mondo dell’alta cucina, ma lo rende anche testimone involontario di segreti irrisolti, tra chef ossessionati, clienti esclusivi e sparizioni inquietanti. Il romanzo si muove tra soprannaturale, noir e gastronomia, con un’ambientazione sensoriale curatissima e descrizioni culinarie che ricordano più un incubo che un food blog. L’autrice ha studiato cucina professionale prima di scrivere il libro.

Morte a Roma, Riccardo Braccaioli – Mondadori (2024)

Un omicidio scuote il ristorante più esclusivo della capitale. L’ispettore Gildo Falcone, che ha lasciato da tempo i fornelli per la divisa, viene chiamato a indagare. Il delitto, però, lo riporta nei luoghi dove un tempo dirigeva brigate stellate. Tra cene riservate, rivalità tra cuochi e un passato che bussa alla porta, Falcone dovrà decidere se fidarsi più del suo fiuto gastronomico o di quello investigativo. Braccaioli, ex maître d’hotel, costruisce un giallo credibile e intenso, con dialoghi che sembrano rubati direttamente da una cucina durante il servizio del sabato sera.

Qualcuno sta uccidendo i grandi cuochi italiani, Luca Iaccarino – Mondadori Strade Blu (2023)

Una cameriera sveglia, ironica e senza troppe illusioni sul mondo della ristorazione si ritrova al centro di una catena di omicidi eccellenti: uno dopo l’altro, famosi chef italiani vengono eliminati in modi che sembrano avere tutti un filo comune. Tra eventi gastronomici, vanità da show cooking e misteriose lettere anonime, il giallo prende corpo mentre la protagonista osserva – e giudica – da dentro quel sistema che tutti guardano con ammirazione. Il libro è disseminato di riferimenti (non sempre lusinghieri) a veri chef italiani: un gioco a chi indovina chi.

The Restaurant of Lost Recipes, Hisashi Kashiwai – Einaudi (trad. 2024)

Nel cuore di Kyoto esiste un ristorante che non si limita a servire cibo, ma aiuta i clienti a ritrovare i sapori dimenticati della propria infanzia. Basta descrivere vagamente un piatto del passato, e lo chef riesce a ricrearlo con precisione commovente. Ogni piatto diventa il punto di partenza per una storia, un piccolo mistero emotivo o familiare. Il romanzo è strutturato in capitoli autonomi, ognuno con una ricetta “da ritrovare” e una verità da affrontare. In Giappone è stato un bestseller da oltre un milione di copie, con adattamento tv incluso.

Butter, Asako Yuzuki – Edizioni e/o (trad. 2024)

Una giornalista di Tokyo si ritrova ossessionata dal caso di Rika, una donna accusata di aver avvelenato tre uomini. Rika, però, non è affatto la serial killer che ci si aspetta: è colta, ironica, vive per cucinare e parla del burro come fosse un atto politico. Le due iniziano una fitta corrispondenza tra carcere e cucina, in cui la tensione cresce, tra confidenze, ricette e domande scomode sul desiderio femminile, il corpo e il cibo. Il romanzo è liberamente ispirato a una storia vera avvenuta in Giappone nel 2009.

Un cadavere in cucina. Un caso per Manrico Spinori, Giancarlo De Cataldo – Einaudi, Stile libero (2025)

Durante una cena esclusiva nel ristorante stellato “Controcorrente”, uno dei commensali muore avvelenato dopo aver mangiato funghi allucinogeni mescolati a una salsa. Il pubblico ministero Manrico Spinori, ex pianista e melomane impenitente, si trova coinvolto in un’indagine che mescola ricatti, servizi segreti e rivalità tra gourmet. Tutta la storia è costruita come una partitura musicale: ci sono accelerazioni improvvise, momenti lirici e stonature volute. Il ristorante è ispirato a un vero locale romano frequentato da politici e giudici.

Cucina in giallo, AA.VV. – Sellerio Editore (2021)

Otto racconti firmati da autori come Marco Malvaldi, Francesco Recami e Gaetano Savatteri, tutti accomunati da una scena del crimine ambientata tra padelle e frigoriferi industriali. C’è chi uccide per gelosia durante una gara di dolci, chi nasconde un corpo dietro a un banco frigo e chi smaschera un adulterio partendo dal contenuto della spesa. Un’antologia perfetta per lettori affamati ma con poco tempo. Alcune storie sono nate da esperienze personali degli autori in cucine e ristoranti veri.

Murder, She Wrote: Killer in the Kitchen, Jessica Fletcher & Donald Bain – Berkley Books / Penguin Group (2016, solo in inglese)

Una chicca per i fan della scrittrice di Cabot Cove. Jessica Fletcher in questo libro ha investito nel nuovo ristorante di pesce aperto da due giovani del posto. Ma la concorrenza con il cuoco francese del bistrot accanto si fa feroce, finché quest’ultimo non viene trovato morto con un coltello nel petto. Jessica è coinvolta in prima persona – e per una volta, tra i sospettati c’è anche lei. Il romanzo, parte della serie ufficiale di “Murder, She Wrote”, è uno dei pochi ambientati interamente nel mondo della ristorazione. Gli autori si sono ispirati a una faida reale tra ristoratori del Maine.

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