Passaggio importante, storico, per la Doc Orvieto che fa il suo esordio nel mondo dei vini a bassa gradazione. Il Masaf ha approvato il nuovo disciplinare di produzione e, con la recente pubblicazione nella Gazzetta ufficiale (11 maggio 2025), dร il via libera alla versione a 10 gradi alcolici (minimi) della Doc umbra. In attesa dell’ultimo passaggio formale a livello di Unione europea, i primi vini (annata 2024 da 10 e da 10,5 gradi) sono giร sul mercato e sono prodotti da due aziende consorziate. L’iniziativa era nata in occasione delle modifiche temporanee alle regole di produzione per la vendemmia 2024. I produttori hanno ora constatato l’opportunitร per rinnovare l’identitร della Doc Orvieto e anche per questo 2025 la produzione verrร confermata.
Il progetto tecnico alla base dei primi due vini รจ stato guidato dagli enologi Pier Paolo Chiasso (societร Chiasso-Cotarella), Paolo Nardo (Gruppo italiano vini), Massimiliano Pasquini (Castello della Sala โ Marchesi Antinori), affiancati dal produttore Enzo Barbi (Decugnano dei Barbi). Nei giorni scorsi, come fa sapere il Consorzio di tutela, il gruppo di enologi ha presentato i nuovi campioni alla base associativa.
In una degustazione alla cieca, i due vini (giร imbottigliati) sono stati degustati con riscontri positivi sul profilo aromatico-gustativo e una riconoscibilitร territoriale ben preservata.ย Vincenzo Cecci, presidente del Consorzio, ha spiegato che ยซdall’adattamento climatico nasce un’idea di valore. Con la modifica al disciplinare e la concreta messa in commercio dei primi Orvieto Doc a bassa gradazione, offriamo al mercato una risposta reale: vini piรน moderni, piรน leggeri, ma profondamente radicati nel nostro territorioยป.
Il presidente della Commissione tecnico-scientifica, Riccardo Cotarella, ha parlato di operazione dal carattere innovativo: ยซQuesto risultato dimostra che un vino puรฒ rimanere identitario e di qualitร anche con un grado alcolico piรน contenuto. Siamo i primi in Italia a fare questo passo in ambito Doc, e lo facciamo con coerenza e consapevolezza tecnicaยป. Secondo iย tre enologi (Paolo Nardo, Massimiliano Pasquini, Pier Paolo Chiasso), si compie un passo importante per l’Orvieto: ยซQuesta nuova tipologia a 10 gradi alcolici nasce dall’ascolto attento dei segnali che ci arrivano dal territorio, dal clima e dai consumatori. Viviamo un’epoca in cui freschezza, bevibilitร e leggerezza sono sempre piรน richieste, ma senza mai sacrificare la qualitร e lโidentitร ยป. Sul lato tecnico, si รจ lavorato in modo sperimentale su ogni fase della produzione, dalla scelta delle uve alla raccolta anticipata, fino alla vinificazione con lieviti selezionati e basse temperature.
Cooperativa Monrubio|Azienda Agricola Bigi|Castello della Sala|Azienda Vinicola Palazzone|Cantina Bigi
Per accompagnare e approfondire questa evoluzione, il Consorzio ha presentato una domanda di sostegno al Masaf per un progetto di ricerca scientifica, in collaborazione con il mondo accademico e gli istituti di sperimentazione. L’obiettivo, fa sapere l’ente di tutela, รจ avviare un percorso multidisciplinare che tocchi aspetti enologici, agronomici, normativi e di comunicazione, per valorizzare al massimo le nuove potenzialitร dellโOrvieto Doc.
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