Attualitร 

Cambiano le regole per l'acqua potabile: cosa prevede il nuovo decreto

Un intervento normativo di ampio respiro che mira a rafforzare la sicurezza dellโ€™acqua potabile in Italia mettendola in linea con gli standard europei piรน recenti

  • 30 Luglio, 2025

Una svolta significativa per la qualitร  dell’acqua destinata al consumo umano รจ arrivata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 102/2025. Un provvedimento che introduce importanti integrazioni e correzioni alla precedente normativa recependo cosรฌ la direttiva UE 2020/2184 e rafforzando le garanzie per la salute pubblica.

Materiali sicuri. Nuovi requisiti per impianti idrici

Il cuore delle nuove disposizioni batte sull’articolo 10 del D.Lgs. 18/2023, che regola i materiali a contatto con l’acqua potabile. A partire dal 31 dicembre 2026, l’industria dovrร  conformarsi a standard piรน stringenti come nel caso della fabbricazione di prodotti e impianti (come quelli utilizzati per il prelievo, il trattamento, lo stoccaggio e la distribuzione delle acque) per i quali saranno ammesse solo sostanze incluse negli elenchi positivi europei, definiti dalla Decisione di esecuzione UE 2024/367. Fino all’entrata in vigore piena delle nuove disposizioni (fine 2026), le attuali normative nazionali, contenute nel decreto del Ministro della Salute 6 aprile 2004, n. 174, rimarranno valide, purchรฉ rispettino i parametri stabiliti.

acqua - cover articolo fine waters

Stretta sui valori di inquinanti come Pfas e Tfa

Tra le principali preoccupazioni ambientali e sanitarie degli ultimi anni ci sono le sostanze perfluoroalchiliche, meglio conosciuti come Pfas e noti per la loro persistenza nellโ€™ambiente e potenziali effetti nocivi sulla salute. Il decreto introduce il parametro โ€œSomma di 4 Pfasโ€ (PFOS, PFOA, PFNA, PFHxS) e, per la prima volta, regolamenta il Tfa (acido trifluoroacetico), un composto derivato da fonti industriali e pesticidi. I nuovi limiti, molto piรน stringenti del passato (per i Pfas si passa dall’attuale valore limite di 0,50 ยตg/l a 0,10 ยตg/l), entreranno in vigore dal 12 gennaio 2026, dando il tempo ai gestori di adeguare i sistemi di monitoraggio e trattamento. Una misura che mira a prevenire esposizioni prolungate a contaminanti difficilmente degradabili.

Il nuovo sistema di controllo

Per assicurare la corretta implementazione di queste nuove regole, รจ stato creato il “Sistema nazionale di valutazione della conformitร  dei prodotti che vengono a contatto con le acque destinate al consumo umano”. Questa struttura vede la collaborazione di attori chiave: il Ministero della Salute, con funzioni di indirizzo e coordinamento; il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, come autoritร  di notifica; Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento, responsabile della valutazione e vigilanza degli organismi di conformitร ; e infine, gli organismi notificati, incaricati della valutazione della conformitร  dei prodotti.

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