Consumi

Gli italiani ad agosto tra ristoranti, bar, gelaterie, aperitivi e sagre. Nel cuore dell'estate la spesa supera 9,3 miliardi di euro

La Fipe-Confcommercio diffonde le stime per il principale mese estivo includendo anche le fiere locali, il take away e lo street food

  • 03 Agosto, 2025

Il “fuori casa” degli italiani tra colazioni, ristoranti, aperitivi, dopo-cena, discoteche, gelati, take away e street food, vale 9,3 miliardi di euro ad agosto. Nel giorno che dà il via al cuore delle vacanze estive, la stima è stata diffusa dalla Fipe-Confcommercio. In questo mese, sottolinea l’associazione presieduta da Lino Enrico Stoppani, si assiste a un cambio degli stili di vita non solo per quei due italiani su tre che scelgono la vacanza ad agosto, ma anche per quel 33% dei cittadini che non ci vanno ma che, inevitabilmente, si concedono qualcosa in più fuori dalle mura domestiche.

I luoghi preferiti

Tra i luoghi di consumo preferiti, i bar e i ristoranti rappresenteranno le scelte principali, con una spesa rispettivamente di circa 1,8 e 5,4 miliardi di euro. Una spesa che tocca i 6 miliardi se si considera anche la ristorazione veloce. In aggiunta, i take away e gli street food valgono ad agosto 2025 circa 900 milioni di euro, mentre gelaterie e discoteche contano per 100 milioni di euro ciascuna. Il grande numero di sagre e fiere agostane nei vari territori italiani porterà gli italiani a spendere mezzo miliardo di euro.

Le principali voci di spesa

La cena è la voce principale di spesa nel canale fuori casa per gli italiani ad agosto, con 4,9 miliardi di euro. A seguire, il pranzo, che inciderà sul conto complessivo per 2,4 miliardi di euro. I valori, spiega la Fipe, considerano complessivamente i consumi, anche quelli fatti in luoghi diversi dai ristoranti. Gli aperitivi valgono 600 milioni di euro; altrettanti 600 milioni di euro andranno per fare colazione al bar. Le pause di metà giornata e il dopo cena vedranno una spesa intorno ai 400 milioni di euro per ciascuna voce. «Scoprire che bar e ristoranti rappresentano un’importante voce di spesa per i consumi estivi degli italiani non è una sorpresa – dichiara Stoppani – ma la conferma che queste imprese sono parte integrante dello stile di vita delle persone, sia nei luoghi di vacanza che di residenza».

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