Le nuove regole

Come cambia la pesca nell’era del nuovo trattato sugli oceani

Dal 2026 le attività di pesca in acque internazionali saranno soggette a regole comuni, valutazioni d’impatto e nuove aree marine protette

  • 24 Settembre, 2025

Dopo aver raggiunto le 60 ratifiche necessarie, dal 2026 entrerà pienamente a regime il trattato internazionale sulla “Biodiversità oltre la giurisdizione nazionale”, segnando una svolta nella governance degli spazi marini internazionali, oggi sempre più sotto pressione a causa di inquinamento, sfruttamento e cambiamenti climatici. In prospettiva, l’entrata in vigore del trattato potrebbe cambiare radicalmente la gestione degli spazi oceanici condivisi, assicurando che il mare resti una risorsa globale da proteggere e non solo da sfruttare.

Un percorso normativo lungo un decennio

Frutto di oltre dieci anni di negoziati multilaterali, l’intesa punta a proteggere la biodiversità marina nelle acque internazionali e nei fondali non soggetti a sovranità nazionale, che coprono quasi i due terzi degli oceani. Queste aree sono cruciali non solo per l’equilibrio ecologico, ma anche per la sicurezza alimentare, la ricerca scientifica e le risorse economiche. Sempre più frequentemente però, negli ultimi decenni, questi spazi sono risulti vulnerabili all’estrazione intensiva di risorse, all’acidificazione e al declino della fauna marina.

«L’entrata in vigore dell’Accordo sulla biodiversità oltre la giurisdizione nazionale segna una tappa storica per il nostro pianeta. Questa pietra miliare dimostra la forza del multilateralismo, mentre ci dirigiamo a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ringraziamo i nostri partner delle Nazioni Unite per la loro collaborazione. L’Ue e i suoi Stati membri confermano il loro impegno per un’attuazione rapida e ambiziosa dell’accordo. E invitiamo altri paesi ad unirsi al nostro movimento per la protezione universale dei nostri oceani», ha dichiarato in una nota la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Le grandi aree marine protette e le altre novità

Uno degli strumenti più innovativi introdotti dal BBNJ è la possibilità di creare aree marine protette su larga scala in alto mare, con l’obiettivo di contribuire al traguardo fissato dal Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal, ovvero di tutelare il 30% degli oceani entro il 2030.

Il trattato stabilisce inoltre che le attività economiche in acque internazionali dovranno essere sottoposte a valutazioni di impatto ambientale, un passo decisivo per limitare i danni a ecosistemi particolarmente fragili. Grande attenzione viene riservata anche all’equità. Nello specifico è previsto un sostegno tecnico e finanziario ai Paesi in via di sviluppo per adeguarsi agli obblighi indicati dal trattato. Sono previste iniziative di rafforzamento delle capacità, programmi di trasferimento di tecnologie marine e un sistema innovativo di condivisione dei benefici derivanti dalle risorse genetiche presenti negli oceani.

Il ruolo dell’Europa

L’Unione Europea ha giocato un ruolo determinante sia nei negoziati sia nel processo di ratifica, guidando la High Ambition Coalition, un’alleanza di oltre 40 Stati impegnati a promuovere una protezione marina fondata sulla scienza. Da punto di vista operativo Bruxelles ha già annunciato un pacchetto da 40 milioni di euro attraverso il suo Global Ocean Programme per sostenere l’attuazione del trattato, invitando gli altri membri della coalizione a contribuire in modo analogo.

A tal proposito è intervenuto anche il Commissario europeo per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis: «L’entrata in vigore dell’accordo odierno rappresenta una pietra miliare storica per la governance degli oceani e l’Ue ha svolto un ruolo chiave nel suo raggiungimento. Questo accordo è fondamentale per preservare la vita marina e la biodiversità, essenziali per noi e per le generazioni future. È anche la prova di una cooperazione multilaterale di successo, a dimostrazione del fatto che il mondo può unirsi e trovare soluzioni per la protezione degli oceani. Con 60 ratifiche ottenute e l’entrata in vigore, il prossimo passo fondamentale è la ratifica universale per sfruttare appieno il potenziale dell’accordo nella salvaguardia degli ecosistemi marini a livello globale.

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd