Salumi

Salumi da Re 2019. I tre concorsi della grande festa norcina

Del raduno di norcini, salumieri e allevatori allโ€™Antica Corte Pallavicina questa volta approfondiamo le competizioni (e selezioni) in programma, prima e durante: tornano quella dedicata ai panini e la gara di taglio del prosciutto a mano e a macchina. A cui si aggiunge una novitร : gli aspiranti porcari in lizza dopo lโ€™appello lanciato dai fratelli Spigaroli.

  • 14 Marzo, 2019

Lโ€™attesa รจ quasi terminata. Salumi da Re, la manifestazione che raduna ogni anno norcini, salumieri e allevatori allโ€™Antica Corte Pallavicina dei fratelli Spigaroli, sta per tornare: lโ€™appuntamento per tutti gli appassionati e curiosi รจ dal 30 marzo al 1ยฐ aprile a Polesine Zibello, nellโ€™incantevole location di sempre e con lโ€™organizzazione di sempre (frutto della collaborazione tra gli Spigaroli e Gambero Rosso), ma anche con numerose novitร .

Lโ€™importanza dellโ€™allevamento e il concorso dedicato al mestiere del porcaro

Ve ne abbiamo giร  anticipate molte nella nostra serie di articoli di approfondimento sulla tre giorni, a partire dai temi caldi di questa sesta edizione: le certificazioni Dop e Igp, di cui sottolineeremo sia i meriti che gli eventuali limiti, e lโ€™importanza dellโ€™allevamento. Proprio su tale argomento sarร  incentrato il convegno La qualitร  comincia dallโ€™allevamento. La figura del porcaro. Antiche razze e incroci, in programma sabato 30 alle 17.30: tre concetti inanellati, fondamentali per ribadire quanto il prodotto finale sia il risultato di un grande lavoro che deve inevitabilmente partire dal benessere dellโ€™animale. Un benessere che, come ci ha spiegato Massimo Spigaroli qui, allโ€™Antica Corte vogliono assicurare ai maiali ricostruendo il ruolo del porcaro: un mestiere praticamente scomparso e da ridefinire, la figura di cui i suini devono imparare a fidarsi per lasciarsi guidare nel bosco. Gli Spigaroli hanno lanciato il loro appello e sono intenti a raccogliere e valutare i curricula degli interessati: la persona che selezioneranno avrร  inoltre lโ€™opportunitร  di partecipare allโ€™incontro.

Cosa รจ successo al patrimonio suinicolo autoctono italiano?

Incontro che porterร  sul Gran Palco del Maiale anche Luigi Tacchi, esperto in biodiversitร  animale, per aiutarci a capire meglio cosa cโ€˜รจ stato dietro la progressiva erosione del patrimonio suinicolo autoctono nazionale e ad abbozzarne la fotografia attuale. โ€œBisogna intanto fare un salto nel passato, in particolare alla fine dellโ€™Ottocento, quando si iniziarono a diffondere le razze inglesi โ€“ vedi lo Yorkshire, dal mantello bianco e da cui poi si รจ formata lโ€™attuale Large White โ€“ e furono modificati i sistemi di allevamentoโ€ afferma Tacchi,โ€œnonostante ciรฒ, fino agli anni โ€™20 cโ€™era ancora un discreto numero di razze rustiche italiche, prevalentemente dal mantello scuro (nel caso della Cinta senese interrotto da una fascia bianca), ma poi la situazione รจ diventata sempre piรน problematica fino a quando, negli ultimi decenni del Novecento, le razze sopravvissute iniziarono a rischiare lโ€™estinzioneโ€.

Suino nero lucano Mirko Giannella

Il lavoro di salvaguardia delle razze rustiche, a partire dal registro anagrafico

E allora che fare? โ€œA quel punto furono avviati vari progetti di recupero gestiti da diversi attori, a partire dalle Regioni e dallโ€™Anas, lโ€™Associazione Nazionale Allevatori Suiniโ€, ricorda Tacchi, โ€œma ancor prima fu determinante la Convenzione sulla Diversitร  Biologica ratificata a Rio de Janeiro nel 1992: da quel momento in poi, a livello mondiale, sono partiti gli sforzi per recuperare la diversitร  genetica di interesse agrarioโ€.

Nel caso specifico dei suini italiani, รจ stata imprescindibile la realizzazione del registro anagrafico per le diverse razze, suddiviso in realtร  in tre registri. Come si legge nel โ€œDisciplinare del libro genealogico e del registro anagrafico della specie suinaโ€, ci sono le razze estere a limitata diffusione in Italia (ossia Landrace belga, Hampshire e Spot), ma soprattutto ci sono i tipi genetici autoctoni, quelli da conservare e salvaguardare โ€œmediante il consolidamento delle caratteristiche di rusticitร , anche attraverso il contenimento della consanguineitร  (la quale influisce in modo pesantissimo sulla riproduzione, fino al punto in cui gli animali non si riproducono piรน o la progenie muore, ndr)โ€.

Quali sono esattamente tali tipi genetici? Cinta senese, Mora romagnola, Nero siciliano, Casertana, Apulo-Calabrese e Sarda, per ognuna delle quali esistono delle denominazioni locali o alternative, elencate allโ€™interno del documento โ€œNorme tecniche del libro genealogico e del registro anagrafico della specie suinaโ€: โ€œciรฒ significa che, in ogni caso, le differenze genetiche e morfologiche sono contenuteโ€, conclude lโ€™esperto. E poi cโ€™รจ il terzo registro, ossia quello delle cosiddette โ€œrazze sinteticheโ€ (vale a dire che avevano perso la piena continuitร  con il passato), a cui appartiene solo il Nero di Parma.

Il Nero di Parma e un culatello imperdibile

Ed รจ proprio al recupero del Nero di Parma che gli Spigaroli hanno dedicato anni di lavoro e di impegno, senza smettere di seguire il fil rouge della valorizzazione del territorio e della sua ricchezza norcina: โ€œbisogna prima di tutto capire perchรฉ determinate razze sono state abbandonateโ€, sottolinea Massimo Spigaroli, โ€œse il motivo risiede nel fatto che la carne non รจ di qualitร , allora รจ piรน che sensato; ma se la causa corrisponde solo alle maggiori difficoltร , allora bisogna avere il coraggio di procedere controcorrente: quando abbiamo iniziato a fare le prime prove con il Nero ci siamo accorti subito delle grandi potenzialitร  delle carni e ci abbiamo credutoโ€. รˆ cosรฌ che sono nati culatelli sublimi, realizzati solo a partire dal Nero di Parma โ€“ ma non sono da meno le altre versioni โ€“ e lasciati stagionare per almeno 30 mesi.

La Gara di taglio del prosciutto a mano e a macchina

Ecco che il senso della frase โ€œla qualitร  comincia dallโ€™allevamentoโ€ ci appare sempre piรน chiaro e pregnante, unโ€™affermazione che vale per i salumifici con allevamento maison tanto quanto per quelli che le carni le acquistano. Ma non solo, perchรฉ tutto ciรฒ deve assumere importanza pure per coloro a cui il prodotto arriva giร  ultimato e che, come nel caso di Mirko Giannella, hanno il compito di tagliarlo senza rovinarlo. Mirko, non a caso, durante Salumi da Re 2018 รจ stato uno dei due vincitori della Gara di taglio del prosciutto โ€“ รจ arrivato primo tra gli sfidanti che lo hanno eseguito a mano – e questโ€™anno sarร  nella giuria della stessa competizione (tra i giurati non mancherร  nemmeno Igles Corelli, lo chef ospite dโ€™onore della sesta edizione della manifestazione), che si svolgerร  domenica 31 marzo a partire dalle 11.30 con regole immutate: possono partecipare gastronomie e salsamenterie italiane, che si sfideranno nel taglio a mano ma anche in quello a macchina con affettatrice a volano; nel primo caso i concorrenti dovranno ottenere almeno cinque fette in un minuto, nel secondo minimo 100 grammi di prosciutto nello stesso arco di tempo; il prosciutto impiegato sarร  solo di Parma.

Foto: Mirko Giannella

Formazione per i tagliatori di prosciutto

โ€œIl primo problema che abbiamo in Italia รจ che qui da noi, a differenza di quanto accade in Spagna, non ci sono percorsi formativi riconosciuti per chi vuole specializzarsi nellโ€™arte del cortadorโ€, commenta Giannella, โ€œio stesso ho imparato da autodidatta, per esempio attraverso dei video tutorial, e mi sono accorto che ci manca una tecnica di base standardizzata e definitaโ€. Il modello virtuoso a cui fare riferimento resta la Spagna, ma Mirko ha in serbo un progetto che punta invece a valorizzare il patrimonio nostrano. Ossia? Fondare lโ€™Associazione dei Tagliatori e lโ€™Accademia di Taglio – Artisti del Prosciutto, che organizzerร  corsi incentrati sul taglio del prosciutto a mano. โ€œSaremo operativi a breve e si tratta di un percorso che ho intrapreso in collaborazione con il salumificio Casa Rago di Miglionico, in provincia di Materaโ€ approfondisce Mirko โ€œa Matera prevediamo di aprire la sede dellโ€™accademia, permettendo agli iscritti di seguire una formazione completa, incluse le visite agli allevamenti di suino Nero lucano (che rientra tra le denominazioni locali o alternative dellโ€™Apulo-Calabrese, ndr) di Casa Ragoโ€.

Il panino teen-ager: una cosa buona tra le mani

Senza dimenticare che Salumi da Re รจ non solo lโ€™occasione giusta per approfondire i vari passaggi della filiera norcina, ma anche quella per assaggiare i meravigliosi prodotti che ne derivano e comprendere come valorizzarli al meglio in qualsiasi preparazione. Come, ad esempio, un โ€œsempliceโ€ panino: durante la tre giorni tornerร  infatti il concorso Il panino teen-ager: una cosa buona tra le mani, in programma sabato 30 alle 13.30, giunto alla quinta edizione e che chiama allโ€™appello gli studenti degli istituti alberghieri dellโ€™Emilia Romagna.

Ad aggiudicarsi il primo premio, lo scorso anno, รจ stata Elisa Truffelli dellโ€™istituto Zappa-Fermi di Bedonia, nel Parmense, con le sue fette di pane al nero di seppia con pistacchi sposate a Culatello di Zibello, crema di Parmigiano Reggiano e confettura di fichi. Lโ€™originalitร  degli abbinamenti, dunque, dร  al panino una marcia in piรน, purchรฉ non penalizzi fattori ancor piรน determinanti come il giusto accostamento tra pane e salume: โ€œil primo deve mettere in evidenza il secondo attraverso un felice gioco di contrastiโ€, conclude Massimo Spigaroli, โ€œecco perchรฉ con salumi particolarmente grassi, come lardo o pancetta, sceglierei un pane acido a lievitazione naturale; nel caso del culatello, invece, soprattutto se abbastanza stagionato, opterei per un pane piรน dolce e piacione, come uno tipico della nostra zona contenente strutto e un poโ€™ di miele: a tale binomio aggiungerei solo del burro, che conferisce ulteriore morbidezzaโ€.

N.B.ย Nella nostra sezioneย www.gamberorosso.it/salumi-da-re/ย troverete approfondimenti sulla manifestazione e tutte le aziende partecipanti. Tenetevi aggiornati!

Salumi da Re – 30-31 marzo / 1ยฐ aprile – Antica Corte Pallavicina – Polesine Zibello (PR)ย www.salumidare.it/

 

a cura di Agnese Fioretti

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