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Repubblica Dominicana. Alla scoperta della cucina tipica

Siamo andati alla scoperta della gastronomia dominicana, che si trova in un momento di grande carica e di voglia di riscatto sulla scena internazionale.

  • 17 Gennaio, 2020

In un mix sensuale di carattere tropicale, sentimento nazionale e influenze esotiche, i dominicani contano su una cultura culinaria ricca e variegata, fermentata in un passato di apporti, fusioni coloniali e influenze etniche, tra aborigeni, spagnoli e africani, che nei secoli hanno modellato il profilo della sua identitร . Oggi il paese รจ nel pieno di un interessante boom gastronomico. Che perรฒ risulta ancora sconosciuto, cosรฌ nel numero di Gennaio del mensile del Gambero Rosso ne abbiamo parlato. Qui un assaggio.

Repubblica Dominicana Ananas

La tradizione gastronomica dominicana

Nel mondo poco o nulla si conosce della ricchissima e stratificata tradizione gastronomica dominicana caratterizzata dalla genuinitร  della cucina e dal valore ancora domestico delle preparazioni. Ed รจ proprio da questa semplicitร  e insieme dalla infinita varietร  di verdure e ortaggi concentrati nelle terre dominicane (a cominciare dai tuberi di yuca e mapuey) che prendono avvio i progetti gastronomici dei nuovi chef di scena sullโ€™isola e a Santo Domingo, per la seconda volta nominata dall’Accademia Ispanoamericana della Gastronomia, capitale gastronomica dei Caraibi.

Repubblica Dominicana Ananas

La gastronomia criolla si trova in un momento di grande carica, prolifico per entusiasmo e voglia di riscatto sulla scena internazionale, con al centro la cultura della cucina come mezzo efficace per lโ€™interscambio sociale. Riflettere su ogni prodotto originario, appropriarsene, rielaborarlo, e condividerlo a nuova vita, รจ il mantra dei nuovi chef. Molto cโ€™รจ ancora da fare nella costruzione di unโ€™identitร  ben riconoscibile e strutturata, ma lโ€™orgoglio dominicano e la creativitร  dei protagonisti, spingono la sua evoluzione nella giusta direzione. Ma quale รจ la storia di questo paese di passaggio e di immigrazioni?

Repubblica Dominicana Cacao criollo dominicano

Storia gastronomica dalle origini a oggi

Partiamo dalle origini. Il repertorio alimentare aborigeno dai Tainos in poi si basa sul Pan de Conquista o casabe, uno dei prodotti piรน elaborati dallโ€™epoca di Colombo. รˆ una sorta di torta di farina di yuca infornata in gabbie gigantesche. รˆ apprezzata per le proprietร  di eccellente conservazione e trasportabilitร  per i mari dei Caraibi. Tra i prodotti autoctoni troviamo ananas, mais e batata; intraducibili gli altri: lechosa caimito, guanร bana, mamo, jobo, jagua, zapote, yautรฌa, lerรฉn, palmito, bija e manรฌ. Il mabรฌ, una bevanda a base di corteccia fermentata ottenuta dalla fermentazione del bejuco indio, emerge tra le migliori bevande rinfrescanti precolombiane.

Repubblica Dominicana

Il mais รจ alla base di gran parte delle pietanze

Con lo sviluppo degli allevamenti, tra gli ingredienti della dieta coloniale cominciรฒ il consumo di carne di montagna. Lโ€™apporto in carboidrati proveniva dal pane di granturco (arepa, in tutte le forme) e dalle banane importate dalle Canarie. Oggi le banane (platano) tanto verdi quanto mature, sono onnipresenti sulle tavole dominicane: il purรจ mangu โ€“ platano pestato โ€“ รจ fisso a cena come a pranzo, insieme al mofongo, la versione arrosto con aglio e chicharrรฒn di maiale. Il mais รจ alla base di gran parte delle pietanze salate, dalla frittura con lโ€™anice alla polenta ripiena, dai chencรฉn ai pastelones caseros, e diventa dessert con il chacร  e il gofio o majarete, con cioccolato, zenzero o caffรจ. Il cambio radicale, rispetto a questa situazione, viene determinato dallโ€™ingresso dello zucchero sullโ€™isola.

Repubblica Dominicana

Poi venne la Repubblica

Con lโ€™espansione del commercio repubblicano irrompono sullโ€™isola gli alimenti di importazione: carni salate come il tasajo del Montevideo, la pancetta di maiale americano, il pesce disidratato, salato o affumicato, baccalร , aringhe e merluzzi. Dalla fine del 1800 compare lo stufato di baccalร  marinato o al cocco o in insalata con patate e cipolla, il locro criollo con mais, fagioli, patate e carne (o aringa) e il famoso ropa vieja de tasajo. Arrivarono anche strutto e farina dal Nord America e burro dal Nord Europa, insieme ai formaggi edam e gouda dallโ€™Olanda. Olive da Spagna e Italia e riso da ovunque nel mondo.

Bocachica Repubblica Dominicana

Bocachica

Lโ€™epoca delle immigrazioni

Tra i piatti portati dalle diverse etnie immigrate sullโ€™isola, persiste il pesce al cocco consumato dai neri dโ€™Africa nella penisola di Samanร ; e il famoso moro de guandules e cocco: un piatto natalizio a base di riso e piselli bruni dal sapore vagamente amaro e affumicato. Lo yaniqueque prende spunto dal pancake americano, ma รจ croccante e piรน gustoso. Dai libanesi arrivรฒ il quipe, polpetta fritta di carne o altro, accompagnata da salse o yogurt. Dai cinesi approdรฒ la cultura del riso fritto, delle zuppe di pesce al vapore e delle preparazioni al wok. Simbiosi totale con gli spagnoli dalla paella al cocido, carne di maiale in tutte le sue forme, polpo, baccalร  e tortillas, jamon serrano e queso manchego. Oggi tutta questa densitร  e tutte queste sovrapposizioni necessitano di narrazione e di identitร . E qualcuno ci sta pensando.

Repubblica Dominicana

Il sincretismo culinario

Dona Esperanza De Lithgow ci aspetta a casa sua per colazione, ha preparato un menu interamente fatto in casa, con le pietanze classiche dominicane, quelle del menu delle feste. Ci accoglie con gli onori degli ospiti importanti, in un tailleur blu elettrico sgargiante quanto il suo sorriso, tacco 12 e portamento eretto, come a ventโ€™anni, sebbene i ventโ€™anni siano ormai lontani da un poโ€™. Descrivere una personalitร  come dona Esperanza รจ un poโ€™ come immaginare in lei la personificazione della Repubblica Dominicana intera. Con orgoglio caraibico insegna e cucina da piรน di 50 anni sentimento e passione per la sua isola, una vera pioniera con la missione di far conoscere tradizioni e cultura gastronomica di queste terre.

รˆ da qui che nasce il suo impegno, in tempi in cui, di valore e identitร  di cibo e preparazioni locali, non si aveva ancora consapevolezza. Non si puรฒ che immaginarsi il clamore, quando fu proprio una donna a innescare la rivoluzione della coscienza culinaria del paese. Le si riconosce la capacitร  di un sincretismo culinario perfetto tra i fondamenti della tradizione e le potenzialitร  offerte dalla cucina contemporanea, nel guadare indenne le contaminazioni facili quanto delle vicine tendenze global nordamericane.

Repubblica Dominicana

Dona Esperanza mostra il valore delle tecniche antiche, della cucina lenta. La sua ricerca recupera un intero archivio storico creolo (fagiani, capre e capretti inclusi) per aggiornarlo al gusto dei tempi senza inutili perfezionismi, in unโ€™opera di redenzione della cucina povera nellโ€™olimpo della nascente gastronomia contemporanea, fatta di tanti giovani talenti dominicani o giunti sullโ€™isola a rielaborarne la storia in cucina. Oggi Dona Esperanza รจ responsabile per la Gastronomia del Ministero del Turismo e ambasciatrice di cucina dominicana nel mondo. โ€œQuando 15 anni fa sono entrata al Ministero del Turismo, nelle universitร  non esisteva un programma accademico sulla cucina dominicana. Sono andata personalmente ad incontrare i rettori per chiederne la valorizzazione, e cosรฌ รจ stato. Da quel momento รจ cominciato un fermento nuovo, visibile nelle scuole ed associazioni gastronomiche, prima fra tutte la Academia Dominicana de Gastronomia. Lo scorso giugno 2019 per la prima volta sono stati selezionati e premiati i primi 10 migliori ristoranti di Santo Domingo 2018: รจ un gran risultatoโ€.

Il racconto continua nel mensile di Gennaio del mensile del Gambero Rosso.

a cura di Emilia Antonia De Vivo e Vittorio Castellani

foto di Vittorio Castellani

QUESTO รˆ NULLA…

Nel mensile di Gennaio del mensile del Gambero Rosso trovate il racconto completo con i mercati di Santo Domingo e i nuovi cuochi, che sempre piรน spesso fanno rete: ultimo progetto รจ Sabores Ancestrales, unโ€™autentica enciclopedia della cultura gastronomica dominicana che ha dato vita ad uno splendido libro illustrato, che raccoglie il contributo delle firme piรน autorevoli in materia che lโ€™isola conosca. Un servizio di 13 pagine che include anche un glossarietto per capire ingredienti e piatti tipici, i 10 classici dello street food, i pionieri della nuova cucina dominicana. E ancora, una mappa con gli indirizzi piรน interessanti, una timeline per capirne la storia e l’intervista a Carlo Raspollini, autore Rai che รจ andato a vivere in Repubblica Dominicana.

Il numero lo potete trovare in edicola o in versione digitale, su App Store o Play Store

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