Coronavirus

Fase 2. Gli agriturismi e il dopo emergenza coronavirus. Cosa vorreste dal Governo?

Abbiamo chiesto ad alcuni operatori del comparto agrituristico e al Presidente di Agriturist che cosa dovrebbe fare il Governo, per la categoria. Sono emersi molti temi caldi e molta voglia di ripartire.

  • 21 Aprile, 2020

Saltato l’appuntamento che dร  il via alla stagione vacanziera, quello di Pasqua e Pasquetta, le strutture ricettive fanno i conti con un futuro a tinte fosche. L’ultimo decreto (almeno fino a ora), quello del 10 aprile, segna al 3 maggio la fine dell’isolamento, inglobando nel lockdown altre due date fondamentali per il turismo: 25 aprile e 1 maggio. Tradizionalmente giornate trascorse tra gite fuoriporta e anticipi di vacanza nella natura. Sono gli agriturismi infatti le mete privilegiate in queste occasioni. Un comparto da 23.600 strutture, 100 mila addetti, 13,4 milioni di presenze e un fatturato di circa 1,4 miliardi di euro l’anno (dati Istat 2018). Il coronavirus ha azzerato tutto. E dire che tra maggio e giugno โ€“ normalmente – si lavora giร  a pieno regime, raggiungendo il sold out con gli ospiti stranieri. Che non rivedremo presto nel nostro paese.

Le previsioni sono cupe: al letargo di gennaio e febbraio รจ seguito il blocco totale, ora il rischio รจ di perdere quasi completamente l’anno. Le mancate prenotazioni e quelle annullate lambiscono infatti l’autunno.

agriturismo in campagna

Le stime delle perdite

L’Agriturist โ€“ associazione nata 55 anni fa che ha, letteralmente, dato il nome a questa tipologia di offerta e oggi riunisce oltre 1000 strutture โ€“ stima una perdita di oltre 800 milioni di euro, solo per attivitร  di ristoro e ospitalitร . Poi ci sono i mancati incassi di fattorie didattiche, degustazioni, vendite dirette (cruciali per queste che sono, in prima battuta, aziende agricole): circa 40 milioni di euro. โ€œUna situazione che non esito a definire tragicaโ€ dichiara senza giri di parole Augusto Congionti, imprenditore e presidente di Agriturist โ€œsono cifre enormi. Nessuno sa quale sarร  l’evoluzione e le possibili date di riapertura, ma si prevede molta lentezza nella ripresa. Prima perรฒ bisognerร  adeguarsi alle nuove misure di sicurezzaโ€. Parla di distanziamento dei tavoli, gestione degli spazi per i cuochi e i camerieri, di sanificazione e certificazione dei locali โ€œcose su cui cominciamo giร  a ragionare: ma non sarร  facileโ€.

Un lavoro che va avanti da febbraio

Ma in questo momento sono altre le questioni in ballo, di cui si parla sin dalla fine di febbraio, quando Agriturist ha preso parte al tavolo di crisi voluto dal Ministero dei beni culturali e del turismo: โ€œabbiamo chiesto al ministro Franceschini un pacchetto di interventi mirati a sostegno delle attivitร  turistiche e agrituristiche. Ma anche un piano di comunicazione per ricreare l’immagine turistica italiana. รˆ un passaggio crucialeโ€.

Liquiditร  e sospensione di tasse

A marzo, a seguito del decreto Cura Italia, sono partite le prime richieste condivise con Confagricoltura, di cui Agriturist rappresenta un’estensione, confermate e ribadite anche oggi: โ€œnon vediamo una reale accessibilitร  ai fondi da parte delle nostre aziende: sono finanziamenti per grandi realtร  e non per piccole strutture agricole. Per ripartire serve liquiditร , una linea di finanziamento di facile accesso destinata alle aziende come le nostreโ€.

A questo si aggiungono il rinvio di tributi e mutui โ€œper almeno due anni, il periodo minimo necessario per ricostruire l’immagine turistica italianaโ€, la sospensione delle tasse locali o almeno il rimborso del credito d’imposta: โ€œquella sui rifiuti, per esempio, che non ha senso sia calcolata per questi mesi di inattivitร . O l’Imu: tra l’altroโ€ aggiunge โ€œspesso le nostre aziende sono in casali storici di grandi dimensioni con camere molto ampie: le tasse comunali pesano tantissimoโ€. E poi sospensione dell’Iva โ€œe quando il settore si rimetterร  in moto, raiteizzazioni che diano fiato alle attivitร  per andare avantiโ€.

Le altre richieste

โ€œAgriturist vuole essere propositivo, ha richieste e proposte specificheโ€: bonus affitti, indennitร  per lavoratori stagionali, sospensione delle spese delle utenze, bonus fiscale e altri sostegni โ€œcalcolati sul calo di reddito rispetto al 2019 e i carichi di mano d’operaโ€. Ma c’รจ fretta: โ€œle aziende hanno dipendenti, e in un attimo hanno visto annullarsi ogni cosa: prenotazioni, fattorie didattiche, degustazioni, e sarร  cosรฌ almeno fino all’estate. รˆ indispensabile che il credito sia disponibile subitoโ€.

verdure biologiche

Vendita di prodotti e non solo

Gli agriturismi hanno svolto un ruolo fondamentale nel salvare dall’abbandono e dall’incuria tanti territori, conservando la loro identitร  agricola e culturale, tutelando l’ambiente, valorizzando risorse, prodotti tipici e storia. Posti che sopravvivono anche grazie alla trasformazione di aree agricole in mete turistiche, dove la ristorazione รจ lo sbocco naturale di cibi prodotti in loco o a pochissima distanza. Sono strutture che non possono fermarsi completamente neanche ora, perchรฉ inserite in un contesto agricolo, e l’agricoltura non si ferma. Qualcuno inventa nuove formule, iniziative grandi o piccole per tenere i motori accesi, anche se al minimo. Qualcuno รจ aperto per dare ospitalitร  โ€œspesso gratuitamenteโ€ a persone impegnate in prima linea nella lotta al coronavirus, medici e infermieri, o a chi รจ in convalescenza; ma anche a operatori di altri settori bloccati dal lockdown. Qualcuno vende i propri prodotti, organizzando consegna a domicilio e puntando sull’e-commerce, altri si dedicano al delivery di cibi cucinati. Ma รจ consentito? โ€œNelle leggi regionali sull’agriturismo c’รจ sempre stato l’obbligo di consumare in azienda pasti e bevande. Alcuni operatori possono โ€“ in questo momento – fare consegna a domicilio dei pasti, a breve distanza, garantendo la catena del freddo e del caldo. C’รจ un’interpretazione dei codici, sono le regioni a dare indicazioniโ€. Un disallineamento che non aiuta. โ€œรˆ necessario che il Governo si interessi di questo comparto, serve un decreto specifico per il settore turistico che tenga conto delle caratteristiche delle aziende e che sia accessibile anche per le nostre aziende agrituristicheโ€. Per questo, perรฒ, serve una reale conoscenza delle strutture che operano nel settore, fatto di grandi catene alberghiere e realtร  a gestione familiare, con una doppia anima: agricola e turistica.

Pecore e agnelli

Pecore e agnelli

Il futuro

โ€œCi aspettiamo qualche timido movimento turistico da parte degli italianiโ€ continua. โ€œLa situazione oggi รจ difficile dal punto di vista sociale. Abbiamo bisogno e avremmo ancora piรน bisogno, dopo, di ricreare il nostro equilibrio. Le nostre strutture, da sempre, sanno rispondere alle esigenze di benessere psico fisico delle persone, รจ parte del nostro successo, e ci adopereremo sempre piรน per soddisfarleโ€. E qui lo studio di iniziative ad hoc, percorsi a cavallo, itinerari che possano esaltare la bellezza dei luoghi, garantendo il contatto con la natura. โ€œLa nostra proposta? Linee di finanziamento al turismo con l’emissione di voucher da parte dello Stato per incentivare e agevolare le vacanze degli italiani. Potrebbe essere un’azione per far ripartire la voglia di uscire e fare vacanze, anche se breviโ€.

L’auspicio di una legge nazionale

Uguale previsione perย Francescoย Lorenzani Ceoย di Agrituismo.it, market place che riunisce oltre 6 mila strutture in Italia:ย โ€œpenso che gli agriturismi rappresenteranno una formula valida, una volta finito l’isolamento: permettono di uscire dalle cittร  e stare in campagna, lontani dagli assembramenti e con minor possibilitร  di contatto tra sconosciuti, rispetto per esempio alle case vacanze nei centri storici delle cittร . Poiโ€ย continua โ€œsono strutture piccole, piรน semplici da gestire, pulire e sanificare in confronto a grandi alberghiโ€.ย Ma la stagione non sarร  facile:ย โ€œquest’anno mancheranno 25 milioni di stranieriโ€ย calcola โ€œi luoghi meta del turismo internazionale soffriranno di piรน, mentre mi auguro che a breve possa ripartire almeno il turismo locale, siamo arrivati al limite, non credo che l’Italia possa reggere molti altri giorni in lockdownโ€.ย Spera dunque in una veloce riaperturaย โ€œcompito della politica รจ prestare ascolto a tutte le varie forze in campoโ€ le esigenze sanitarie e quelle economiche,ย โ€œspero in una legge per tutto il territorio italiano e non che ogni regione si muova in modo autonomoโ€. Tra le ipotesi in ballo i buoni vacanza: โ€œsi parla di 325 euro di credito fiscale, offerto come voucher da spendere per le vacanze in Italia. Credo possa essere un aiuto interessanteโ€.ย 

Voce agli imprenditori

Agriturismo Vultaggio

Giuseppe Vultaggio – Vultaggio

โ€œC’รจ la guerra sanitaria che stanno combattendo medici, infermieri e inservienti. Poi c’รจ quella economica e la stanno combattendo solo alcune categorieโ€ Peppe Vultaggio (agriturismo Vultaggio, Trapani) รจ chiaro: โ€œIl costo di questa crisi ricade solo su qualcuno, cosรฌ non va. Dovrebbe farsene carico l’Italia e non solo alcune attivitร โ€. Chiudere รจ la scelta giusta, non ha dubbi: โ€œma anche stare chiusi ha un costo, ci sono spese che non si cancellanoโ€. Le misure messe in campo non lo convincono: โ€œfare un mutuo per le spese correnti non ha senso, non farei altro che caricarmi di ulteriori spese: nella nostra piccola economia non funziona. Siamo agricoltori, su questi terreni viviamo da 4 generazioni, anche fosse, non avrei bisogno della garanzia dello Stato per 25mila euroโ€. Preferirebbe non pagare la Ta.Ri: โ€œsono 7mila euro l’anno, ho chiesto al sindaco di sospendere il servizio dato che sono chiuso, e di non pagareโ€.

La sua struttura รจ impostata al 90% sull’attivitร  agrituristica, con una proposta gastronomica basata in gran parte sulle materie prime autoprodotte. โ€œCose che non posso neanche vendere: con il tipo di coltivazione che facciamo abbiamo piccole quantitร  giornaliere, merce non standardizzata, che al mercato non va perchรฉ non รจ tutta uguale. Ci ho provato: 4,50 euro una cassetta di fragole, preferisco regalarlaโ€. E anche le consegne stentano: โ€œho avuto paura io nella prima fase a fare consegne, poi tra mascherine che non si trovavano e altro, ho lasciato perdere, che quel che c’รจ lo diamo in beneficienzaโ€. Cosรฌ ha messo su un sito in cui chi vuole puรฒ regale prodotti e tempo a chi ne ha bisogno www.memofund.com.

Ora tutto รจ fermo, sia per legge sia per volontร : โ€œGli accessi al nostro sito, a marzo, sono stati il 75% in meno. Anche chi se lo puรฒ permettere, non ci pensa proprio ad andare in vacanza e non cambierร  con il libera tuttiโ€. Ma lui guarda in avanti, cominciando a ragionare su sanificazioni e procedure di sicurezza. E se per i tavoli del ristorante รจ semplice – lo spazio non manca – non lo sarร  altrettanto nelle cucine. C’รจ da pensare anche al servizio: niente buffet per la colazione o antipasti da condividere al tavolo. E che dire dei menu? โ€œnon possiamo farli passare di mano in mano, magari lo esponiamo e poi lo diciamo a voce, ma con l’elenco degli allergeni come si fa?โ€. Ancor piรน complicata รจ la sanificazione delle stanze: โ€œchi fa le pulizie potrebbe contaminarsi in una stanza e poi passare nelle altreโ€. Per questo sta immaginando un percorso in tre passaggi con una sanificazione intermedia con l’ozono prima di finire tutto. Con un aumento rilevante dei costi. โ€œUn’ipotesi รจ che durante il soggiorno negli spazi degli ospiti non entri nessun altro, a meno di richiesta contraria. Ognuno provvede da solo cosรฌ da evitare contattiโ€. Ma questione fondamentale, perรฒ, รจ un’altra: โ€œdobbiamo creare un ambiente in cui possano rilassarsi e stare beneโ€.

www.agriturismovultaggio.it

Marco Ceccobelli โ€“ Il Casaletto

 

agriturismo Il Casaletto

Marco Ceccobelli (Il Casaletto, Tre Gamberi a Viterbo) sta dirottando la forza lavoro in campagna e nella manutenzione invece che in cucina, โ€œspostando le pedineโ€. 10 dipendenti, nessuno in cassa integrazione. Quando chiuso, un giorno prima che fosse obbligatorio, ha fermato tutte le attivitร , ma adesso, vedendo la piega che ha preso questa emergenza, sta pensando alla vendita dei prodotti e il delivery. โ€œIn questo momento lo Stato dovrebbe livellare le richieste che fa ai cittadini: ci sono settori completamente fermi e altri che hanno anche incrementato il lavoro, forse bisognerebbe chiedere di piรน a chi sta facendo e togliere a chi non faโ€. Dai 600 euro da dare solo a chi non puรฒ lavorare, agli interventi che possono avere un impatto anche nei rapporti tra privati: โ€œmolti avranno difficoltร  a pagare l’affitto. Si puรฒ abbassare l’Ici ai proprietari che lo riducono. Ma serve un’indicazione perentoria da parte dello Stato, non un consiglioโ€.

www.ilcasaletto.it

Monica Negri – Agrinegri

โ€œSi parla del 4 maggio per la fine dell’isolamento, ma non ci sono disposizioni concrete e reali su come affrontare le diverse situazioni che si verranno a creare. Senza indicazioni univoche siamo allo sbandoโ€ e in balia delle interpretazioni di chi effettua i controlli. Monica Negri (Agrinegri, vicino Salerno) riflette sul dopo lockdown e sulle misure da prendere per adeguarsi a un contesto completamente diverso da quello che abbiamo lasciato due mesi fa. Cosa che richiederร  tempi e costi. โ€œAbbiamo ampi spazi e sole 5 camere, gli ospiti potrebbero anche non incontrarsi durante il soggiorno. Ma come posso garantirlo?โ€. Nel ristorante รจ facile assicurarsi che venga rispettato il distanziamento sociale, โ€œe anche in quel caso vorrei sapere se devo tenere a distanza anche chi arriva con la stessa auto e chi vive sotto lo stesso tettoโ€. Ma all’esterno? โ€œNon posso certo controllare le persone ovunque: vengono per rilassarsiโ€. Per non parlare delle attivitร  per i ragazzi: โ€œil programma della fattoria didattica รจ saltato per quest’anno. Ma dopo come potrร  riprendere? Come assicurare che i bambini stiano lontani? Lo stesso discorso vale anche per gli eventi o l’animazione per i piรน piccoli, come organizzarli rispettando tutte le norme?โ€. Il carico di responsabilitร  si fa gravoso, pur sapendo che โ€“ man mano โ€“ le persone impareranno โ€œquesti due mesi ci avranno allenato per affrontare nuove abitudiniโ€. Nel mentre c’รจ la solidarietร  dei clienti che hanno cominciato a chiedere i suoi prodotti (nocciole ma non solo), ci sono vacanze rimandate al 2021 con l’emissione di voucher per le disdette, e tanta voglia di fare: โ€œpunteremo sempre di piรน alla qualitร : lavoreremo meno, di sicuro, quindi potremo seguire tutto con ancora maggior curaโ€.

www.agrinegri.it

 

Cosimo Melacca โ€“ Ca’ dell’Alpe

agroturismo ca dell'alpe

โ€œMantenere una azienda agricola e agrituristica ha costi alti, ci sono gli animali, ho 4 cavalli… che faccio, non gli do da mangiare? Per quanto mi impegni le spese ci sono, e non basta l’assistenza del governo. Il mio fatturato non puรฒ darmelo il governoโ€. Cosimo Melacca (Ca’ dell’Alpe – Rialto) ha speso oltre 25 anni in Liguria, investendo su un territorio bellissimo ma difficile, creando un indotto, recuperando una struttura abbandonata da oltre 60 anni, e oggi il suo agriturismo รจ un esempio di insediamento ecosostenible, in piena armonia con l’ambiente. Dove l’attivitร  turistica รจ un sostegno fondamentale a quella agricola che da sola non reggerebbe: โ€œla posizione รจ fondamentale: nell’alta via dei Monti Liguri รจ complicato vendere online e consegnare i prodotti. Si puรฒ fare se sei vicino alla cittร , qui siamo a 14 chilometri, e prima di noi ci sono tantissime altre realtร . Comunqueโ€ riflette โ€œnon basterebbe: la produzione in questi terreni a gradoni รจ bassaโ€. Un dipendente fisso e altri stagionali โ€œsono collaboratori, una risorsa che mi tengo stretta: la formazione non รจ cosa da poco. Ora cerco un compromesso per non perderliโ€. Ma non รจ facilem anche perchรฉ la loro clientela proviene, nella maggior parte, dalla Germania.

โ€œNon mi sento di colpevolizzare il governo: decidere di chiudere un intero paese non รจ facile. Ma oggi siamo in ginocchio: tutte le prenotazioni fino ad agosto sono annullate; non mi vergogno a dire che ho pauraโ€. Giร  penalizzati da difficoltร  di ogni genere: โ€œa novembre sono crollate le strade, in quella circostanza ho spostato i mutuiโ€. Ma il mercato รจ in crisi anche per l’avvento di strutture extra alberghiere, e per una burocrazia sempre piรน soffocante โ€œper aprire un agricampeggio ho impiegato 7 anni. Abbiamo 22 organi di controllo di ogni genere. Si parla di sburocratizzare, ma non si fa mai, invece bisogna semplificareโ€. Oggi piรน che mai.

www.agriturismofinaleligure.it/

 

a cura di Antonella De Santis

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