Cioccolato

Cioccolato, rose e libri: a Torino, il quartiere Mirafiori festeggia San Valentino

Nellโ€™ambito di un progetto di rigenerazione urbana guidata da Terra Madre Salone del Gusto, il quartiere Mirafiori rinasce allโ€™insegna della pasticceria. E per San Valentino si veste di rose e cioccolatini dโ€™autore.

  • 10 Febbraio, 2021

Rose e cioccolatini sono un classico di San Valentino. Ma fiori e dolcezze gastronomiche diventano un abbinamento meno scontato se inserito in unโ€™iniziativa di riqualificazione urbana messa in atto nel quartiere torinese di Mirafiori per Terra Madre Salone del Gusto Slow Food 2021.

Anna Peyron annusa una rosa

Le rose sono quelle che saranno messe a dimora il 12 febbraio (ore 14) allโ€™esterno del Mausoleo della Bela Rosin, il giardino di lettura delle Biblioteche Civiche Torinesi, scenario di incontri con autori e animazioni teatrali. Il cioccolatino รจ quello creato per lโ€™occasione da Giuseppe Dโ€™Arrigo, titolare dellโ€™omonima pasticceria di corso Traiano, il grande asse viario che partendo di fronte allo storico stabilimento Fiat fiancheggia il quartiere di Mirafiori. Da decenni luogo di immigrazioni, prima dal Sud, oggi di carattere etnico.

La pralina della pasticceria Arrigo per Mirafiori

Un cioccolatino per Mirafiori

Il maรฎtre chocolatier, ormai torinese di adozione visto che la sua pasticceria รจ stata aperta oltre trentโ€™anni fa, ma con una lunga esperienza in Lussemburgo presso la casa che riforniva la Corona del Granducato, ha messo a punto una pralina ricoperta di cioccolato fondente, con un ripieno di cioccolato bianco e profumata allโ€™essenza di rosa. Questa settimana, grazie al sostegno di Fondazione della Comunitร  di Mirafiori onlus, il cioccolatino viene regalato a tutti gli utenti delle biblioteche civiche di zona (oltre al Mausoleo, la biblioteca Cesare Pavese e il BiblioBus) che prenderanno in prestito libri, e per tutto il mese di febbraio potrร  essere acquistato in pasticceria. Nel solco della tradizione di San Valentino, ad accompagnare il cioccolatino ci sarร  un cartiglio con le parole di 15 scrittrici scelte dai social e dai gruppi di lettura delle biblioteche. Si va da Elsa Morante a Natalia Ginzburg, da Lalla Romano a Anna Maria Ortese. A ottenere piรน preferenze รจ stata Alda Merini, abbinataย allaย rosaย Scarlet Fire, โ€œuna rosa rosso fuoco per rappresentare la passione, lโ€™amore, la sofferenza, il riscatto della donna e della poetessaโ€.ย Il lavoro di selezione delle 15 nuove piante di rose รจ stata fatto da Anna Peyron, celebre vivaista e scrittrice (ha da poco pubblicato โ€œIl romanzo della rosaโ€ per Add editore) che sarร  anche la madrina dellโ€™evento.

Tronchetti di Caterina appena sfornati

Il rilancio del quartiere a opera di Mirafood: il Tronchetto di Caterina

Questa iniziativa della settimana di San Valentino si inserisce fra le attivitร  di rilancio del quartiere portate avanti da Mirafood che รจ lโ€™unica Comunitร  urbana di Slow Food. I temi fondanti sono quelli della valorizzazione delle tradizioni e dei saperi culinari e gastronomici del quartiere, gli eventi legati alle cucine del mondo, lo sviluppo dellโ€™orticoltura urbana, il recupero di eccedenze alimentari. Nel 2019 รจ partito il concorso popolare per creare un dolce di Mirafiori che si rifacesse al passato storico e contribuisse a valorizzare il piccolo commercio locale e le botteghe di vicinato. Nonostante lโ€™aspetto odierno, caratterizzato dallโ€™urbanizzazione degli ultimi decenni, la zona รจ stata per secoli terreno di delizie e di caccia dei Savoia. Quattro pasticcerie del quartiere hanno partecipato al progetto e a settembre dello scorso anno รจ stato presentato al pubblico il Tronchetto di Caterina, ideato da Benedetta Lanza insieme alla figlia Frida di 11 anni. Il nuovo dolce รจ a base di mele grigie di Torriana, unโ€™antica varietร  coltivata nella zona di Barge e protetta da un Presidio Slow Food, con lโ€™aggiunta di cannella e zenzero, ingredienti che rimandano alle vicende storiche di Caterina dโ€™Asburgo, infanta di Spagna, che il 10 agosto 1585 arrivava a Torino a fianco del marito, Carlo Emanuele I di Savoia. La sua residenza fu la Reggia di Miraflores, oggi scomparsa, sulle sponde del fiume Sangone dove ebbe modo di scoprire le mele piemontesi che, narra la leggenda, assieme allo zenzero gli procuravano sollievo dalle nausee dovute alle innumerevoli gravidanze. Oggi il Tronchetto di Caterina รจ una produzione esclusiva delle quattro pasticcerie di Mirafiori che hanno sostento il progetto: oltre a Dโ€™Arrigo, la Pasticceria Dellโ€™Agnese, Da Tony e Maria e Pasticceria Venere.

Il 5% del ricavato delle vendite viene devoluto a Fondazione della Comunita? di Mirafiori Onlus che lo destina ai fondi sociali di contrasto alla poverta? educativa e alimentare e alla fragilita? sociale.

 

a cura di Dario Bragaglia

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