Rose e cioccolatini sono un classico di San Valentino. Ma fiori e dolcezze gastronomiche diventano un abbinamento meno scontato se inserito in unโiniziativa di riqualificazione urbana messa in atto nel quartiere torinese di Mirafiori per Terra Madre Salone del Gusto Slow Food 2021.
Le rose sono quelle che saranno messe a dimora il 12 febbraio (ore 14) allโesterno del Mausoleo della Bela Rosin, il giardino di lettura delle Biblioteche Civiche Torinesi, scenario di incontri con autori e animazioni teatrali. Il cioccolatino รจ quello creato per lโoccasione da Giuseppe DโArrigo, titolare dellโomonima pasticceria di corso Traiano, il grande asse viario che partendo di fronte allo storico stabilimento Fiat fiancheggia il quartiere di Mirafiori. Da decenni luogo di immigrazioni, prima dal Sud, oggi di carattere etnico.
Il maรฎtre chocolatier, ormai torinese di adozione visto che la sua pasticceria รจ stata aperta oltre trentโanni fa, ma con una lunga esperienza in Lussemburgo presso la casa che riforniva la Corona del Granducato, ha messo a punto una pralina ricoperta di cioccolato fondente, con un ripieno di cioccolato bianco e profumata allโessenza di rosa. Questa settimana, grazie al sostegno di Fondazione della Comunitร di Mirafiori onlus, il cioccolatino viene regalato a tutti gli utenti delle biblioteche civiche di zona (oltre al Mausoleo, la biblioteca Cesare Pavese e il BiblioBus) che prenderanno in prestito libri, e per tutto il mese di febbraio potrร essere acquistato in pasticceria. Nel solco della tradizione di San Valentino, ad accompagnare il cioccolatino ci sarร un cartiglio con le parole di 15 scrittrici scelte dai social e dai gruppi di lettura delle biblioteche. Si va da Elsa Morante a Natalia Ginzburg, da Lalla Romano a Anna Maria Ortese. A ottenere piรน preferenze รจ stata Alda Merini, abbinataย allaย rosaย Scarlet Fire, โuna rosa rosso fuoco per rappresentare la passione, lโamore, la sofferenza, il riscatto della donna e della poetessaโ.ย Il lavoro di selezione delle 15 nuove piante di rose รจ stata fatto da Anna Peyron, celebre vivaista e scrittrice (ha da poco pubblicato โIl romanzo della rosaโ per Add editore) che sarร anche la madrina dellโevento.
Questa iniziativa della settimana di San Valentino si inserisce fra le attivitร di rilancio del quartiere portate avanti da Mirafood che รจ lโunica Comunitร urbana di Slow Food. I temi fondanti sono quelli della valorizzazione delle tradizioni e dei saperi culinari e gastronomici del quartiere, gli eventi legati alle cucine del mondo, lo sviluppo dellโorticoltura urbana, il recupero di eccedenze alimentari. Nel 2019 รจ partito il concorso popolare per creare un dolce di Mirafiori che si rifacesse al passato storico e contribuisse a valorizzare il piccolo commercio locale e le botteghe di vicinato. Nonostante lโaspetto odierno, caratterizzato dallโurbanizzazione degli ultimi decenni, la zona รจ stata per secoli terreno di delizie e di caccia dei Savoia. Quattro pasticcerie del quartiere hanno partecipato al progetto e a settembre dello scorso anno รจ stato presentato al pubblico il Tronchetto di Caterina, ideato da Benedetta Lanza insieme alla figlia Frida di 11 anni. Il nuovo dolce รจ a base di mele grigie di Torriana, unโantica varietร coltivata nella zona di Barge e protetta da un Presidio Slow Food, con lโaggiunta di cannella e zenzero, ingredienti che rimandano alle vicende storiche di Caterina dโAsburgo, infanta di Spagna, che il 10 agosto 1585 arrivava a Torino a fianco del marito, Carlo Emanuele I di Savoia. La sua residenza fu la Reggia di Miraflores, oggi scomparsa, sulle sponde del fiume Sangone dove ebbe modo di scoprire le mele piemontesi che, narra la leggenda, assieme allo zenzero gli procuravano sollievo dalle nausee dovute alle innumerevoli gravidanze. Oggi il Tronchetto di Caterina รจ una produzione esclusiva delle quattro pasticcerie di Mirafiori che hanno sostento il progetto: oltre a DโArrigo, la Pasticceria DellโAgnese, Da Tony e Maria e Pasticceria Venere.
Il 5% del ricavato delle vendite viene devoluto a Fondazione della Comunita? di Mirafiori Onlus che lo destina ai fondi sociali di contrasto alla poverta? educativa e alimentare e alla fragilita? sociale.
a cura di Dario Bragaglia
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