La Fondazione Gambero Rosso รจ stata creata con lo scopo di dare attenzione e risalto a tutti i temi di ordine sociale e della ricerca che il nostro gruppo imprenditoriale segue costantemente. Vogliamo ora farci portavoce delle nuove leve, protagoniste di un nuovo corso della cucina italiana, insomma di quella che potremmo definire โLa cucina del futuroโ. Qui l’intervista ad Andrea Leali di Casa Leali a Puegnago sul Garda, premiato come chef emergente nella guida Ristoranti d’Italia 2018.
Dove hai studiato?
La mia formazione รจ atipica, se non per il percorso di studi all’istituto alberghiero della zona (Alberghiero Caterina de Medici di Gardone Riviera).
Sei soddisfatto della tua formazione?
In linea di massima sรฌ, avrei voluto poter girare le cucine del mondo per apprendere in breve tempo piรน tecniche, ma il percorso di formazione che ho seguito e sto seguendo prende forma ogni giorno in maniera autodidattica affinando sempre di piรน un’identitร solo mia senza ibridarmi con altre personalitร . Non avendo mai avuto degli imprinting forti dati da grandi maestri o grandi esperienze ho potuto trovare un’identitร mia e solo mia, con i vantaggi e i limiti del caso che rendono oggi la mia cucina e il mio stile sempre piรน riconoscibile.
Credi sia importante la formazione permanente?
La formazione, come la tecnica รจ importantissima ma non deve essere un dogma in cui spesso si rischia di rimanere anche incastrati. La formazione tecnica รจ quindi importantissima ma รจ altrettanto importante la formazione della sensibilitร , della curiositร e della visione di ciรฒ che ci circonda, questo a scuola non si impara, si impara solo quando ci si immerge con trasporto e passione nell’insieme che ci avvolge; lo si assorbe dalle persone che si nutrono delle stesse esperienze che cerchiamo anche noi cuochi per rendere i piatti emozionali e credibili. Nell’esperienza umana si nasconde la miglior formazione che fa da volano per il perfezionamento della tecnica, sono due traiettorie che si si devono intersecare senza forzature.
Chi รจ stato il tuo primo maestro?
Sul tema umanistico e del valore del lavoro nel senso piรน ampio i miei maestri sono stati sicuramente mio nonno paterno e poi di conseguenza mio papร affiancato da un gradissimo supporto di valore di mia mamma. Sono sicuramente stati loro i baluardi del lavoro che nobilita il senso delle giornate attraverso la dedizione, il sacrificio e il fare bene sempre e comunque, zero scorciatoie, zero furbizie e malizie, solo impegno, sudore, devozione e auto gratificazione.
I maestri in ambito gastronomico?
I maestri tecnici invece sono stati in primis Virgilio Dondelli, il mio professore di cucina al primo anno di alberghiero, figura molto similare ai modelli familiari a cui ero abituato ma piรน centrato sul tema professionale della cucina (giustamente), una figura molto potente e salda, allo stesso tempo carismatica ed emozionale, crudo, selezionatore e per pochi, ma a quei pochi dava e trasmetteva tutto. Il secondo maestro, donna, รจ stata Wanda Perotti allieva a sua volta di Mauro Uliassi. Da lei rimasi per circa un anno e mezzo prima di aprire la prima attivitร , imparai che per cucinare si puรฒ cucinare anche con dolcezza e delicatezza sia con le mani che con la testa, che il gusto รจ quello che conta perchรฉ fa tornare il cliente, che l’organizzazione รจ fondamentale per la costanza della proposta e per la tranquillitร che necessita il processo creativo.
Chi รจ, oggi, il tuo punto di riferimento e perchรฉ?
Niko Romito, tra i super grandi che non puรฒ non essere un chiaro punto di riferimento, e Riccardo Camanini, anche lui non puรฒ non esserlo, sia per la vicinanza l’uno dall’altro sia per l’enorme lavoro che sta facendo pure lui con suo fratello.
Da quali cucine, fuori dall’Italia prendi spunto?
Per la tecnica e l’organizzazione la Francia rimane sempre un punto di riferimento, anche se per piccole realtร come la nostra va preso un po’ tutto con le pinze scendendo a patti con i limiti che ognuno ha nella propria azienda (volumi, investitori, costi fissi…).
Quale รจ, secondo te, la cucina del futuro?
ร la cucina che fonde il dialogo e l’emozione con il vero gusto autentico delle cose passando attraverso al talento che ogni cuoco deve riconoscersi nelle sue forme e misure.
Qual รจ il rapporto tra lo chef e la sala e tra lo chef e il food and beverage manager?
Il mio nello specifico รจ anche familiare e fraterno ma di base deve essere costante, giornaliero, ripetuto e rispettoso dei tempi e dei modi di ogni reparto, non puรฒ essere solo la cucina a imporre un idea, deve essere filtrata anche dagli altri reparti. Questo non vuol dire scendere a compromessi o fare modifiche negative alle idee che proponiamo, a volte รจ proprio un altro reparto che puรฒ aiutarci a definire una miglioria o una soluzione.
Tre qualitร che deve avere un cuoco, oggi.
In ogni settore in cui opera (rapporti umani, cucina, idee, business) deve avere sensibilitร /empatia, forza e organizzazione.
Tre indirizzi imprendibili nella tua cittร (cittร natale o dove lavori).
Tre produttori (di food) che consiglieresti ai nostri lettori.
Progetti futuri?
Al momento non posso parlarne per diversi motivi, ma abbiamo in cantiere una grossa novitร che si svilupperร circa tra 1 anno 1 anno e mezzo.
Brodo di limoni
6 litri di acqua
200 g di cipolla bianca
150 g di limone spremuto (tenere da parte il succo)
140g di sedano
30 g di finocchio
40 g di scalogno
6 foglie limone
Sale
Bollire tutti gli ingredienti a fuoco lento, filtrare e scartare i solidi, salare leggermente.
Polpa di limoni
1 kg di limoni spremuti
1 kg di sale grosso
Inserire i limoni in un sacchetto sottovuoto e tenerli a maturare a temperatura ambiente per circa 45 giorni. Una volta maturati nel sale, lavarli dal grosso del sale e metterli a dissalare per una giornata cambiando di frequente lโacqua. Eliminare i semini e le fibre verdi che tengono il frutto attaccato alla pianta, tagliare grossolanamente, passarli in uno scola insalata e quindi frullarli fino a ottenere una crema liscia, se necessario, setacciate la polpa. Conservare in frigorifero.
Polvere di foglia di limone
Foglie di limoni fresche
Lavare le foglie di limone e metterle quindi a seccare a 75ยฐC fino a completa essiccatura. Frullare e setacciare, conservare in un luogo asciutto.
Polvere di limone bruciato
Tagliare a spicchi i limoni spremuti e metterli in forno a 230ยฐC per circa 7/10 minuti, abbassare la temperatura e lasciar seccare i limoni in forno fino a completa essiccatura, frullare e setacciare.
Risotto (4 persone)
240 g di riso carnaroli
60 g di polpa di limone
50 g di burro
25 g di olio extravergine dโoliva varieta? Casaliva
30 g di Parmigiano 24 mesi
20 g di succo di limone
20 g di vino bianco
2 g di pepe timut
Tostare il riso a secco e sfumare con il vino e il limone miscelati insieme, portare a 3?4 di cottura dove poi sara? il momento di inserire la polpa di limone. Portare a cottura il riso e tenerlo asciutto e mantecarlo fuori dal fuoco, in caso ce ne sia bisogno, correggere con qualche goccia di brodo, correggere di acidita? e aggiungere il pepe timut. Servire su un piatto caldo e dressare con le polveri di limone che avremo avuto cura di miscelare in parti uguali.
Casa Leali โ Puegnago sul Garda (BS) โ via Valle, 1 โ 3665296042 โ www.casalealiristorante.it
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