Doveva rappresentare il grande ponte tra Occidente e Oriente, ma la nuova Via della Seta โ annunciata in pompa magna nel 2019 โ รจ giร una strada interrotta. A tre anni dallโaccordo firmato dallโex premier Giuseppe Conte e il capo di Stato cinese Xi Jinping, lโItalia a guida Meloni รจ uscita dal progetto Belt & Road Initiative che avrebbe dovuto favorire gli scambi commerciali tra i due Paesi. Lo ha fatto attraverso una lettera della Farnesina a Pechino, in cui si esprime lโintenzione di non rinnovare lโaccordo, la cui deadline รจ fissata per marzo 2024. Resta, tuttavia, ferma la volontร dellโItalia di “sviluppare e rafforzare la collaborazione bilaterale”.
Secondo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’accordo sulla Via della Seta non sarebbe stato vantaggioso per lโItalia โperchรฉ Germania e Francia hanno avuto un fatturato superiore al nostro. Adessoโ ha detto lโesponente di Forza Italia. Di fatto i risultati di questa alleanza non erano stati particolarmente esaltanti in termini di numeri. Complice anche il diffondersi della pandemia, negli ultimi tre anni, la Cina ha via via perso sempre piรน posizioni nel commercio con lโItalia.
Basta dare unโocchiata allโexport vitivinicolo italiano verso Pechino, passato dai 126 milioni di euro del 2018 ai 111 milioni del 2022. E quest’anno le cose stanno andando ancora peggio. Quanto basta per considerare il Paese del Dragone poco affidabile e non piรน cosรฌ promettente come si era sperato negli anni scorsi. Oggi la Cina continua ad essere il fanalino di coda dei principali mercati partner con una quota di appena lโ1,5% di import vinicolo dal nostro Paese.
Da un punto di vista politico, la scelta del Governo italiano ricolloca lโItalia in una posizione atlantista, saldamente legata all’Occidente e all’interno del sistema delle alleanze tradizionali. Si ricordi che il nostro Paese era stato lโunico tra quelli del G7 ad entrare nellโaccordo per volontร del Governo giallo-verde (dove per altro il vicepremier era lo stesso di oggi: Matteo Salvini).
Significativo per il tempismo, il post del ministro dellโAgricoltura Francesco Lollobrigida che, nelle scorse ore, ha postato una foto con lโAmbasciatore Usa in Italia Jack Markell, ricordando che โgli Stati Uniti devono essere, per lโItalia, il principale alleato strategico ed economico. Lavoriamo insieme in vista del prossimo G7 Agricoltura che lโItalia avrร lโonore di presiedere nel 2024โ.
Oltre ai diversi accordi sugli scambi commerciali, nei 29 punti firmati nel 2019 tra Cina e Italia, rientrava anche il gemellaggio vino-riso tra l’associazione per il Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato e il Comitato di gestione per il patrimonio dei terrazzamenti del riso di Honghe Hani’ dello Yunnan. Poi il Covid e i prolungati lockdown cinesi hanno reso piรน complicati gli accordi. Oggi la situazione geopolitica ha fatto il resto.
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