La replica

"Ma quali piccoli chimici... noi facciamo gli enologi". La critica di Riccardo Cotarella alla trasmissione Report

La replica dell'Assoenologi alla trasmissione Report dedicata al vino italiano sotto Natale. La delusione del presidente Riccardo Cotarella che si difende: "Non siamo dei piccoli chimici. Il vino รจ sempre al centro dell'attenzione ma รจ abituato a questi attacchi"

  • 18 Dicembre, 2023

Non รจ andata giรน all’Assoenologi la puntata di Report intitolata “Piccoli chimici”, trasmessa su Rai Tre domenica 17 dicembre. Nel lungo servizio, che serve nel piatto di Natale un mix di pratiche lecite e illecite in vitivinicoltura, a finire sotto accusa ma senza mai essere interpellati sono stati proprio gli enologi. Dopo le prese di posizione critiche dell’Unione italiana vini e del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, arriva anche quella dell’Associazione degli enologi italiani, per quello che appare un ennesimo duro colpo a uno dei sistemi nazionali piรน affermati all’estero in campo agroalimentare e un discutibile esempio di comunicazione al grande pubblico.

Assoenologi contro Report

ยซNoi facciamo gli enologi e non siamo di certo dei piccoli chimiciยป, ha dichiarato al Gambero Rosso il presidente Riccardo Cotarella, visibilmente contrariato per il messaggio negativo veicolato nella trasmissione Rai sul mondo del vino. ยซMi piacerebbe essere piccolo perchรฉ significherebbe che sono giovane, ma non sono certamente un piccolo chimicoยป, ha ribadito con una battuta il presidente degli enologi italiani. ยซIl vino – ha aggiunto – รจ avvezzo a queste critiche, รจ sempre al centro dell’attenzione mediatica e, come tale, diventa oggetto di questi attacchiยป.

Nessun male a usare mosti concentrati d’uvaย 

Il servizio di Report firmato da Emanuele Bellano (visti da 1,78 milioni di spettatori, dati Auditel) si รจ soffermato, nella prima parte, sulla pratica dell’uso dei mosti concentrati d’uva nelle fasi di produzione dei vini in cantina, con lo scopo di incrementare il grado dei mosti e, quindi, dei futuri vini in annate difficili. ยซA differenza dei produttori francesi e di quelli tedeschi che possono semplicemente utilizzare lo zucchero di canna, per noi รจ anche piรน difficile perchรฉ dobbiamo utilizzare il mosto d’uva concentratoยป. Pratiche legittime autorizzate nell’Ue ma che per Paesi come l’Italia significano anche maggiori difficoltร  tecniche, rispetto ad altre zone produttive d’Europa.

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