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La piccola battaglia dell'erbazzone reggiano, vinta dalla sua terra di nascita

L'erbazzone reggiano รจ prossimo al riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta (IGP), รจ stata respinta l'opposizione di un'azienda piemontese

  • 05 Aprile, 2024

L’erbazzone, la torta salata di origine medievale che nasce come piatto povero contadino, tra i piatti piรน amati e riconoscibili della tradizione reggiana, ha fatto un balzo in avanti verso il riconoscimento di Indicazione geografica protetta. Il ministero delle Politiche Agricole ha accolto le controdeduzioni dell’Associazione dei produttori bocciando l’opposizione di un’azienda produttrice di pasta sfoglia surgelata, che intendeva trasferire parte della produzione in Piemonte, pur continuando a usare il nome tipico.

L’opposizione piemontese

Grande soddisfazione รจ stata espressa dal settore della ristorazione locale e dall’Associazione produttori erbazzone Reggiano, che รจ nata appositamente per tutelare e promuovere la specialitร  ripiena di spinaci, bietole e Parmigiano-Reggiano stagionato. Ne fanno parte Nonna Lea, Fattoria Italia, Bottega Gastronomica, La Vecchia Resdora e Big. Nella documentazione fornita dall’Associazione al ministero, si precisa in modo chiaro che la zona di produzione dell’Igp ยซรจ costituita dall’intero territorio della provincia di Reggioยป. A gennaio 2024 un’altra societร  del settore ha presentato ricorso alla valutazione, ma ha perso la causa. Il team legale dell’Associazione ha avuto l’incarico a seguito dell’opposizione pervenuta infatti da Sfoglia Torino Srl (che nel 2017 ha acquisito Righi Srl). L’azienda piemontese che ha perso la causa รจ in attivitร  dal 1978 nel settore dei semilavorati di pastasfoglia, e produce tra le altre cose nei suoi tre stabilimenti nel Monferrato, torte salate surgelate, inclusa una linea con il nome “erbazzone”.

Il riconoscimento del prodotto

L’iter per il riconoscimento dell’erbazzone reggiano come prodotto Igp รจ iniziato nel dicembre 2022 quando la Regione Emilia-Romagna ha avviato la valutazione della domanda di registrazione. L’anno seguente si sono superate due importanti tappe: la conclusione dell’istruttoria del Mipaaf, e il vaglio del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle indicazioni geografiche e delle Denominazioni di origine. Il fascicolo di domanda, comprensivo del Disciplinare che specifica le caratteristiche del prodotto, gli ingredienti, la preparazione e la cottura, il legame con l’ambiente di produzione, i controlli, il confezionamento e l’etichettatura, รจ stato trasmesso alla Commissione Europea per l’ultima fase di valutazione. Ora il fascicolo รจ infatti giunto sui tavoli a Bruxelles per l’ultima fase di valutazione, dove si deciderร  se l’erbazzone reggiano otterrร  il definitivo riconoscimento come Indicazione geografica protetta, diventando a tutti gli effetti un prodotto tipico esclusivamente reggiano.

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