Una tedesca, unโitaliana e unโamericana entrano in un ristorante. Non รจ lโinizio di una barzelletta, bensรฌ lโesordio della storia dโamore che ha portato la mugnaia abruzzese a spopolare a Francoforte. Flavia vive in Germania ormai da quasi dieci anni e lo scorso luglio, come ogni estate, รจ tornata a Pescara, la sua terra dโorigine (o โHeimatโ, come direbbero i tedeschi). Stavolta, perรฒ, รจ partita insieme a Muriel, un’amica del posto, e Kyle, madre americana e padre tedesco. Giunte in Italia, da buongustaie quali sono, si sono dedicate gioiosamente anche al buon cibo tipico. E cosรฌ una sera a cena nella trattoria โMargherita in Centro” assaggiano per la prima volta la pasta alla mugnaia, restandone folgorate, soprattutto Muriel. Piatto tipico della zona di Elice, la mugnaia รจ una sorta di tagliatella molto spessa e dalla forma irregolare realizzata impastando acqua, farina e un pizzico di sale, e solitamente condita con un ragรน piuttosto corposo.
la mugnaia della trattoria Margherita in centro – Pescara
Rientrata in patria, Muriel dice addio alla pasta secca e comincia ad acquistare quella fresca, che per quanto in busta e di qualitร mediocre, le ricorda vagamente la passione sorta in vacanza. Ma per il compleanno le due compagne di viaggio le regalano una โPasta-Abendโ, ossia una serata a tema in cui avrebbero preparato insieme il suo nuovo piatto preferito. Ovviamente la mugnaia. Nella casa di Francoforte di Flavia, in un grigio pomeriggio di fine gennaio, le tre cuoche improvvisate si cimentano quindi nella ricetta: 400 grammi di farina 00, 230 grammi di acqua e un pizzico di sale, riposo per 2 ore in frigo e nel frattempo si mette su il condimento.
Niente ragรน classico questa volta, perchรฉ Kyle rispetta come tanti altri nel mondo le regole del “Veganuaryโ, ossia il periodo dellโanno in cui mangia esclusivamente vegano, e nonostante Flavia sia una purista ligia alle ricette della sua tradizione, accetta di buon grado l’alternativa total green: soffritto, passata di pomodoro, funghi tagliati fini e macinato di soia. Sperando di non urtare la sensibilitร degli abruzzesi doc che leggeranno questo articolo, corre lโobbligo di ammettere che il ragรน vegano si รจ rivelato piรน saporito del previsto, per quanto non paragonabile all’originale. Ad ogni modo le tre, trascorse le due ore, stendono l’impasto poi ricavarne dei lunghi tubulari, lavorati uno per uno, nonostante la tradizione preveda la fattura di unico cordone piuttosto spesso, una sorta di lunghissima collana da cuocere per qualche minuto in una pentola ampia. Tant’รจ, la mugnaia comunque prende forma, viene buttata in acqua bollente e scolata al punto giusto per essere insaporita in padella e portata a tavola fumante e appetitosa. Sembra proprio lei!
E cosรฌ Muriel ci prende gusto e mano. Il lunedรฌ sera successivo ne prepara con Kyle una versione con pesto di aglio orsino, spinaci, semi di girasole, sale, pepe, olio dโoliva, parmigiano. E la mattina dopo, quando un collegaย le fissa una riunione alle 12, lei risponde: ยซScusa, non posso, possiamo fare piรน tardi?ยป Lโimpegno improrogabile che le occuperร la pausa pranzo รจ per l’appuntoโฆ la mugnaia. A metร mattina la impasta, alle 12 la stende, la cuoce e la condisce con il pesto avanzato dal giorno prima. Da allora diventa un’abitudine, e in pausa pranzo, dalle due alle tre volte alla settimana, Muriel, che ormai ha invidiabili ritmo e manualitร , รจ lรฌ con le mani in pasta. Sui sughi interviene con tutta la sua creativitร , vedi quello con passata di pomodoro, cipolle, vodka, prosciutto cotto affumicato e pomodori freschi. Anche stavolta, un grande successo. D’altronde la mugnaia รจ un formato dal morso cosรฌ succulento che potenzialmente si sposa con qualsiasi tipo di condimento. E poi ogni tanto infrangere le regole, specie quelle della tradizione ortodossa, con libertร mentale, voglia di sperimentare e soprattutto di divertirsi un mondo e in compagnia, dร un gran gusto. Ormai lo sanno anche in Germania.
Foto di copertina del pastificio La Mugnaia di Elice
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