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Salute

Snackification: la rivoluzione silenziosa che sta uccidendo il pranzo

Si mangia di meno, più frequentemente, fino a sostituire completamente i pasti principali con snack. Alcuni più salutari, altri meno. Cosa è la snackificazione, quanto vale e come impatta sulle scelte dell'industria alimentare

  • 11 Giugno, 2025

Il mondo mangia sempre più snack e spesso si tende a sostituirli ai pasti canonici. Si tratta di un trend che nell’ultimo decennio ha preso sempre più piede, tanto da essere identificato ormai con il termine snackification. Se tutto ciò può sembrare un’esagerazione, basti notare che il valore di mercato globale del settore degli snack è aumentato vertiginosamente nel 2024, poiché un numero sempre maggiore di consumatori ha adottato gli snack come sostituti dei pasti. Secondo il rapporto “World Market for Snacks 2024” di Euromonitor International la tendenza alla snackification riflette un profondo cambiamento culturale ed economico. La crescita prevista per lo scorso anno, infatti, ha toccato i 680 miliardi di dollari con un aumento del 3,7% rispetto al 2023. Il Nord America è in testa con il 28% delle vendite globali, mentre la regione Asia-Pacifico al secondo posto con il 23%.

Cosa c’è dietro al concetto di snackification

Snackificazione significa preferire spuntini più abbondanti rispetto a pasti da consumare a tavola al mattino e al pomeriggio, spesso versioni più piccole dei pasti normali. Un sondaggio dell’International Food Information Council del 2024 ha rilevato che il 56% delle persone dichiara di sostituire i pasti tradizionali con snack o pasti più piccoli, mentre il 73% afferma di fare spuntini almeno una volta al giorno.

Il superamento dei tre pasti

La tendenza alla snackification non è necessariamente una novità, ma quello che si nota negli ultimi anni è che i consumatori fanno sempre più spesso questo tipo di scelta durante la giornata, cercando così di ridurre i tempi di preparazione e consumo dei pasti. A marzo 2024 SnackTrack ha evidenziato che il 37% dei pasti principali conteneva uno snack, rispetto al 29% del 2010. Quasi tutte le generazioni consumano più snack a colazione rispetto al passato. Tra questi rientrano alimenti come barrette, frutta, biscotti, brownie, merendine, muffin, budini, mix di snack, yogurt, snack salati o alla frutta. A pranzo il consumo di snack con o al posto di un pranzo tradizionale è aumentato negli ultimi dieci anni.

Le differenze generazionali

A questo si aggiunge l’aspetto generazionale. Nel 2023 una ricerca di Mondelez metteva in luce come le generazioni più giovani abbiano una particolare propensione agli snack. Millennial e Gen Z consumano il 10% di snack in più al giorno rispetto alle generazioni passate a causa di stili di vita più frenetici. Secondo un rapporto di Packaged Facts, “Looking Ahead to Gen Z: Demographic Patterns and Spending Trends”, la Generazione Z preferisce gli snack ai pasti e gli spuntini tra un pasto e l’altro ancora più dei Millennial (rispettivamente il 74% contro il 66%). Questa generazione cerca generalmente di concedersi qualcosa di sano ed equilibrato ed è spesso attratta da confezioni originali o apparentemente poco salutari, rivolgendosi a marchi come Liquid Death.

Snackification e salute: gli snack funzionali

Anche se potrebbe sembrare un ossimoro, snack e salute sono due concetti che potrebbero andare d’accordo. Negli ultimi anni, infatti, sono sempre più presenti i cosiddetti snack funzionali, prodotti che combinano sapore e nutrienti, soddisfacendo il gusto e regolando le funzioni corporee. Le persone sono alla ricerca di snack più sani e nutrizionalmente più equilibrati per saziarsi più a lungo. Il Food Manufacture Trend Report 2024 ha evidenziato una maggiore consapevolezza verso scelte alimentari più salutari, rilevando che il 97% della popolazione del Regno Unito aderisce a specifiche abitudini alimentari guidato principalmente dalla convinzione che tali scelte siano più salutari. Alla luce di ciò, le industrie alimentari sono sotto pressione per adattarsi al mutevole panorama dei consumatori e al passaggio a prodotti più attenti alla salute. Mentre i consumatori desiderano ancora opzioni di snack con la tipica lunga conservazione e un gusto appagante, i produttori ora devono garantire che gli snack che producono includano ingredienti nutrizionalmente equilibrati. Sempre nel Regno Unito il Consumer Snacking Report del 2024 ha rilevato che il 45% delle persone è disposto a pagare di più per snack con ingredienti più sani.

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