In viaggio

Prezzi shock nelle aree di sosta in autostrada. L'acqua oltre tre euro al litro

L'indagine di Altroconsumo mette in evidenza i rincari enormi degli autogrill, con panini oltre gli 8 euro, mentre acqua e bibite vendute a peso d'oro

  • 09 Luglio, 2025

Anche quest’anno chi si metterร  in auto per attraversare la Penisola dovrร  tenere gli occhi ben aperti quando si ferma in un’area di servizio in autostrada. Ad essere caro non potrebbe essere solo un panino (spesso malamente farcito), ma anche una bottiglietta d’acqua o peggio ancora una bibita gassata. Altroconsumo, nella sua ultima indagine, ha evidenziato rincari consistenti presso 16 aree di sosta, da Milano a Napoli. I prezzi di cibi e bevande nei punti vendita autostradali superano di gran lunga quelli dei supermercati.

Dai panini ai gelati

Il principale rincaro riguarda i panini con prezzi che in alcune aree raggiungono gli 8,50 euro. Un prezzo spropositato considerato che lo stesso articolo puรฒ costare la metร  in contesti ordinari. Lโ€™acqua minerale viene venduta, invece, a una media di 3,18 euro al litro, ovvero circa cinque volte piรน che al supermercato, dove il prezzo medio si aggira sui 0,63 euro al litro. Analogo aumento si registra per la Coca Cola, venduta a circa 8 euro al litro (bottigliette da 450โ€“700 ml): piรน del quintuplo rispetto agli scaffali dei supermercati, dove si acquista mediamente a 1,39 euro al litro. Il gelato confezionato, infine, costa oltre 3 euro per un singolo stecco ricoperto, ovvero piรน del doppio rispetto ai prezzi medi di modelli come lโ€™Algida Magnum. Non c’รจ pace neanche per caffรจ e cornetto che segnano rincari significativi, seppure leggermente inferiori rispetto a panini e bibite.

Aumenti generalizzati, dentro e fuori le autostrade

Con lโ€™arrivo dellโ€™estate, non solo salgono le temperature, ma anche i prezzi. A farne le spese sono ovviamente i consumatori alle prese con aumenti significativi sui generi alimentari, proprio nel periodo in cui la spesa si sposta verso localitร  turistiche, autostrade e supermercati stagionali. Secondo i recenti rilevamenti di Altroconsumo e dei dati diffusi da Istat, i rincari sui prodotti alimentari di largo consumo hanno registrato una nuova impennata nei mesi estivi, spinta dallโ€™aumento dei costi dellโ€™energia, della logistica e dalla speculazione in alcuni comparti della filiera. Tra i prodotti piรน soggetti agli aumenti figurano quelli tipici della dieta estiva come nel caso dell’acqua minerale (+10-15%) e dei gelati confezionati (+12%), passando per la frutta fresca e le verdure da insalata il cui aumento oscilla tra il 14 e il 18%. Secondo Federconsumatori, infatti, una famiglia in vacanza puรฒ spendere anche il 20% in piรน per la spesa alimentare rispetto ai mesi invernali.

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